Stile di Odilon Redon

Odilon Redon visse in Francia nel periodo di tempo compreso tra la seconda metà dell’Ottocento fino alla prima metà del Novecento. (morì nel corso dell’anno 1916)

Per Odilon Redon la pittura altro non è che la visualizzazione di tutto ciò che risulta essere inconscio  impresso nella tela, quindi una vera e propria visualizzazione di tutto ciò che è inconscio così come viene presentato nell’ambito di un sogno. Per Redon nell’ambito del sogno tutte le immagini e tutto ciò che è visibile all’occhio umano appare disarticolato, alterato rispetto a quello che fa parte della realtà quotidiana. Tutto ciò che ci circonda per l’artista sfugge dalla logica tipica della realtà quotidiana diventando sempre più autentico proprio perché sfugge a tutto ciò che è legato alla razionalità.

Nella sua pittura Redon accosta soprattutto due elementi in maniera del tutto originale: oggetti della realtà quotidiana accostati  a nessi consequenziali  che appaiono lontani da logiche reali, i quali sono completamente disarticolati. Gli oggetti reali vengono accostati ad elementi presenti nella natura. Questo accostamento fra oggetti reali e natura sono collocati in realtà spazio-temporali diverse da come apparirebbero realmente. Quindi tutto ciò che spesso viene rappresentato in un quadro di Redon ci appare non come è realmente, ma come appare nel sogno, espressione di ciò che è inconscio in ciascuno di noi e di tutto ciò che è “invisibile”. Dice infatti lo stesso Redon sulla sua pittura: “La mia originalità consiste nel far vivere umanamente esseri inverosimili secondo le norme del verosimile, mettendo per quanto possibile, la logica del visibile al servizio dell’invisibile”…”in una combinazione di elementi ravvicinati, di forme trasposte o trasfigurate, senza nessun rapporto con ciò che è contingente, ma con una logica propria.”

Opere di Redon

Ecco le due opere di Odilon Redon che vengono esaminate:

  1. Nuvole di fiori
  2. La nascita di Venere

Nuvole di fiori

Nuvole di fiori è un’opera di Odilon Redon dipinta nel 1903. Si tratta di un pastello su tela di dimensioni 44×54 cm ed è custodito presso l’Arts Institute  of Chicago, negli Stati Uniti. Il pastello Nuvole di fiori ha come soggetto centrale una piccola barca a vela che trasporta due passeggeri che si scorgono soltanto appena abbozzati.

Attorno alla barca a vela è rappresentato un lago calmo. I due passeggeri sembrano colti nell’atto di guardare il bellissimo tramonto che scorgono meravigliati intorno a loro, infatti i colori del tramonto sono spettacolari. Sono visibili infatti sfumature di arancione miste a sfumature azzurre più chiare e più scure. Queste stesse sfumature si riflettono nelle acque del lago come se vi si specchiassero. I colori del cielo danno infatti anche il nome alla stessa opera che viene intitolata “Nuvole di fiori” dall’artista.

In questo pastello sembra  che si confondano la rappresentazione illusionistica e la rappresentazione di una fantasia. Si tratta di una rappresentazione illusionistica che fa parte del genere pittorico del simbolismo. L’opera fa parte della cosiddetta “Cloudscape Art”.

La nascita di Venere

Il secondo lavoro di Odilon Redon che viene esaminato è La nascita di Venere che è stato realizzato nel corso del 1912. La nascita di Venere è un pannello ad olio di dimensioni 141×61 cm e si trova presso il celebre MoMA di New York.

Questo pannello dipinto con la tecnica ad olio vede il prevalere di colori molto chiari e che via via diventano sempre più luminosi. Si tratta dunque di un periodo artistico nuovo per Odilon Redon, il quale decide di utilizzare in ambito pittorico colori molto più chiari e luminosi. Lo stile pittorico di Redon in questo periodo (Novecento) appare molto più gioioso e rassicurante e questo aspetto riesce a metterlo in evidenza anche nei suoi lavori.

Nel pannello La nascita di Venere, l’artista rappresenta la dea Venere in piedi mentre nasce da una conchiglia di grandi  dimensioni, Il volto della dea quasi non si vede, infatti i lineamenti si scorgono a malapena quasi come se fossero invisibili. Le braccia non vengono del tutto rappresentate: si scorge soltanto il braccio destro che è spezzato, mentre il braccio sinistro non viene proprio disegnato. Una delle due gambe è piegata, mentre l’altra no. La conchiglia è posta in verticale ed è delle dimensioni della Venere stessa. Sullo sfondo viene rappresentato il cielo azzurro che è attraversato da una grande coltre di nuvole, la cui colorazione viene resa dal giallino.

Nella spiaggia, in basso vengono raffigurate infine le conchiglie. Ciò che  vuole rappresentare Redon in questo dipinto è la vita che nasce dal mare in maniera dinamica e allo stesso tempo incessante. La conchiglia ha un significato simbolico, infatti viene vista come simbolo del pellegrino ed è di derivazione medievale. Nel dipinto suddetto tutto è dinamico, in continuo movimento, instabile, come se tutto stesse sbocciando (la vita, nella sua nascita, quindi è come se stesse sbocciando)

La vita, nella sua dinamicità, è come se si stesse quindi fondendo con la natura e con l’universo.