Sara Simeoni
Sara Simeoni è nata a Rivoli Veronese in data 19 aprile 1953 ed è da tutti conosciuta per avere vinto la medaglia d’oro olimpica nel salto in alto alle Olimpiadi di Mosca del 1980.
La carriera
Sara Simeoni inizialmente veniva seguita da Bragagnolo, noto tecnico dell’atletica leggera, poi successivamente dall’allenatore Erminio Azzaro, anch’egli precedentemente altista italiano poi divenuto allenatore di atletica leggera. (sarebbe diventato poi suo marito)
La nota altista di Rivoli Veronese iniziò a far parlare di sé già agli esordi, quando nell’ambito della categoria juniores iniziò ad essere primatista italiana nell’ambito della sua disciplina sportiva: il salto in alto. Nel 1969 iniziò ad adottare il cosiddetto stile Fosbury che fu inventato dall’atleta Dick Fosbury e che consisteva nel saltare con la tecnica dello scavalcamento a gambero.
Oltre ad essere la primatista italiana assoluta già da giovane, Sara era nota soprattutto per la sua grande competitività nelle gare e anche per la grande tecnica utilizzata in ogni competizione a cui partecipava. Presto iniziò a gareggiare anche nelle competizioni internazionali più importanti dell’atletica leggera, gareggiando contro delle atlete del calibro di Ulrike Meifarth, altista tedesca che vinse due medaglie d’oro alle Olimpiadi del 1972 e poi alle Olimpiadi del 1984 e della tedesca Rosemarie Ackermann che vinse nel 1976 la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Montréal. (in questa competizione la Simeoni vinse la medaglia d’argento proprio dietro l’atleta tedesca)
Nel corso delle Olimpiadi di Monaco del 1972 ottenne il sesto posto nella finale dell’alto, saltando la misura di 1, 85 m. La Simeoni, gareggiando contro queste atlete, riuscì a riportare risultati sempre più entusiasmanti sia nelle competizioni internazionali più importanti all’aperto e indoor, spesso giungendo quasi alla soglia dei due metri nella sua disciplina sportiva, il salto in alto. Nell’anno 1977 vinse poi due titoli universitari a Sofia. Il suo anno magico è stato senza ombra di dubbio il 1978, quando riuscì a battere il primato mondiale nella sua disciplina riuscendo a scavalcare la soglia dei 2 metri d’altezza e saltando la misura di 2,01 metri senza far cadere l’asticella a Brescia, nel corso di un incontro che si tenne tra le due Nazionali dell’atletica leggera della Polonia e dell’Italia. Del famoso salto effettuato a Brescia non ci sono molte immagini e video che testimoniano l’impresa dell’atleta italiana, pertanto la notizia non fu diffusa da parte dei mass media dell’epoca che non poterono documentare la grande impresa della Simeoni; soltanto successivamente emersero dei veri e propri filmati realizzati dalla televisione locale della città di Brescia.
Successivamente sempre nello stesso anno in occasione dei Campionati europei di Praga vinse la medaglia d’oro sempre saltando la misura di 2,01 m e infine in occasione delle Olimpiadi di Mosca che si tennero nel corso del 1980 vinse la medaglia d’oro olimpica saltando 1, 97 m essendo la favorita assoluta tra le atlete partecipanti. In questa occasione aveva tutti gli occhi puntati su di lei, in quanto essendo la detentrice del record mondiale tutti si aspettavano la sua vittoria. Sara dunque non deluse le aspettative vincendo così la medaglia d’oro olimpica.
La sua carriera andava a gonfie vele e nel corso dell’anno 1984 dopo una bellissima gara vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Los Angeles, venendo battuta da una delle atlete favorite, la tedesca dell’Ovest Ulrike Meyfarth. Ha dato sempre il meglio di sé nelle gare che affrontava, competendo sempre con grande sportività e avendo sempre il sorriso tra le labbra. Nella sua carriera vanta anche altri titoli molto importanti, come per esempio ben due bronzi in altri due campionati europei, ben quattro ori in occasione degli Europei al coperto. Inoltre non vinse soltanto nell’ambito degli Europei e delle Olimpiadi, ma vinse anche altri titoli ottenuti in discipline come per esempio le Universiadi, in cui vinse due titoli, e altri due titoli in occasione dei cosiddetti Giochi Mediterranei.
A livello nazionale ha vinto ben 24 titoli italiani nell’ambito della disciplina del salto in alto, tra cui si ricordano i seguenti:
- campionessa nazionale assoluta nell’ambito del salto in alto per ben 14 volte
- campionessa nazionale assoluta nell’ambito del pentathlon per una volta nell’anno 1972
- campionessa nazionale assoluta nelle gare indoor sempre del salto in alto per dieci volte
Ha avuto il ruolo di portabandiera nel corso delle Olimpiadi di Los Angeles dell’anno 1984, per poi essere nuovamente portabandiera in occasione della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali di Torino dell’anno 2006. Ha dimostrato anche un grande interesse per tutto lo sport in generale, quando nel corso dell’anno 2014 ha dichiarato apertamente di tifare la squadra di calcio del Chievo Verona. Nell’anno 2017 è diventata la presidente del Comitato Regionale Fidal Veneto e infine nel corso di quest’anno ha preso parte al programma di Rai2 noto come Circolo degli anelli, dove ha fatto la commentatrice delle gare olimpiche che si sono tenute a Tokyo un anno dopo rispetto a quando erano state programmate. Ha preso parte anche a Quelli che il lunedì, programma che ha sostituito lo storico Quelli che il calcio, sempre come commentatrice.
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