Kamala Harris
Kamala Harris è una politica statunitense, attualmente (anno 2021) in carica come vicepresidente degli Stati Uniti, sotto il governo di Joe Biden.
Origini
Kamala Devi Harris nasce a Oakland, in California, il 20 ottobre 1964. Sua madre Shyamala Gopalan è di origine indiana, emigrata negli Stati Uniti per perfezionare gli studi a Berkley, dove ha conosciuto il padre di Kamala, Donald Harris, a sua volta emigrato a Berkley dalla Giamaica. Le origini indiane della madre spiegano il nome di Kamala, che deriva appunto dalla cultura induista; “Kamala” significa “loto” mentre “Devi” si traduce con “dea”.
Kamala e la sua sorellina Maya trascorrono l’infanzia a Berkeley, mantenendo contatti sia con la cultura afroamericana sia con quella induista; infatti, le due sorelle si recano più volte a trovare la nonna materna in India. Quando Kamala ha sette anni, i genitori divorziano; cinque anni dopo, la madre, accettando un lavoro al Jewish General Hospital, si trasferisce con le figlie a Montreal, in Canada. Lì, Kamala frequenta la scuola primaria e secondaria, fino a diplomarsi nel 1982; in seguito, frequenta la Howard University a Washington, studiando economia e scienze politiche. Durante gli anni universitari, è coinvolta in molteplici attività, dal condurre l’associazione di economia al lavorare come stagista per il senatore della California Alan Cranston.
Primi passi nella propria carriera pubblica
Nel 1990, Kamala viene assunta come sostituto procuratore di Alameda County, in California, e successivamente lavora per la Unemployment Insurance Appeals Board e la California Medical Assistance Commission. Nel 1998, viene assunta come sostituto procuratore dal procuratore distrettuale di San Francisco Terence Hallinan, e Kamala diventa capo della sezione penale; durante questo suo incarico, si scontra con il collega Darrell Solomon in merito alla proposta di una clausola che prevedeva la possibilità di processare i giovani imputati nelle corti superiori piuttosto che in quelle per minorenni; Kamala è contro tale clausola, che però viene approvata e adottata. Kamala lascia l’incarico e inizia a lavorare per il procuratore della città di San Francisco Louise Renne, che la sosterrà in seguito nella sua campagna per diventare procuratore.
Kamala inizia tale campagna nel 2002, mirando al posto dell’uscente Hallinan e gareggiando contro Bill Fazio; nonostante fosse la meno conosciuta dei tre candidati, Kamala arriva a guadagnare il 33% dei voti nel primo round di votazioni e a vincere con il 56% dei voti. Kamala ricoprirà questo incarico anche per un secondo mandato nel 2007. Durante il suo mandato, Kamala cerca di combattere i crimini violenti, raggiungendo un’alta percentuale di condanne per crimini gravi come l’omicidio; si concentra inoltre sui crimini d’odio, creando un’apposita unità. Kamala si è inoltre sempre proclamata contraria alla pena di morte, posizione che manterrà in più occasioni nonostante le pressioni dall’alto. Si dedica anche a combattere l’assenteismo scolastico, convinta che ciò possa ridurre il tasso di criminalità tra i più giovani, arrivando a minacciare di severe sanzioni i genitori che non fanno rispettare la frequenza scolastica. Questa iniziativa, seppur oggetto di controversie, permette di ridurre della metà l’assenteismo scolastico in quattro anni (dal 2006 al 2009).
Negli anni successivi, Kamala è una figura politica importante per la California e conquista vittorie storiche in tribunale. Si dedica anche alla tutela dei conduttori, combattendo contro gli espropri effettuati impropriamente e la gestione scorretta dei mutui da parte di grandi società, che spesso sfruttano i tassi di interesse al rialzo o applicano commissioni non dovute. Un’altra sua battaglia riguarda i diritti degli omosessuali e della comunità LGBT; Kamala combatte contro la Prop 8, una richiesta di modifica alla costituzione della California per proibire i matrimoni tra omosessuali; la Prop 8 verrà dichiarata incostituzionale.
Procuratore della California
Nel 2014, Kamala concorre come candidata democratica per il ruolo di procuratore della California, riuscendo a vincere con il 57,5% dei voti. Durante il suo mandato come procuratore, riesce a far abolire la gay and trans panic defence, una tattica difensiva che invocava le avance sessuali da parte di una persona dello stesso sesso come un’attenuante per reazioni violente; la California diventa il primo Stato a rendere ufficialmente illegale questa tecnica difensiva. Inoltre, Kamala promuove un tipo di addestramento per i funzionari della polizia basato su tecniche psicologiche per superare i pregiudizi, garantire un servizio di sicurezza pubblico neutro e colmare il divario e la diffidenza tra le forze di polizia e la comunità.
Nel 2016, Kamala vince le elezioni per il senato come candidata per i democratici, promettendo di difendere i diritti degli immigrati dalle politiche restrittive del neoeletto presidente Donald Trump, ma mantenendo al tempo stesso il proprio incarico di procuratore.
È solo nel 2021, dopo la vittoria di Joe Biden alla presidenza statunitense, che Kamala lascerà l’incarico di procuratore della California per diventare la prima vicepresidente donna degli Stati Uniti.
A cura di Chiara.
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