Il gioiello come  simbolo di femminilità

Nelle opere d’arte i gioielli sono stati da sempre un simbolo di femminilità in ogni epoca storica, essendo intramontabili e rendendo la donna ancora più bella, ricca di fascino e graziosa. Ci sono le perle che con la loro unicità rendono l’idea di rarità, eleganza e semplicità, essendo talvolta simbolo anche di purezza; ci sono le pietre preziose incastonate in bracciali, orecchini, anelli, collane e non solo che non la loro rarità abbelliscono le figure femminili con i loro colori e la loro eleganza unica; ci sono anche altri gioielli, come per esempio quelli realizzati con il corallo che si abbinano ai colori dei vestiti delle donne rendendole molto raffinate.

Intento di questo articolo dunque è quello di descrivere due opere d’arte in cui il gioiello è di fondamentale importanza, perché serve per risaltare l’eleganza e la raffinatezza dei soggetti femminili ritratti, eccole:

  1. Ritratto di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni di Agnolo Bronzino
  2. La Velata di Raffaello

Ritratto di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni di Agnolo Bronzino

Il ritratto di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni è un’opera artistica del pittore rinascimentale Agnolo Bronzino. Si tratta di un dipinto realizzato con la tecnica pittorica dell’olio su tavola, databile al 1545 e custodito presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. Fino al 2011 si poteva ammirare nella sala a forma ottagonale del museo, chiamata Tribuna, poi dall’anno successivo è stata collocata presso la sale rosse. Il soggetto del dipinto è Eleonora di Toledo, duchessa di Firenze e moglie di Cosimo de’ Medici in compagnia del figlio Giovanni, il cui probabile destino sarebbe stato quello di diventare cardinale. I due vengono ritratti nel 1543 presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano durante un soggiorno di famiglia.

Si tratta di uno dei quadri più conosciuti del Bronzino, che più di una volta aveva già ritratto la duchessa sempre accanto al figlio Giovanni, che in questo quadro dovrebbe avere due anni. Viene considerato come uno dei più famosi e meglio riusciti ritratti del Cinquecento. Il ricco abito con cui è rappresentata la duchessa è di raso bianco, lungo fino a terra, ricamato elegantemente all’altezza del busto, delle braccia e delle parti restanti; una rete con cordoncino dorato decorato con perle si trova all’altezza delle spalle. Al centro del petto è ricamata la melagrana, che rappresenterebbe la fecondità della donna. Il broccato dell’abito sembra essere decorato alla spagnola. Secondo alcune leggende sarebbe lo stesso abito con cui sarebbe stata sepolta, ma non se ne ha la certezza viste le condizioni in cui è stato ritrovato dopo la riesumazione del corpo. La nobildonna, oltre a indossare un abito bellissimo, sfoggia anche dei gioielli raffinati e sontuosi, come per esempio:

  • due fili di perle (uno presenta un pendente d’oro con un diamante, l’altro con un pendente d’oro con perla a goccia)
  • orecchini di perle a goccia
  • perle sulla rete che si trova nel vestito all’altezza delle spalle
  • perle sulla cuffia
  • la cinta dorata decorata con pietre preziose

Eleonora viene ritratta seduta nell’atto di abbracciare il figlio che si trova accanto a lei. L’espressione del suo volto è malinconica, mentre il figlio sembra impaziente come se non avesse più voglia di stare in posa. Lo sfondo circostante è un blu scuro, che si pensa sia il cielo blu da cui in lontananza si scorgerebbe la celebre Villa Medicea di Poggio a Caiano molto cara alla famiglia Medici.

La Velata di Raffaello

La Velata è un’opera realizzata da Raffaello Sanzio nel lasso temporale compreso tra il 1512 ed il 1515. Viene esposta nella Sala di Giove presso il museo di Palazzo Pitti e fa parte della collezione della Galleria Palatina. Il dipinto è stato realizzato dal grande maestro del Rinascimento  con la tecnica pittorica dell’olio su tela. Il dipinto si chiama La Velata proprio per la rappresentazione del velo che è posato sui capelli della donna rappresentata, di cui non si conosce fino ad oggi ancora l’identità. E’ proprio il velo che ci fa comprendere però come la fanciulla ritratta sia sposata.

Sono state fatte tante interpretazioni su questo quadro: per esempio secondo Giorgio Vasari il soggetto rappresentato dall’artista rinascimentale sarebbe Margherita Luti, chiamata anche con l’appellativo de “la Fornarina” e che amò fino alla fine della sua vita. Per altri invece La Velata ritrarrebbe una nobildonna sposata, che posò per Raffaello. Questo quadro quindi sarebbe stato realizzato da lui su commissione. La donna è ritratta con uno sfondo scuro attorno a lei e voltata verso sinistra, a mezzo busto e di tre quarti. Il braccio sinistro sembra essere poggiato su un parapetto collocato sulla parte bassa del quadro, esibendo una parte di manica rigonfia dell’abito creato con della seta preziosa dalle tonalità bianche. La camicia è ben decorata, bianca e presenta delle increspature all’altezza del petto.

L’incarnato della pelle della donna è molto chiaro e il volto dai dolci lineamenti è incorniciato da una chioma di capelli scuri. Al collo porta una collana con smalti figurati molto semplice ma allo stesso tempo raffinata. Tra gli altri gioielli indossati dalla fanciulla che sono simbolo di ricchezza, oltre alla collana e ai ricami dorati del vestito, vi è anche un diadema con un pendente decorato con un rubino di forma quadrata e uno zaffiro che finisce con una perla.