Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti, astronauta e aviatrice, è stata la prima donna di nazionalità italiana a partecipare a una missione spaziale promossa dall’Agenzia Spaziale Europea.

Vita e studi

Samantha Cristoforetti nasce a Milano il 26 aprile 1977, ma trascorre la propria infanzia a Malé, in Val di Sole, Trentino, suo paese di origine. All’età di diciott’anni, partecipa a un programma di scambio con gli Stati Uniti e ha la possibilità di frequentare lo Space Camp a Huntsville, Alabama, e un anno scolastico presso la Saint Paul Central High School in Minnesota. Tornata in Italia, completa i propri studi a Bolzano e a Trento e ottiene la laurea specialistica in ingegneria meccanica presso la Technische Universität di Monaco di Baviera nel 2001, con specializzazione in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Durante la laurea magistrale, Samantha segue anche percorsi di studio presso l’École nationale supérieure de l’aéronautique et de l’espace a Tolosa, in Francia (dove si concentra su un progetto di aerodinamica), e a Mosca presso la Mendeleev Russian University of Chemistry and Technology (dove scrive la propria tesi sui propellenti solidi nei razzi).

Nel 2001 Samantha inizia la propria carriera nell’aeronautica italiana presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, ottenendo il diploma con il massimo dei voti nel 2005 e, in seguito, il grado di capitano (con più di 500 ore di volo), oltre al riconoscimento “Spada d’Onore” per la migliore prestazione accademica. Parallelamente, come parte della preparazione, frequenta un corso di laurea triennale in scienze aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli.

In seguito, Samantha completa molteplici addestramenti. Frequenta per un anno la Sheppard Air Force Base in Texas (2005-2006), per poi seguire l’addestramento della Euro-NATO Joint Jet Pilot e diventare pilota di guerra a Istrana. Successivamente, si specializza nel combattimento aereo: nel 2007 frequentando l’Introduction to Fighter Fundamentals; nel 2007-2008, seguendo un apposito addestramento relativo al velivolo di attacco da guerra AM-X a Foggia. 

AstroSamantha

Nel 2009, Samantha viene selezionata dalla European Space Agency, prima donna italiana e terza donna europea, e classificandosi tra i migliori sei della selezione su 8.500 candidati. I suoi ottimi risultati la portano a essere subito assegnata a una missione spaziale della durata di circa 7 mesi (ISS Expedition 42/43 Futura). Samantha supera con successo il corso di addestramento per astronauti, durato più di due anni, presso il centro di addestramento russo a Zvëzdnyj gorodok, la Città delle Stelle.

La missione Futura viene completata dal novembre 2014 al giugno 2015. Samantha rimane in missione nello spazio per 199 giorni, diventando in quel momento detentrice del record per la missione più lunga nello spazio compiuta da una donna, record che in seguito verrà battuto da Peggy Whitson (2017) e Christina Koch (2019). 

Durante la ISS Expedition, Samantha conduce diversi esperimenti scientifici riguardanti l’orbita di Marte e della Luna, la stampa 3D in assenza di gravità (per la creazione in loco dei pezzi di ricambio, evitando così l’invio dalle stazioni a terra), la robotica e la telemedicina. Completata la missione, il 16 luglio 2015 Samantha riceve dal presidente Mattarella l’Ordine al merito della Repubblica Italiana

Altre attività

Al termine della missione Futura, Samantha viene nominata ambasciatrice dell’Unicef e si dedica alla divulgazione scientifica, utilizzando in particolare il canale Twitter; inoltre, tramite Google+ rende noto il proprio diario sulla missione Futura e il periodo di addestramento. Nel 2017 ottiene una laurea honoris causa in Bioingegneria all’Università degli Studi di Pavia e nel 2019 una laurea honoris causa in Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino. Sempre nel 2019 comanda la missione NEEMO 23 e, in seguito, viene programmato un suo nuovo lancio nello spazio, previsto per il 2022 (Expedition 67/68).

Dal compagno Lionel Ferra, un ingegnere francese, ha due figli. Samantha parla altre quattro lingue oltre all’italiano (francese, tedesco, russo e inglese), è una lettrice molto appassionata e ha partecipato alla Amateur Radio on the International Space Station, iniziativa tramite cui ha risposto alle curiosità relative alle missioni spaziali degli studenti di una scuola di Milano. La sua prestigiosa immagine internazionale ha portato la Mattel a produrre una Barbie a lei ispirata; Gianluca Cerasola le ha inoltre dedicato il film documentario Astrosamantha – La donna dei record nello spazio (2016).

A cura di Chiara.