Maria Callas
Maria Callas (1923-1977) è stata una cantante d’opera statunitense di origine greca, famosa in tutto il mondo, ricordata soprattutto per la sua virtuosità in opere come la Norma e Tosca.
Famiglia e giovinezza
Maria Cecilia Sophia Anna Kalogeropoulos nacque a New York il 2 dicembre 1923 da genitori greci immigrati. In realtà, vi è confusione circa il giorno esatto della nascita, che potrebbe essere anche il 3 dicembre (come affermato da Maria) o il 4 (come sostenuto dalla madre, Evangelia). Ciò che è certo è che prima del giorno del battesimo (all’età di 3 anni, come da tradizione greco-ortodossa) i due genitori avevano abbreviato e semplificato all’anagrafe il proprio cognome in “Callas”.
Sin da bambina, Maria mostrò interesse per la musica e il canto. Secondo quanto riportato dalla madre, già a tre anni Maria ascoltava le arie d’opera e a quattro tentò di abbozzare le prime note al pianoforte. Iniziò poi a seguire lezioni di piano quando aveva sette anni grazie proprio al sostegno della madre, che la incoraggiò a seguire la propria passione per il canto. Nel 1928 Maria fu investita da un’auto e trascorse più di venti giorni in coma: Maria, in seguito, raccontò che durante l’incoscienza aveva udito strane musiche nella testa e la madre affermò che fu solo dopo quell’incidente che Maria sviluppò la personalità volubile e ribelle che poi l’avrebbe caratterizzata.
Nel 1931, Maria iniziò a prendere lezioni di canto. Nel 1937, i genitori di Maria divorziarono e lei, la madre e la sorella maggiore Iakinthi, detta Jackie, ritornarono in Grecia. Lì Maria ebbe la possibilità di frequentare il Conservatorio di Atene e seguire le lezioni del soprano Elvira de Hidalgo e del soprano italiano Maria Trivella. Presso il Conservatorio Maria poté fare il suo debutto in scena nel 1939, interpretando Santuzza nell’opera Cavalleria Rusticana.
Carriera operistica
La sua prima apparizione come professionista risale al 1941, quando Maria recitò un ruolo minore sul palco della Royal Opera di Atene; sempre nello stesso anno, ottenne un ruolo di primo piano nella Tosca. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Maria continuò a esibirsi, anche durante l’occupazione tedesca; anzi, si racconta che, per mantenere la madre e la sorella, Maria accettasse di cantare in qualsiasi tipo di locale e che la famiglia desse rifugio a dei soldati inglesi. Nel 1945 Maria decise di ritornare negli Stati Uniti per stare vicino al padre e, nel frattempo, cercare degli incarichi: ottenne invece molti rifiuti, che la convinsero a spostarsi a Verona. Lì incontrò il ricco industriale italiano Giovanni Meneghini, con cui si sposò nel 1949, e debuttò sul palco dell’Arena di Verona nel 1947 ne La Gioconda. Si trattò di un successo che le aprì le porte della carriera operistica. Grazie all’aiuto del marito e alla guida del maestro Tullio Serafin, negli anni successivi Maria si esibì alla Scala di Milano, Venezia, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Buenos Aires e Mexico City. La sua voce di soprano, unita alle sue doti di recitazione, conquistò il pubblico e la rese rapidamente una delle cantanti d’opera più famose sulla scena internazionale. Le sue particolari doti vocali le permisero di cantare opere di “bel canto” (soprattutto quelle di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti) che erano state ignorate dalle scene per molti anni. Nel ruolo protagonista della Norma si esibì al Chicago’s Lyric Opera nel 1954, sancendo così il suo debutto negli Stati Uniti.
Maria la Tigre
Negli anni Cinquanta, Maria divenne la cantante d’opera più popolare dell’epoca: il suo successo artistico le procurò il soprannome “Divina”. Tuttavia, il suo temperamento volubile, i cambi d’umore ed esigente la resero una persona difficile con cui relazionarsi, provocando spesso litigi con i produttori e faide incontrollabili con le sue concorrenti, tanto che fu soprannominata “La Tigre”. Ne è un esempio il direttore Rudolf Bing, che nel 1958 la licenziò dalla sua scrittura con il Metropolitan Opera di New York. Anche il matrimonio con l’italiano Meneghini andò via via deteriorandosi, anche a causa della relazione di Maria con il magnate greco Aristotle Onassis (che in seguito avrebbe sposato la vedova di J.F. Kennedy, Jacqueline Kennedy).
Gli anni Sessanta videro il progressivo deterioramento della carriera di Maria. Ruppe con il marito e la sua voce andò peggiorando; le sue esibizioni si fecero meno frequenti. La sua ultima performance fu nella Tosca a Convent Garden, Londra, il 5 luglio 1965, alla presenza della regina Elisabetta II. Nel 1969 impersonò il personaggio di Medea nel film omonimo. Nel 1966 rinunciò alla cittadinanza statunitense a favore di quella greca e negli anni Settanta si diede all’insegnamento: tenne masterclass presso la prestigiosa Juilliard di New York e contribuì a raccogliere fondi durante un tour internazionale, nonostante la sua salute in decadimento. Alla fine del tour si stabilì a Parigi, dove morì nella propria casa, probabilmente di infarto, il 16 settembre 1977, all’età di 53 anni.
A cura di Chiara.
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