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Isabella di Castiglia, alla tenera età di dieci anni, venne convocata nel 1461 presso la corte di Enrico, suo fratello e allo stesso tempo re di Castiglia. Il re non aveva eredi e fu questa la ragione per cui richiamò la sorella a corte; egli credeva che Isabella, essendo una donna, non sarebbe potuta diventare mai regina, però era del parere che sarebbe stata una figura fondamentale per via di future alleanze matrimoniali. Dunque per lui era indispensabile. Isabella giunse in Castiglia insieme a suo fratello Alfonso a cui era molto legata. Presto la storia avrebbe smentito Enrico e quest’ultima, nel corso degli anni, sarebbe riuscita a salire al trono dato che tutti gli uomini che sarebbero potuti essere incoronati rimasero fuori dai “giochi reali”.
Con un abile matrimonio, Isabella fu in grado di sposare Ferdinando d’Aragona, re dell’omonima regione spagnola, garantendo l’unione tra le due Corone. Dal loro matrimonio nacquero Isabella, Giovanni, Giovanna, Maria e Caterina. Nessuno dei figli riuscì a salire al trono nonostante le tante alleanze matrimoniali effettuate e soprattutto perché Giovanni morì in giovane età, Isabella di parto, Giovanna rimase fuori dai giochi per via della sua follia e Maria e Caterina per altre ragioni.
Lisa Laffi, con uno stile avvincente e fluido riesce a tracciare i principali eventi storici che contrassegnarono la vita di Isabella: la cacciata degli Ebrei e dei Mori dall’Andalusia, l’istituzione del tribunale della Santa Inquisizione contro questi ultimi che non erano di religione cristiana, la guerra civile che creò scompiglio e numerosi lutti, l’appoggio e il finanziamento da parte della regina di Spagna alla spedizione di Cristoforo Colombo che scoprì l’America.
Grazie all’appoggio di suo marito Ferdinando e di donne di cui fu in grado di riconoscere le grandi qualità, Isabella di Castiglia riuscì a vincere molte sue battaglie, che garantirono la salvezza del suo regno tantissime volte. L’unico suo grande cruccio – in punto di morte – fu il non essere riuscita a garantire la continuità della sua dinastia dato che l’unico suo figlio maschio Giovanni morì in giovane età per ragioni di salute. Anche il piano di far diventare Giovanna, sua figlia, regina di Spagna naufragò quasi sul nascere.
Ci viene data dall’autrice una figura incredibile della regina Isabella, di cui vengono messe in risalto la sua forza, la sua grande fede, l’amore per la cultura e dunque un ritratto di donna incredibile.
Si ringrazia la casa editrice tre60 per averci fornito gentilmente una copia del romanzo.
Alla pagina tutte le informazioni sul romanzo di Lisa Laffi.


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