In una Roma colpita violentemente dalla guerra abita la trentasettenne Ida Ramundo, maestra vedova di origini ebraiche e calabresi insieme a suo figlio Nino. Nel gennaio 1941, di sera, Ida viene colta di sorpresa da un giovane soldato tedesco ubriaco che le usa violenza. Da questo atto vile nasce però un bimbo vispo e felice, Giuseppe, per tutti Useppe.
La nascita del bimbo viene accolta bene da Nino, che si affeziona sin da subito a lui. La loro vita va avanti fino a quando il terribile bombardamento del 1943 colpisce la loro abitazione sita nel quartiere San Lorenzo. Mentre Nino decide di entrare a far parte del battaglione delle camicie nere in partenza verso l’Italia settentrionale, Ida e Useppe trovano rifugio presso un ricovero per sfollati di Pietralata. È cosi che madre e figlioletto trascorrono gli anni difficili della guerra.
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Mentre i due si trovano a Roma sotto i bombardamenti, Nino – dopo aver abbandonato il battaglione fascista – decide di prendere parte alla lotta partigiana; suo grande amico e compagno di lotta diventa Davide Segre, ebreo e anarchico con cui fa ritorno a Roma. Finita la guerra, Ida riprende il suo lavoro da maestra, cercando di mantenere la sua piccola famiglia, mentre Nino non riesce a trovare il suo posto nel mondo, dandosi al contrabbando; il giovane muore durante uno scontro con la polizia. Ida supera il dolore per la morte del figlio grazie ad Useppe che, con la sua allegria, riesce a conquistare anche Davide, di cui diventa amico.
In questo periodo perde la vita anche Davide a causa della droga. La Storia termina in modo triste: Useppe, colpito dal “Grande Male” che fino ad allora lo aveva risparmiato, muore in seguito ad un violento episodio di epilessia. Ida, rimasta sola, perde il senno. Dunque viene ricoverata in manicomio, dove morirà nove anni dopo.
Romanzo storico e grande classico della letteratura italiana, La Storia ci mostra una Roma devastata dalla guerra. Con un linguaggio a tratti crudo e allo stesso tempo realistico, Elsa Morante ci mostra tutte le brutture della guerra che non è capace di risparmiare né adulti né bambini, palesandosi in tutta la sua ferocia.


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