Mae West

Con una carriera lunga più di 70 anni, Mae West è considerata una delle artiste più versatili, prolifiche e controverse del Novecento. Attrice, cantante, comica irriverente che scherzava sulle più rigide convinzioni dell’epoca, una volta tramontata la sua stella cinematografica continuò a lavorare come sceneggiatrice per il grande schermo e il teatro. Considerata un’icona sexy del cinema, nel 1999 è entrata al 15° posto nella classifica delle grandi leggende femminili del cinema americano promossa all’American Film Institute.

Brooklyn, fine secolo

Mary Jane “Mae” West nacque il 17 agosto 1893 a Brooklyn, ancora prima che il nucleo cittadino di New York City si consolidasse. Sua madre, Mathilde Delker, era una modella di origini bavaresi; il padre, John Patrick West, era un pugile professionista; la coppia ebbe cinque figli, ma solo tre sopravvissero: Mary Jane, la maggiore, Mildred Katherine e John Edwin.

Il primo palco che Mae frequentò fu la chiesa. A cinque anni, la bambina cantò durante un evento organizzato dalla chiesa protestante che i suoi genitori frequentavano; a sette anni, iniziò a partecipare a degli spettacoli amatoriali, vincendo anche dei piccoli premi e riconoscimenti a livello locale. A quattordici anni, cominciò a esibirsi come professionista: il suo primo nome d’arte fu “Baby Mae”, seguito da “Jane Mast”, e infine, per il suo debutto a Broadway, “Mae West”.

La diciottenne Mae West comparve su un palco di Broadway per la prima volta nel 1911, lo stesso anno in cui si sposò con Frank Szatkus, in arte Wallace. Lo spettacolo terminò dopo otto repliche, ma fu abbastanza perché la giovane venisse notata e applaudita da un critico del New York Times. Seguirono altri spettacoli a New York ma, soprattutto, molteplici apparizioni nel vaudeville, una specie di commedia cabaret che stava spopolando nel mondo dello spettacolo.

Pur partendo dagli spettacoli più poveri e sconosciuti, l’esperienza del vaudeville l’aiutò a crescere e a farla conoscere; la sua prima ammiratrice era la madre, che la sostenne nella sua carriera artistica nonostante il resto della famiglia disapprovasse. La svolta arrivò nel 1918, quando Mae West recitò in uno spettacolo accanto al già affermato attore comico Ed Wynn, guadagnandosi una foto di copertina sul celebre Ev’rybody Shimmies Now.

Il successo tra satira e censura

Ormai pienamente coinvolta nel mondo dello spettacolo, Mae iniziò a scrivere i propri pezzi comici e degli spettacoli teatrali. Il suo primo spettacolo, Sex, da lei scritto, diretto e interpretato nel 1926, fu un successo di botteghino, ma si scontrò con la rigida censura e moralità dell’epoca; lo spettacolo venne denunciato da alcuni gruppi come un esempio di “corruzione della morale” e Mae West venne arrestata durante la performance insieme agli altri attori. Lungi però dall’essere la fine della sua carriera, l’arresto si trasformò in un’enorme campagna pubblicitaria. Mae West venne condannata a dieci giorni di prigione per offese alla morale; l’attrice avrebbe potuto pagare tranquillamente la cauzione ma scelse di scontare la pena, incrementando ulteriormente lo scalpore e la pubblicità che interessavano lo spettacolo. La stampa la incoronò come la “cattiva ragazza” preferita dal pubblico, e la sua carriera ne beneficiò grandemente.

Il suo spettacolo successivo, The Drag, affrontava il tema dell’omosessualità; l’attrice difendeva attivamente i diritti degli omosessuali, così come partecipava al movimento della liberazione delle donne. Tuttavia, The Drag non fu mai messo in scena a New York, fermato dai vari gruppi di opposizione e di difesa della morale.

Non per questo Mae West smise di scrivere spettacoli che suscitavano polemiche e affrontavano tematiche complesse; anzi, ogni polemica era sempre una buona occasione per farsi pubblicità. Molte sue opere furono bloccate dalla censura, ma non Diamond Lil: nonostante la protagonista fosse una donna osé, lo spettacolo fu messo in scena a Pittsburgh e fu un enorme successo di pubblico. In seguito, lo spettacolo venne riadattato in un film musical, candidato agli Oscar come miglior film nel 1934, con Mae West a interpretare la protagonista Lady Lou.

Dal teatro al cinema

Con il volgere degli anni Trenta, la carriera teatrale di Mae West continuava tra alti e bassi; i suoi spettacoli, spesso troppo espliciti e controversi per la critica, andavano spesso incontro a recensioni negative. Ma anche quest’ultime contribuivano a mantenere alta l’attenzione del pubblico: conscia, però, che era tempo di un cambiamento, nel 1932 l’attrice firmò un contratto con Paramount e si trasferì in California. Nonostante l’età relativamente avanzata per il grande schermo (Mae West ormai aveva 40 anni), l’attrice debuttò in Night After Night per poi interpretare Lady Lou nel film omonimo, accanto al celebre Cary Grant. Leggenda vuole che fu proprio Mae West a convincere Cary Grant a interpretare il protagonista maschile: il film riscosse così tanto successo al botteghino da salvare la Paramount dalla bancarotta, e da lanciare Mae West nell’olimpo delle attrici di Hollywood.

Mae comparve di nuovo accanto a Cary Grant in Non sono un angelo (1933), che di nuovo sbancò il botteghino e anzi venne considerato il miglior film della carriera cinematografica dell’attrice. Per mesi, Mae West fu sulla bocca – e citata nelle opere d’arte – delle maggiori figure dell’epoca: da Cole Porter a Frida Kahlo, da Diego Rivera a Francis Scott Fitzgerald.

Nel 1935, Mae West divenne la donna più pagata negli Stati Uniti, e continuò la sua lotta per portare sullo schermo film, argomenti e battute “pericolosi” nonostante la continua opposizione della censura. La donna non era solo una grande attrice ma un’artista con un fine intuito; sempre sua fu l’idea di arruolare il pianista jazz Duke Ellington per il film Belle of the Nineties (nonostante le remore della Paramount), e di nuovo la collaborazione si rivelò un successo. L’avanzare dell’età e i tagli della censura non la fermarono mai, nemmeno quando passò agli Universal Studios e poi alla Columbia Pictures alla fine degli anni Trenta. Dove non poteva esprimersi appieno in un film a causa dei tagli, si scatenava nei night club, dove poteva esprimersi senza limiti e dove ottenne un successo senza precedenti; registrò, inoltre, le proprie performance, pubblicando poi il suo primo album ufficiale nel 1955. 

Mae West non ebbe mai paura di reinventarsi. Donna accorta con le proprie finanze, aveva investito il proprio patrimonio con intelligenza e questo le permetteva di essere finanziariamente indipendente e fare quello che voleva. Comparve in radio, ma quando di nuovo fu cacciata dalla censura, tornò a teatro; con l’avvento della televisione negli anni Cinquanta si ricavò uno spazio sul piccolo schermo. Nel 1959 scrisse la sua autobiografia, il cui titolo è ispirato a una delle sue battute più famose, Goodness Had Nothing to Do With It. Pubblicò poi altri libri negli anni Settanta e ottenne una stella nella Hollywood Walk of Fame

Mae West morì all’età di 87 anni il 22 novembre 1980. 

A cura di Chiara Saibene.