Hercule Poirot

Basso, grassottello, con un paio di baffetti ben curati: la figura di Hercule Poirot, celebre investigatore belga (non francese, come lui si premura di specificare sempre) attivo in Inghilterra, si presenta da sola. Nato dalla penna di Agatha Christie, Poirot appare per la prima volta nel romanzo Poirot a Styles Court nel 1920 e conquista immediatamente un grande successo di pubblico; infatti, la Christie scriverà ben trentatré romanzi e cinque antologie di racconti con protagonista l’investigatore belga.

 

Le caratteristiche del personaggio di Poirot

Poirot è un tipo curioso: estremamente meticoloso e metodico, sia nella vita che nelle indagini, ha una testa a forma d’uovo, è ossessionato dalla pulizia e dall’ordine (è sempre vestito impeccabilmente) nonché dalla geometria degli oggetti (ogni cosa nel suo appartamento londinese è collocata in un posto preciso e guai a spostarla). Amante del cibo, detesta la cucina inglese, per lui troppo rozza, e il suo passatempo preferito è mettere in moto le sue “celluline grigie” per risolvere i casi più intrigati.

Suo compagno di indagini è il capitano Arthur Hastings che, pur non essendo un grande detective, a volte aiuta Poirot con le sue intuizioni ed è un amico fedele e leale. Altro personaggio che spesso compare nelle avventure di Poirot è l’ispettore capo Japp di Scotland Yard: una dinamica che ricorda il grande Sherlock Holmes e l’ispettore (sempre di Scotland Yard) Lestrade. Poirot conquista la fama in Inghilterra di detective infallibile, tanto che risolve alcuni casi anche per conto del governo. 

Altre informazioni sulla storia del personaggio

Notizie sul suo passato emergono nel corso dei vari romanzi. Nato in Belgio, Poirot è stato ispettore della polizia belga, ma allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si è trasferito in Inghilterra come profugo. Lì costruisce la sua carriera come detective privato; alla fine della guerra, viaggia in tutto il mondo e ha occasione di risolvere casi intricati (come in Poirot sul Nilo o il famosissimo Assassinio sull’Orient Express). Già a partire dagli anni Trenta, Agatha Christie si era stancata del personaggio, ma non poteva “ucciderlo” a causa del suo successo di pubblico; si deve attendere il 1975 per arrivare all’ultima avventura di Poirot.

In Sipario, il detective, ormai anziano, conclude la sua vita facendo qualcosa per lui estremamente difficile: uccide un serial killer, consapevole che l’omicidio è l’unico modo per fermarlo. Il senso di colpa per essere andato contro i propri principi, però, è troppo forte, e Poirot muore poco dopo per un arresto cardiaco. Hercule Poirot è l’unico personaggio letterario per cui sia stato pubblicato un vero necrologio sul New York Time.

A cura di Chiara.