Le vicende di Mi limitavo ad amare te

Quelli che verranno esaminati sono i personaggi principali del romanzo della scrittrice Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te. Il libro è stato pubblicato nel 2023 e racconta le vicende di alcuni ragazzi che riescono a scappare dalla guerra intestina in Bosnia Erzegovina dove hanno perso la vita tantissime persone. Il libro ruota attorno alle storie di alcuni giovani ragazzi: Nada, Sen, Omar, Danilo. La storia è incentrata in un particolare momento della terribile guerra: il bombardamento vicino all’orfanotrofio Ljubica Ivezić di Sarajevo, avvenuto nel 1992. Per mettere in salvo i ragazzi dell’orfanotrofio si decide di portarli in Italia in via temporanea. Presto però quello doveva essere un espatrio temporaneo si trasforma in un espatrio definitivo, perché alcuni dei ragazzi come per esempio Sen e Omar vengono adottati da una coppia del Nord senza sapere se i loro genitori siano in realtà ancora in vita.

Molti ragazzi dell’orfanotrofio sono stati portati nell’edificio perché i loro genitori non erano in grado di accudirli e di crescerli. Questo è il caso di Omar e Sen, la cui madre li ha lasciati presso la struttura con l’intento di salvarli, andandoli a trovare quando può.

Il personaggio di Nada

Nada è una bambina di circa 11 anni, che presso l’orfanotrofio Ljubica Ivezić di Sarajevo vive insieme a suo fratello maggiore Ivo che viene venerato dai ragazzi dell’edificio, in quanto capace di procurare loro un po’ di cibo con lo scopo di farli sopravvivere. È una bambina senza l’anulare sinistro, il cui nome stesso di origini spagnole significa “niente”. Nell’infanzia, insieme al fratello, è stata cresciuta dai nonni, perché sua madre non era in grado di garantirgli un futuro migliore essendo una donna di facili costumi.

È bionda Nada e già ad  undici anni si nota sin da subito la sua bellezza. Nell’orfanotrofio la sua ancora di salvezza è disegnare in base alle sue emozioni e ai suoi stati d’animo. Il disegno è per lei una valvola si sfogo per dimenticare una realtà terribile come quella della guerra che sta lacerando il suo Paese. La bontà d’animo della ragazza viene subito notata da Omar, che diviene suo amico. Un’amicizia quella tra i due giovani che, seppur segnata da un grande periodo di lontananza, durerà per sempre.

Giunta nel centro di accoglienza, dove ad attenderla vi sono l’educatrice Lidia e le suore, Nada accetta  la permanenza in Italia vedendola come un’opportunità di vita per ricominciare. Ancora una volta il disegno rappresenta la sua libertà e con quello lei riesce ad esprimere i suoi stati d’animo, i suoi umori, le sue emozioni. Cresce Nada e adolescente si innamora di Danilo, che come lei è giunto in Italia per volere dei genitori che sono rimasti in Bosnia Erzegovina. Il loro amore è intenso al punto che Nada va a cercare Danilo nel momento in cui muore Azra, la madre di quest’ultimo. Come tutti gli amori anche quello tra i due giovani finisce, ma Nada custodisce dentro di sé un segreto: un figlio, Nino.

Dopo anni Danilo e Nada si rincontrano con lo scopo di aiutare Omar, che si trova in carcere per numerose scelte di vita sbagliate.  È dopo questo incontro che Danilo scoprirà che il piccolo Nino è suo figlio. Nada quindi si presenta come personaggio complesso, capace di amare e che allo stesso tempo è stata in grado di ricostruirsi una vita in Italia seppur con tante difficoltà.

Il personaggio di Omar

Omar è un bambino di 11 anni quando si trova all’orfanotrofio di Sarajevo. Sua madre lo lascia nell’edificio insieme a suo fratello più grande Sen con l’obiettivo di garantire loro un futuro migliore. Ogni tanto va a trovarli ma mentre Omar ne sente tantissimo la mancanza, Sen no, incolpando sua madre di averli lasciati soli al mondo. L’unica persona con cui Omar riesce a stringere un legame è Nada con cui da subito stringe una grande amicizia.

Un giorno sua madre viene colpita da una granata in seguito ad una visita effettuata in orfanotrofio e di lei né Sen né Omar sapranno più nulla. Subiscono passivamente l’espatrio da Sarajevo all’Italia senza sapere dove si trovi la loro madre. All’arrivo presso i centri di accoglienza Sen inizia ad adattarsi bene alla nuova realtà, vedendola come opportunità di riscatto per ricostruirsi una vita migliore, mentre Omar non accetta di buon grado il succedersi degli eventi: non mangia e inizialmente si rifugia sugli alberi.

Presto Sen e Omar vengono adottati da una coppia italiana senza figli e buoni cristiani. Mentre Sen accetta l’affetto dei due coniugi considerandoli come i suoi genitori, Omar non accetta questa situazione: lui aspetta sua madre, pensa sia viva e non si rassegna all’idea di essere stato dato in adozione ad una coppia che non conosce e che non l’ha cresciuto. Lacerato nel suo dolore, Omar non riesce a riversare verso i suoi genitori adottivi alcuna forma di affetto. Si perde nella sua inquietudine commettendo tanti errori che lo condurranno a vivere in maniera sbandata, a non fare ritorno a casa e a finire in carcere per spaccio di droga.

Quando si rende di avere arrecato dolore ai suoi genitori adottivi decide di ricominciare chiedendo loro perdono e di riaccoglierlo, ma questi ultimi non lo vogliono più con loro per come si è comportato fino a quel momento. Ed ecco che Omar continua a vivere in maniera sbagliata finendo nuovamente in carcere. La speranza di una vita migliore gli si presenta quando in carcere Danilo gli fa vedere su una videocassetta sua madre naturale, che lui anche nel presente non ha mai smesso di amare. Da questo momento in poi Omar decide di riprendere in mano la sua vita, senza commettere in futuro altri sbagli. È sempre in quest’occasione che rincontra Nada verso cui continua a nutrire un grande affetto e la cui amicizia non è mai finita.

Il personaggio di Danilo

Danilo ha 14 anni quando lascia Sarajevo, lui non è un orfano e non proviene dall’orfanotrofio. I suoi genitori sono due giornalisti di Sarajevo che lo lasciano partire da solo verso l’Italia con lo scopo di salvarsi. Anche lui non accetta di buon grado lo sradicamento dalla sua terra e dovrà subire passivamente gli eventi  giungendo in Italia insieme ad altri ragazzi della sua età.  È durante questo viaggio che conosce Nada, Omar e Sen. Da subito il suo legame con Nada è forte, ma i due ragazzi vengono divisi e andranno in due centri d’accoglienza diversi.

Nada, Danilo e Omar si incontreranno soprattutto d’estate quando il gruppo di Danilo li va a trovare nel loro centro d’accoglienza nei pressi del quale vi è anche il mare. Il rapporto tra Danilo, Nada e Omar diventa sempre più stretto e importante. Quando la madre di Danilo, Azra lo raggiunge in Italia insieme alla sorella minore Jagoda, presto il giovane dovrà lasciare il centro d’accoglienza presso cui si trova, per andare a vivere in un appartamento con loro.

I destini dei tre giovani si divideranno, ma Danilo e Nada continueranno a sentirsi mediante una fitta corrispondenza epistolare. Gli anni passano e Nada non ha mai dimenticato Danilo, di cui si è innamorata. Quando viene a sapere che Azra si è suicidata, Nada vuole raggiungerlo per starle vicino, ma lui si nega a lei. Presto, sfuggendo alla sorveglianza delle suore del centro d’accoglienza, Nada riesce a raggiungerlo a Bologna, dove lui studia e tra i due scoppia l’amore. I due si frequentano per anni, avendo una passionale storia d’amore. Danilo però non si sente ancora pronto per una relazione come quella che lo lega a Nada e dunque prima la tradisce per poi abbandonarla senza darle una spiegazione.

Nada rimane sola, mentre Danilo continua la sua vita diventando un avvocato e sposando Elsa da cui aspetta una bambina. I destini di Nada e Danilo si rincrociano nel momento in cui Danilo viene a conoscenza di quanto successo a Omar. I due giovani, ormai adulti, si rincontrano e solo dopo molto tempo Danilo viene a conoscenza del fatto che Nada ha avuto un figlio, il piccolo Nino. Il giovane avvocato prova per questo bambino un grande affetto e dunque la sua vita, seppur non insieme a Nada, viene per sempre cambiata.

Conclusioni

Vicende intense quelle raccontate in Mi limitavo ad amare te dove le vite di giovani adolescenti come Nada, Danilo, Omar si incrociano ruotando attorno ad un contesto amaro e triste come quello della guerra in Bosnia Erzegovina che ha scosso il mondo colpendo intere generazioni.