Peter Pan

Uscito poco dopo Alice nel Paese delle Meraviglie, imitandone la natura di fiaba moderna adatta a tutte le famiglie, Peter Pan (1953) si conquista il posto di quattordicesimo classico Disney e si ispira sull’opera teatrale di J.M. Barrie, Peter e Wendy, di cui la Disney aveva già acquistato i diritti alla fine degli anni Venti. Peter Pan conquistò pubblico e critica e vinse anche una Palma d’oro nell’anno della sua uscita.

Nella Londra di inizio Ventesimo secolo, la famiglia Darling vive nel prestigioso quartiere di Bloomsbury. La sorella maggiore, Wendy, racconta ai due fratellini Gianni e Michele la storia di Peter Pan, un bambino destinato a non crescere mai, e i fratellini, ispirati dalle avventure di Peter Pan contro Capitan Uncino, si lanciano in giochi sfrenati che fanno arrabbiare i loro genitori, Agenore e Mary. I coniugi Darling sgridano i figli e rimproverano Wendy per aver raccontato ai fratelli quella fiaba, dato che lei ormai è troppo grande per quei giochi; dal giorno dopo, Wendy dovrà spostarsi in una stanza tutta sua.

Ma proprio quella notte, mentre i genitori sono fuori per una festa, compare Peter Pan in persona: non era affatto un frutto della fantasia di Wendy; il ragazzino, infatti, visitava spesso Wendy quando era più piccola, e ora è tornato per riprendere la sua ombra, rubatagli da Nana, il cane della famiglia.

Grazie ai poteri magici della fata Trilli, anche Wendy, Gianni e Michele possono volare come Peter Pan e lanciarsi fuori dalla finestra della propria camera, alla ricerca dell’Isola che non c’è. Lì, i ragazzi vengono immediatamente coinvolti in fantastiche avventure, nonché nell’eterna lotta tra Peter Pan e Capitan Uncino, a cui Peter ha tagliato una mano, motivo per cui il pirata vuole a tutti i costi vendicarsi.

L’Isola che non c’è è un’oasi di immaginazione e fantasia, dove Peter Pan porta bambini provenienti da tutto il mondo per fargli vivere un’esperienza da sogno; tra di essi, però, i Bimbi Sperduti si sono rifiutati di tornare a casa, e sono perciò destinati a vivere sull’Isola per sempre senza mai crescere. Non è così però per Wendy, Gianni e Michele: nonostante le mille avventure, i ragazzi hanno nostalgia di casa e infine, dopo un decisivo duello con Capitan Uncino, Peter Pan li riporta a Londra a bordo della nave dei pirati. 

Tornati a casa, i coniugi Darling trovano i figli addormentati; Wendy, svegliatasi, racconta ai genitori le avventure sull’Isola che non c’è e Agenore, guardando in cielo, vede effettivamente la sagoma di una nave pirata, che gli ricorda esperienze di infanzia. Il cartone così si conclude lasciando intendere che anche il signor Darling, da bambino, ha visitato l’Isola che non c’è: un’immagine che unisce grandi e piccini e che fa ricordare la spensieratezza e la felicità dell’infanzia.

A cura di Chiara.