Il parasole di Francisco Goya
Francisco de Goya, famoso pittore spagnolo, è autore di diverse opere celebri, che hanno segnato il corso della storia dell’arte. Nel 1777, Goya dipinse “Il Parasole”, un quadro semplice ma incredibilmente d’impatto.
L’opera rappresenta una scena di vita quotidiana, con due donne che riposano sotto un parasole in un ambiente campestre. La donna seduta sulla sinistra indossa abiti eleganti e tiene in mano un ventaglio, mentre la donna sdraiata sulla destra – probabilmente una contadina – tiene in mano una canna da pesca.
Nel corso degli anni, l’opera è stata esposta in diversi musei europei ed americani e ha ispirato numerosi artisti. Ciò che più di tutto affascina gli osservatori è il piccolo parasole: cosa rappresenta veramente?
La risposta dei critici
Il dipinto è stato oggetto di numerose interpretazioni da parte di importanti critici d’arte. Alcuni hanno scelto di individuare nel parasole il simbolo di un preciso status sociale. La donna che porta con sé l’ombrellino è immediatamente riconoscibile come “più benestante” rispetto alla contadina, dotata di un numero superiore di agi.
Quella che potrebbe sembrare la risposta più ovvia e l’interpretazione più coerente, non è però l’unica.
Secondo altri critici, il parasole è un simbolo di protezione contro i raggi del sole e, ipoteticamente, contro la morte. Quasi come se la giovane donna fosse costretta a proteggersi dalla luce per poter sopravvivere, costretta a rimanere in ombra.
Non sappiamo se l’ombra si riferisce al bisogno delle donne del Settecento/Ottocento di proteggersi dal potere maschile, o magari alla loro capacità di muoversi nell’ombra e rivelare i segreti nascosti degli uomini.
Sicuramente interessante è il legame con la contadina, che personifica uno stile di vita completamente diverso. Nel suo caso, non c’è nessun parasole pronto a proteggerla, è costretta a proteggersi da sola.
Attraverso questa doppia rappresentazione, Goya potrebbe aver catturato su tela il paradosso e il conflitto tra diversi status sociali, lasciando l’osservatore libero di interpretare il quadro come meglio crede.
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