Macerie – Intervista a Lisa Papaleo

Sulle sponde piemontesi del lago Maggiore, si intrecciano le vicende di tre protagonisti che tentano di ricostruire la propria vita. Amanda, sessantenne ex insegnante di liceo, in occasione del funerale di una conoscente, ha un incontro traumatico con la sorella della defunta, che fa riemergere le ombre del passato da cui era fuggita. Anche Giovanna, migliore amica di Amanda, ha una propria tragedia personale da affrontare, e Martino, ex avvocato diventato fiorista, è in lutto per la perdita del proprio compagno Tommaso, fino a quando la sua vita non viene sconvolta dalla comparsa di Pietro, fratello gemello di Tommaso, di cui non sapeva l’esistenza. 

Macerie non è solo un titolo: è lo stato mentale dei protagonisti, che si districano tra difficoltà relazionali, la confusione dell’accettazione del proprio orientamento sessuale e il disagio psichico. 

                                                                         Copertina di Macerie

L’intervista a cura di Chiara

Ciao Lisa, grazie mille per aver accettato di dedicarci del tempo! Innanzitutto, parlaci un po’ di te. 

Grazie a voi per avermi dedicato spazio! Mi chiamo Lisa Papaleo, ho quasi 22 anni e vivo a Stresa. Ho studiato al Classico e mi sono appassionata forsennatamente alla realtà greco-romana. Sono innamorata di tutto quello che riguarda il mondo antico, anche nei suoi aspetti più controversi. Inoltre, adoro gli animali e per questo sono vegetariana.

Cosa ti ha spinto a dedicarti alla scrittura?

L’“ispirazione divina” risponderebbero gli antichi. L’emozione (ovviamente suscitata dal divino Apollo!!). Questo mi ha spinto a dedicarmi alla scrittura. L’emozione. 

                                                                     Copyright: Lisa Papaleo

 

Nel tuo libro affronti tematiche significative e si può dire “universali”, come il dolore causato da un tradimento, il superamento del lutto, la ricerca di un amore che ci possa aiutare a sentirci completi. Qual è il messaggio che vuoi comunicare?

Il messaggio che voglio comunicare è che non sempre le storie hanno un lieto fine. Sono affascinata dalla sconfitta. Dal fallimento.

C’è un personaggio in particolare nel quale ti identifichi?

No, anche quelli più diversi da me hanno qualcosa di me. 

Hai un tuo processo creativo? Le idee ti vengono naturalmente, o hai qualche trucco per stimolarle?

Le idee, semplicemente, arrivano a vagonate, tanto che non riesco a farle stare tutte in un racconto. E allora ne scrivo un altro, ma anche qui si ripresenta la stessa questione. E quindi ne scrivo un altro e un altro… non le ho ancora finite tutte (le idee)!  

Hai dei rituali, o qualche particolare abitudine che ti piace portare avanti quando scrivi? 

Non che ci faccia caso. Scrivo dappertutto e sempre.

                                                                        Copyright: Lisa Papaleo

La grande domanda: carta e inchiostro oppure anima digitale? Hai un tuo quaderno su cui ti piace prendere appunti, oppure sei più il tipo da file sul computer?

Non mi piace il digitale, ma devo ammettere che scrivo tutto sulle note del telefono. Tutti hanno delle contraddizioni. 

C’è qualche autore, autrice, o libro specifico che ti piace, o che ti ha particolarmente ispirato nella scrittura? 

Niente può emozionarmi tanto quanto la scrittura di Cicerone. Sono assolutamente una dilettante in confronto a lui, ma è a lui e alla sua eleganza che mi ispiro!

Questa è la tua prima pubblicazione (e si spera la prima di molte!) Quali emozioni hai provato vedendo la tua opera ufficialmente su carta?

Ho provato emozioni contrastanti. Dalla gioia al timore per il giudizio su qualcosa che è parte di me. Devo cercare di non lasciarmi smuovere dalle critiche, ma è difficile, quando si è così visceralmente attaccati alla propria opera. Ci sto lavorando.

Ci sono in cantiere altre storie o, in ogni caso, ti piacerebbe continuare a scrivere?

Non potrei smettere di scrivere neanche se volessi (e non lo voglio!). Per ora ho scritto altri sette romanzi brevi, un romanzo storico, una storia fantasy e ne sto scrivendo una distopica. Sto un po’ navigando nei vari generi!

Qualche ultima considerazione su “Macerie”?

È sicuramente una storia in cui compaiono temi che mi appartengono e che mi sono sempre promessa che avrei trovato il modo di rappresentare. Ho voluto inoltre inserire i problemi mentali perché troppo spesso li ho visti poco considerati e sminuiti. Amanda porta i segni indelebili di chi ha sofferto di depressione e l’ombra della malattia grava su ogni suo comportamento. La sua è la storia di una fuga ma anche di un ritorno, di un amore tanto doloroso da lasciare lividi nell’anima. Un altro tema che ho voluto trattare, che si declina in modo diverso per tutti e tre i protagonisti, è quello del lutto, in particolare nella storia di Martino. 

Grazie di cuore per aver risposto alle nostre domande!

Macerie di Lisa Papaleo è disponibile in libreria e nei maggiori store online, come Amazon, Ibs e Mondadori Store, oltre che sul sito web della casa editrice La Gru