Cenerentola
Cenerentola è una delle fiabe più famose e antiche di sempre: pare che fosse nota già nell’antico Egitto, che sia stata riscritta e ritrasmessa dai greci, e che si sia diffusa in Europa sotto diverse forme e varianti; ne esiste una anche in Cina, dove Cenerentola si chiama Yeh-Shen. Tra le più famose, ovviamente, ci sono le versioni di Charles Perrault, quella dei fratelli Grimm e, infine, il cartone animato Disney del 1950.
Le diverse versioni della storia
Le diverse versioni hanno comunque alcuni tratti in comune, in special modo la perdita di un oggetto (quasi sempre la scarpetta, ma in altri casi anche un anello, un bracciale) tramite cui il principe cerca di rintracciare la misteriosa fanciulla incontrata a un ballo. La versione più famosa, quella tramandata anche dalla tradizione Disney, racconta di una giovane fanciulla, bella, buona e onesta, che vive felice con i propri genitori in un regno da qualche parte nel nord Europa. Un giorno, rimane orfana di madre, e il padre si risposa con un’altra donna, a sua volta vedova e con due figlie. In alcune versioni (come quella dei Grimm) non solo la matrigna e le sorellastre schiavizzano Cenerentola, ma anche il padre si allontana progressivamente dalla figlia, dimenticandosi di averla e lasciandola in balia della seconda moglie.
L’occasione di riscatto di Cenerentola si presenta quando il re organizza un ballo a cui tutta la cittadinanza è invitata. La matrigna e le sorellastre vogliono assolutamente partecipare, soprattutto con la prospettiva di poter conquistare l’attenzione del principe, che sta cercando moglie; ovviamente, Cenerentola, che per loro è solo una schiava, non ha il permesso di venire. Ma in favore di Cenerentola interviene una fata, che la trasforma in una principessa con un incantesimo che dura fino alla mezzanotte.
Interessante che nella versione dei fratelli Grimm non c’è nessuna fata madrina: gli abiti e le scarpette giungono a Cenerentola tramite il nocciolo che lei stessa ha piantato sulla tomba della madre. Cenerentola non solo si reca al ballo, ma è proprio lei a far innamorare il principe; la ragazza si innamora a sua volta e si accorge troppo tardi che sta per scoccare la mezzanotte; è costretta a fuggire in tutta fretta, lasciando dietro di sé una scarpetta di cristallo.
Il principe, allora, proclama che sposerà la fanciulla a cui dovesse calzare la scarpetta. Nella versione cinese, il particolare della scarpetta è estremamente significativo, perché Yeh-Shen viene definita come la fanciulla con i piedi più piccoli del regno ed è quindi l’unica a cui la scarpetta può calzare. Nella versione dei fratelli Grimm, le ambiziose sorellastre, incitate dalla madre, arrivano a tagliarsi un dito e un pezzo di calcagno pur di infilare il piede nella scarpetta, ma vengono tradite dal sangue che macchia loro le calze.
Il finale offerto dai Grimm è decisamente più dark rispetto a quello di Perrault: Cenerentola, che ha svelato la propria identità, sta per convolare a nozze e le sorellastre, nel tentativo di conquistare il favore della futura principessa, la inseguono lungo la navata come damigelle d’onore; la sposa, infuriata con loro, per vendicarsi di tutti i soprusi, le fa accecare. Al contrario, nel finale di Perrault Cenerentola perdona le sorellastre e combina per loro due ottimi matrimoni, invitando infine la matrigna a vivere al palazzo reale.
A cura di Chiara.
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