Sula

Un personaggio complesso, che si muove tra senso di colpa e negazione della realtà, è Sula Peace, protagonista dell’omonimo romanzo Sula di Toni Morrison, comparso per la prima volta nel 1973. Il romanzo segue le vicende di diversi personaggi che si dipanano in molteplici anni: all’inizio viene presentato Shadrack, un giovane affascinante che torna completamente distrutto dalla Prima Guerra mondiale, e in seguito le due bambine Nel Wright e Sula Peace.

Le due protagoniste del romanzo

Le due non potrebbero essere più diverse: seppur entrambe senza padre, Nel è cresciuta in una famiglia stabile, con una madre (Helen) molto “normale” e attenta alle convenzioni sociali; Sula, al contrario, vive con la nonna Eva e la madre Hannah in una famiglia estremamente anticonvenzionale ed eccentrica.

Nonostante le differenze, le due bambine sviluppano un’amicizia intensa, che determina il corso delle loro vite, e si alterna tra amore e odio. Un giorno, mentre stanno giocando con un ragazzino, a causa di un incidente (Sula lascia la presa mentre stavano facendo roteare il ragazzino), l’amico cade nel fiume e affoga. Questo determina una spaccatura nell’amicizia tra le due ragazze: nessuna delle due rivela l’accaduto, ma Sula cresce con il rimorso sulla coscienza, mentre Nel attribuisce tutta la colpa a Sula e sviluppa una specie di superiorità morale rispetto all’amica.

Sula rimane un personaggio controverso: si sente in colpa per l’incidente ma intimamente sviluppa una specie di morbosità per la violenza e la morte. Quando il vestito di sua madre Hannah prende fuoco per sbaglio mentre la donna tenta di accendere un falò, Sula rimane “bloccata” a fissare la madre mentre brucia; è la nonna Eva a intervenire per cercare di salvare Hannah, che però muore comunque durante il trasporto in ospedale.

Da quel momento le vite delle due amiche prendono due percorsi completamente diversi. Nel sceglie la vita sicura e convenzionale: si sposa e mette su famiglia. Sula, al contrario, si oppone a tutte le convenzioni sociali e vive una vita libera: lascia il paese, frequenta il college e ha numerosi amanti. Tornata in paese dopo dieci anni, viene considerata da tutti la personificazione del diavolo in persona. Femme fatale, ha relazioni con molteplici mariti, scatenando le ire delle mogli; paradossalmente, però, la presenza di Sula in paese migliora la vita della comunità, che facendo fronte comune contro il nemico appiana le proprie controversie interne.

L’amicizia con Nel, già compromessa dalla lontananza e dalle differenze, si rompe definitivamente quando Sula va a letto con Jude, il marito di Nel, che per la sua relazione con Sula abbandona la moglie. Le due amiche non si parlano più se non poco prima della morte di Sula, momento in cui si riconciliano. Dopo la morte di Sula, la comunità si sfalda di nuovo e Nel, rimasta sola, inizia a essere rigidissima con i figli, ricalcando le orme della propria madre.

Sula è quindi simbolo di libertà e indipendenza, è colei che per il proprio sprezzo delle regole e delle convenzioni si attira le invidie e l’odio degli altri. Ma nonostante i sentimenti negativi verso di lei, è proprio la sua presenza a essere il balsamo del paese; una contraddizione che svela tutte le ipocrisie umane, soprattutto all’interno di una piccola comunità.

A cura di Chiara.