Introduzione

Nell’arte un altro sentimento che viene dipinto dagli artisti è senz’altro la speranza. Per speranza si intende l’attesa fiduciosa affinché qualcosa che vorremo si realizzasse, si concretizzi anche se magari perché ciò avvenga si deve aspettare tanto tempo con calma e pazienza. L’attesa ripaga i sacrifici e non solo, facendo sì che tutti i nostri desideri vengano esauditi e i più grandi sogni essere concretizzati.

Un pittore che meglio di altri ha descritto la speranza nell’arte e quindi nei suoi quadri è stato senz’altro Gustave Klimt, che l’ha voluta riprodurre in maniera concreta sulla tela. Il pittore austriaco è dunque riuscito a dare vita a questo sentimento, rappresentandolo nelle sue varie sfaccettature. La speranza per noi tutti è un sentimento che acquisisce un’aura positiva perché auspica il raggiungimento di traguardi importanti per cui si è dovuto aspettare parecchio tempo.

I due quadri di Klimt sulla speranza

In questo articolo l’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di descrivere due opere che Gustave Klimt ha dedicato alla speranza:

  1. Speranza I (nota in inglese come Hope I);
  2. Speranza II (nota in inglese come Hope II).

Speranza I di Gustave Klimt

Il primo quadro sulla speranza che si vuole descrivere è Speranza I che è conosciuto anche con il titolo Hope I. Il dipinto è stato realizzato con la tecnica pittorica dell’olio su tela intorno all’anno 1903 e oggi è custodito presso la National Gallery of Canada ad Ottawa, Ontario.

Speranza I è un quadro che è stato acquistato nell’anno 1970 dal museo canadese e ritrae una donna incinta nuda. Il dipinto doveva essere esposto in occasione della sulla prima mostra retrospettiva della Secessione viennese, ma destò un grande scalpore e dunque l’artista austriaco dovette ritirare il suo dipinto ancora prima di esporlo, perché non rispecchiava i gusti della critica artistica dell’epoca.

Il significato che cela il quadro da parte di Klimt è il seguente: volere garantire la promessa di una nuova vita in contrasto alle forze malefiche della morte che sono rappresentate attraverso le losche figure, collocate dietro la giovane donna incinta. Dunque il quadro Speranza ha un grande significato allegorico: la speranza della vita che si contrappone alla morte. Nonostante tutto intorno a lei rappresenti il male e la morte, la donna nuda incinta sembra riuscire a mantenere una calma e una serenità imperturbabile perché sa fiduciosamente che presto nascerà una nuova vita, simbolo della speranza e del bene. Dentro di sé è fiduciosa per il rinnovamento che la nuova vita (il suo bambino) porterà nel mondo.

Gli schizzi preparatori del quadro erano in origine differenti, considerando che inizialmente nella composizione pittorica era presente una coppia che all’interno del paesaggio circostante rifletteva sulla sua felicità. Successivamente Klimt decise dunque di cambiare il soggetto del dipinto probabilmente in reazione alla morte del suo secondo figlio che avvenne prematuramente nell’infanzia nell’anno 1902.

Collocato su uno sfondo scuro in cui sono rappresentati personaggi malefici e oscuri allo stesso tempo, la scena della maternità viene rappresentata con dei colori molto belli come il blu nelle sue varie sfumature, il color oro che impreziosisce la tela, l’arancio e il grigio.

Speranza II di Gustave Klimt

Il secondo dipinto descritto è Speranza II, nota anche come Hope II, che è stato eseguito da Gustave Klimt probabilmente nel biennio 1907-1908. La tecnica pittorica che ha utilizzato il pittore austriaco è  quella a olio, oro e platino su tela. Il quadro oggi è custodito presso il Museum of Modern Art di New York, negli Stati Uniti.

Nel quadro viene raffigurata una donna incinta con il capo rivolto verso il basso e con gli occhi chiusi intenta a pregare per la buona salute e la sicurezza di suo figlio. All’altezza del suo stomaco viene rappresentato un teschio, simbolo che preannuncia che sia la mamma sia il suo bambino stanno correndo dei veri e propri pericoli. Sotto le vesti della mamma sono presenti due donne anche loro con il capo chino e colte nell’atto di pregare per la sorte del bambino; l’espressione del loro volto però è molto triste quasi a prevedere quello che potrebbe accadere al piccolo.

L’opera in origine si doveva chiamare Visione, per poi essere rinominato in un altro modo, ovvero Speranza II, rientrando nel ciclo pittorico dedicato alla speranza, considerando che Klimt aveva già realizzato un primo quadro sempre sulla speranza che intitolò Speranza I. Il vestito della donna è bellissimo e decorato finemente con colori molto raffinati e vivaci, come per esempio l’oro, l’arancione, il verde, il giallo, il blu, il nero, il rosa, il viola in particolare modo.

Lo sfondo su cui viene collocata la donna è realizzato con un misto di colori che vanno dal giallo all’oro fino ad arrivare al verde militare. Qui tre elementi simbolici come la nascita, la vita e la morte coesistono tra di loro in maniera indissolubile fianco a fianco restando quasi sospese in una situazione di equilibrio.