Raffaella Cerullo

Sin dalla comparsa del primo volume della tetralogia nel 2011, la serie L’amica geniale, firmata dalla misteriosa autrice Elena Ferrante, ha spopolato tra migliaia e migliaia di lettori. La tetralogia, che segue il complesso intreccio di diverse famiglie, ha come protagoniste assolute due amiche, Raffaella, detta Lila, ed Elena, detta Lenù. Dal primo romanzo L’amica geniale all’ultimo volume Storia della bambina perduta, la narrazione si sviluppa attorno al complesso rapporto di amicizia e di amore-odio tra le due protagoniste.

Lila è, tra le due, quella in un certo senso più estrema, stratificata, multiforme. Figlia minore della famiglia di calzolai Cerullo, Lila è in lotta perpetua con il mondo, con la famiglia, con il paese, con la sua stessa testa, che ogni tanto si perde in pensieri autodistruttivi e stranianti, in un fenomeno che la giovane definisce “smarginatura”. In un certo senso, Lila è anche la più idealisticamente romantica: quella convinta di poter cambiare la propria realtà con la forza della determinazione e dell’intelligenza, di poter trascendere la sua posizione “naturalmente inferiore” in quanto femmina in una società fortemente patriarcale.

Descrizione del personaggio di Lila

Inizialmente piccola, bruttina, presa di mira dagli bambini maschi, Lila è però estremamente intelligente e affamata di cultura: divora quanti più libri può, nonostante la sua sia una famiglia di poveri lavoratori con una naturale avversione verso tutto quello che è intellettuale. Da adolescente, la bellezza di Lila sboccia, e comincia ad attirare le attenzioni degli uomini, compresa quella dei fratelli Solara, noti mafiosi della zona. Per sfuggire alle attenzioni indesiderate dei due, Lila spera di trovare un rapporto diverso con Marcello: accetta la sua proposta di matrimonio, ma ben presto il suo sogno di un matrimonio “alla pari” si scontra con la realtà. Marcello entra in affari con i Solara, rendendo vano il tentativo di Lila di allontanarsi dalla malavita.

Nel corso dei vari episodi la vicenda di Lila si intreccia e si contrappone a quella della sua migliore amica Elena, in un certo senso una sua figura speculare. Lila si evolve in un percorso altalenante, si eleva e cade più volte, nel tentativo di affermarsi come donna e come persona, eppure non fugge mai dal rione, dal luogo che l’ha formata e in un certo senso la tiene prigioniera.

La ricerca infinita della propria identità si conclude nel nulla quando, ormai anziana, dopo aver perso la figlia misteriosamente scomparsa, Lila scompare a sua volta senza lasciare tracce. O meglio, lascerà una traccia, una sola, all’amica Elena: un segnale che la sua scomparsa è volontaria, un cancellarsi dal mondo in cui non è mai riuscita a trovare un proprio posto. 

A cura di Chiara.