Milady de Winter
Intelligente, manipolatrice, scaltra: Lady de Winter, il cui vero nome rimane sconosciuto, è l’accattivante personaggio che compare ne I tre moschettieri di Alexandre Dumas padre: una vera e propria femme fatale, che sfrutta il proprio fascino e il proprio ascendente sugli uomini per sedurre, ingannare e spiare.
Nota nel romanzo principalmente come Milady, la sua fama di femme fatale risale alla sua adolescenza: sedicenne, chiusa in un convento benedettino, riesce a convincere il padre confessore a fuggire con lei, rubando alcuni oggetti dalla chiesa per pagarsi con la fuga. Il tentativo però viene sventato, e sia Milady che il padre confessore vengono marchiati sulla spalla con il disegno di un giglio: un marchio perenne a denunciare il furto commesso.
Caratteristiche del carattere di Milady
Ma Milady è astuta e, nascondendo il marchio, riesce a rifarsi una vita in campagna con il padre confessore; i due si fingono fratello e sorella, e questo permette a Milady di avere campo libero con il conte de la Fère, che riesce a sedurre e infine a sposare. Il segreto del giglio, però, non può essere mantenuto a lungo, e quando il conte lo scopre, sentendosi tradito e ingannato dalla moglie, la condanna all’impiccagione. Sentendosi poi in colpa per la faccenda, il conte abbandona la propria posizione privilegiata per diventare moschettiere: si tratta nientemeno che di Athos.
Milady è però di pasta dura: sopravvive all’impiccagione, fugge e si accasa con un altro nobile, il barone di Sheffield, ottenendo così il titolo di Lady de Winter. Milady ha dal barone un figlio e rimane vedova poco dopo: Sheffield muore in circostanze misteriose che fanno sospettare un avvelenamento da parte della moglie, per ottenere l’eredità tramite la custodia del figlio minore.
Il cognato Lord de Winter la tiene d’occhio, e Milady sfrutta l’incontro con D’Artagnan, che si invaghisce di lei, per indurlo a duellare contro Lord de Winter. Le cose non vanno però come da lei sperate: Lord de Winter non muore nel duello, e D’Artagnan scopre il giglio e la sua vera identità, attirandosi le ire di Milady, che commissiona a diversi sicari l’omicidio del moschettiere (che riuscirà sempre a cavarsela).
Le abilità di Milady, intanto, vengono sfruttate dal cardinale Richelieu, primo ministro di Francia, che la arruola come agente segreto, con l’incarico di screditare la regina Anna (moglie del re francese Luigi XIII) e uccidere il duca di Buckingham, primo ministro inglese. Athos e D’Artagnan riescono a mettere il bastone tra le ruote a Milady, che viene arrestata dall’ex cognato Lord de Winter. Ma anche in prigione Milady trova il modo di cavarsela: seduce una guardia, John Felton, che la fa evadere e in nome suo uccide il duca di Buckingham. Milady avvelena per vendetta la fidanzata di D’Artagnan, ma infine viene catturata dai moschettieri e decapitata.
La vicenda di Milady è degna dei ritmati romanzi cavallereschi del Settecento: femme fatale senza coscienza ma dotata di grande astuzia, si muove tra inganni e colpi di scena, regalando ai lettori una storia indimenticabile.
A cura di Chiara.
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