Introduzione

Il cane è stato rappresentato in ambito artistico in ogni epoca storica e da ogni civiltà, dalle più antiche a quelle contemporanee. Le prime che iniziarono a rappresentarlo furono le civiltà preistoriche che lo iniziarono anche a inserire nelle incisioni rupestri. Nell’Antico Egitto invece il cane rappresentava una grande e conosciuta divinità, Anubi che veniva raffigurato nei papiri dell’epoca con testa di cane. Anubi era  il dio che proteggeva le necropoli, del mondo dei morti e anche della mummificazione e dei cimiteri.

Nell’antica Roma il cane era molto importante perché spesso era uno dei protagonisti nei combattimenti dei gladiatori romani nelle arene e perché spesso veniva impiegato per l’attività venatoria e dunque per le battute di caccia. Sempre nell’antica Roma il cane iniziò ad essere visto come il migliore amico dell’uomo, perché era a lui fedele e lo proteggeva sempre. Anche con il passare dei secoli il cane continuò ad avere un ruolo importante e ancora una volta in epoca medievale iniziò ad essere visto come suo fedele compagno. Anche tra il 1400 e il 1700 il cane continuò ad essere visto come il fidato amico dell’uomo, diventando ancora una volta il simbolo di fedeltà nei suoi confronti.

Proprio nel corso di questi secoli furono tantissime le famiglie nobili che avevano un cane all’interno del loro nucleo familiare. Furono tantissime per esempio le famiglie nobili che avevano al loro seguito un cane fedele che spesso veniva anche ritratto in molti dipinti venendo rappresentato come parte integrante del nucleo familiare.

Tra l’Ottocento e il Novecento il cane aveva un duplice significato:

  1. era considerato come il fedele amico dell’uomo;
  2. era considerato come l’amico più intimo dell’uomo, sapendone interpretare gli stati d’animo del momento.

Saranno tantissimi gli artisti che iniziarono a ritrarre i cani nei loro quadri a cavallo tra questi due secoli. Quindi in ogni epoca storica il cane ha avuto un ruolo molto importante a tal punto da essere considerato come uno dei soggetti artistici preferiti dell’uomo.

Alcune opere d’arte che rappresentano il cane

Ecco alcune opere d’arte in cui sono rappresentati i cani e che verranno sinteticamente descritte:

  1. Buonanotte di John Arthur Elsie.
  2.  Due acrobati con cane di Pablo Picasso.

Buonanotte di John Arthur Elsie

Buonanotte è un quadro dipinto dall’artista John Arthur Elsie, che era solito raffigurare i cani sulle sue tele. Non si sa la datazione precisa di quest’opera, ma come si nota da subito il cane è il soggetto centrale del dipinto insieme ai suoi cuccioli.

In questo quadro viene rappresentato il momento in cui una mamma accompagna la sua bambina a dormire. La scena è rappresentata in un contesto familiare molto intimo. Una bimba sale le scale con sua madre, le loro facce sono sorridenti e il loro cane San Bernardo insieme ai suoi cuccioli le segue affettuosamente quasi con l’intento di volerle salutare. Il contesto raffigurato è molto gioioso e tenero. Il colore prevalente della composizione è il marrone per la colorazione delle scale in legno, delle macchie del corpo del cane e dei suoi piccoli cuccioli, per la colorazione dei capelli sia della piccola bambina e della sua giovane mamma.

Il cane in questo quadro rappresenta la fedeltà che dimostra verso i suoi padroni che in questo caso sono la giovane madre e la sua bambina che sono in procinto di andare a dormire.

Due acrobati con cane di Pablo Picasso

Due acrobati con cane è un dipinto eseguito dal celebre pittore cubista Pablo Picasso. Si tratta di un gouache su cartone che fu realizzato da Picasso nell’anno 1905. Oggi il quadro è conservato presso il Museum of Modern Art di New York, negli Stati Uniti. (conosciuto anche da tutti con l’acronimo di MOMA)

 

Il soggetto pittorico che viene raffigurato sulla tela è un soggetto circense, molto amato dallo stesso Picasso nel corso della sua attività artistica. Coloro che sono raffigurati sono infatti due saltimbanchi, uno è un bambino, mentre l’altro sembra essere più grande, i quali sono in compagnia del loro cane. Il saltimbanco più piccolo viene colto nell’atto di accarezzare il proprio cagnolino che sembra essere molto affettuoso nei suoi confronti.

Il saltimbanco più grande è vestito da Arlecchino, una delle maschere più amate dallo stesso artista spagnolo perché indossa il classico costume a losanghe, mentre il saltimbanco più piccolo è vestito con un costume circense blu chiaro semplice. Lo sguardo dei due saltimbanchi in questa celebre opera di Pablo Picasso è molto triste e malinconica, riflettendosi anche nello stato d’animo stesso del cane che sembra quasi essere partecipe della loro malinconia. Probabilmente i due giovani sono tristi per via della loro condizione sociale che è ai limiti di una vera e propria emarginazione sociale.

Da notare è l’ambientazione della scena rappresentata che viene circoscritta in uno spazio tridimensionale: dietro ai due giovani infatti al posto delle case viene rappresentato un paesaggio appena accennato. Tutto, in questa composizione pittorica, è avvolto nella precarietà e nell’incertezza, dove gli stessi giovani saltimbanchi sembrano essere loro stessi smarriti.