Piccoli cenni biografici su Ferdinando Buonamici
Ferdinando Buonamici nacque a Firenze l’11 maggio 1820. Da giovane iniziò la sua formazione artistica iscrivendosi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dall’anno 1852 iniziò a frequentare il celebre Caffè Michelangelo, luogo di ritrovo degli artisti macchiaioli. Divenne grande amico del pittore macchiaiolo Giovanni Fattori e dipinse anche una parete he ritraeva una scena tratta dal romanzo de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
Dipinse varie scene tratte dal noto romanzo italiano, come ad esempio le seguenti opere:
- Padre Cristoforo entra in casa di Agnese.
- Lucia dinanzi a Padre Cristoforo.
- In questa guisa giunse Renzo.
Alcune di queste opere furono esposte in occasione della Promotrice Fiorentina. Successivamente continuò la sua carriera artistica dipingendo quadri con soggetti realistici, come ad esempio la celebre opera dal titolo Gli orfani che realizzò nell’anno 1856, Una scena domestica che invece dipinse nel 1857 e che espose presso la Promotrice Fiorentina sempre. Nel 1859, come tanti altri suoi amici pittori, si arruolò come volontario in occasione della Seconda Guerra d’indipendenza.
I dipinti che realizzò grosso modo in questo periodo si ispirarono agli eventi patriottici a cui aveva partecipato; tra i lavori di questi anni ricordiamo Autoritratto in divisa di volontario toscano e Caserma di Modena con i volontari della Quinta Batteria toscana che Ferdinando Buonamici decise di esporre presso la Promotrice Fiorentina nel 1862, riscuotendo un buon successo. In quest’ultimo quadro si ritraggono in particolare i pittori che erano soliti frequentare il Caffè Michelangelo nelle loro vesti militari, intenti nelle loro occupazioni.
A partire dal 1865 entrò anche lui a far parte della celebre Scuola di Pergentina, di cui facevano parte anche tanti altri pittori macchiaioli. Si dedicò, come tutti gli altri esponenti della scuola, soprattutto alla pittura di scene dipinte dal vero che riguardavano la nota campagna fiorentina. Tra i dipinti appartenenti a questo ciclo pittorico per esempio è possibile annoverare Interno di cucina di campagna e Veduta del colle di Fiesole. Visse poi successivamente per ben un anno a Castel San Pietro Terme in un’abitazione che apparteneva alla famiglia della moglie, dipingendo quindi dei bozzetti e dei quadretti di vita quotidiana.
Dopo l’anno 1876 la sua attività artistica iniziò a cadere nell’oblio. Ferdinando Buonamici morì presso la città di Firenze il 2 marzo 1892.
Alcune opere di Ferdinando Buonamici
Ecco alcune opere di Ferdinando Buonamici che verranno analizzate:
- La pittrice.
- Veduta dal colle.
La pittrice
La pittrice è un quadro dipinto da Ferdinando Buonamici nell’anno 1866 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Il dipinto fa oggi parte di una collezione privata.
Ne La pittrice viene dipinta una scena quotidiana: una pittrice che dipinge concentrata nel suo studio artistico. La pittrice viene ritratta davanti al suo cavalletto di legno da lavoro su cui è posata una tela su cui sta dipingendo il suo soggetto artistico. Il suo sguardo è concentrato e rivolto con attenzione verso la tela che sta realizzando.
La donna viene rappresentata con i capelli castani raccolti con indosso un abito nero lungo e una sorta di mantella rossa. Con una mano tiene la tavolozza dei colori che le servono per la stesura delle pennellate di colore, mentre con l’altra sta dipingendo proprio il quadro che è in fase d’elaborazione. La stanza in cui sta dipingendo è proprio il suo studio artistico, detto anche atelier. Si nota proprio che si tratta di uno studio artistico proprio perché è presente il suo cavalletto di legno da pittura. La finestra della stanza è aperta e la illumina con la luce del sole. Proprio dalla finestra si scorge il paesaggio esterno che presenta delle piante dalle foglie verdi.
Su un lato è collocato un mobile su cui sono poggiati anche dei quadri e oggetti di varia natura; sullo stesso lato sono appesi anche de quadri. Sull’altro lato sono invece presenti altri due mobili di piccole dimensioni che sono posti in penombra e una piccola finestrella sempre aperta. La luce che viene dall’esterno è però un po’ fioca e illumina poco la stanza.
Veduta dal colle
Veduta dal colle è un quadro dipinto da Ferdinando Buonamici nell’anno 1868 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Oggi è custodito presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.
In Veduta dal colle viene raffigurata una scena paesaggistica che rappresenta sia le architetture del paese sia scene di vita quotidiana durante la sera che sta sopraggiungendo. Quella che viene dipinta è l’evoluzione della periferia di Firenze: in primo piano vengono dipinti i panni bianchi stesi su dei fili, poi dietro invece vengono raffigurate le abitazioni della periferia fiorentina. (alcune abitazioni si scorgono sulla media distanza, altre invece sono addirittura costruite quasi vicino al colle di Fiesole e a Vicigliata e si scorgono in grande lontananza)
In questo suo dipinto è chiara l’influenza che ebbe su di lui lo stile pittorico del suo collega macchiaiolo Silvestro Lega soprattutto per la stesura delle pennellate di colore a mo’ di macchia, per la disposizione del fogliame sulla tela, per l’utilizzo di toni di colore un po’ sommessi e per la resa della luce che è colore azzurrino.
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