Cenni biografici su Silvestro Lega

Silvestro Lega nacque a Modigliana l’8 dicembre 1826. Viene considerato oggi come uno dei principali esponenti del movimento artistico dei macchiaioli insieme a due altri grandi artisti come Telemaco Signorini e Giovanni Fattori. Inizialmente ebbe delle difficoltà nel seguire lo stile di pittura dei suoi maestri, poi in un secondo momento invece – dopo essere entrato a far parte del movimento artistico dei macchiaioli – finalmente riuscì a integrarsi molto bene nel gruppo degli artisti distaccandosi completamente dalla pittura di tipo accademico e dai soggetti pittorici di tipo neoclassico a chiaro tema storico.

Presto lo stesso Lega iniziò a realizzare dei lavori artistici in cui utilizzava soprattutto tecniche pittoriche che lo portavano a realizzare dei disegni chiari e precisi facendo uso anche di linee cromatiche nitide e limpide. Le composizioni che rappresentava erano tra l’altro chiare e ben precise dal punto di vista geometrico. Sul piano artistico però la maturazione del pittore italiano avvenne molto gradualmente: inizialmente egli fece parte della corrente purista, per cui bisognava osservare il vero con un certo senso di realtà cercando di esercitarsi nella realizzazione di opere in cui si doveva utilizzare una tecnica di disegno sicura e in cui si doveva rappresentare un soggetto che assumesse la verità di una narrazione.

Dopo l’esperienza militare, a partire dal 1849 egli iniziò a dipingere soprattutto opere a tematica militare; sarà soltanto a partire dal 1861 che Silvestro Lega entrò a far parte del movimento pittorico dei macchiaioli, che prediligeva soprattutto il ricorso alle macchie di colore e a volumi ben definiti con l’utilizzo di contrasti veri e propri fra luci e ombre. A differenza degli altri macchiaioli, Lega rappresentava nelle sue opere d’arte dei soggetti pittorici tratti da scene di vita quotidiana sereni, come ad esempio scene di vita domestica, donne che suonano uno strumento musicale, ecc…

Alcune opere di Silvestro Lega

Due sono le opere che verranno analizzate di Silvestro Lega:

  1. Il canto di uno stornello.
  2. Il pergolato.

Il canto di uno stornello

Il canto di uno stornello è un quadro realizzato da Silvestro Lega nell’anno 1867, quando già aveva aderito al movimento pittorico dei macchiaioli. Il dipinto è stato realizzato mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela e oggi è custodito presso Palazzo Pitti, a Firenze.

 

Nel dipinto vengono rappresentate tre donne intente nella musica. Una delle tre donne suona il pianoforte, mentre le altre due sono in piedi e vengono colte nell’atto di ascoltare attentamente la loro amica che suona lo strumento. (per altri critici invece, ad un’ulteriore interpretazione, sembra stiano cantando arie di musica lirica)

Dietro di loro si scorge molto bene una finestra che sembra essere aperta sulla campagna. La scena rappresentata dal pittore italiano è semplice, intima e viene tratta dalla vita quotidiana. L’elegante tenda grigia con i fiori blu che si vede dietro le tre donne sembra quasi riprendere le curve delle loro vite. I colori utilizzati prevalentemente nella tela sono dei morbidi marroni e dei colori pastello tenui che rendono l’idea di grande compostezza di tutta la composizione pittorica. In questo dipinto si vedono subito i tratti caratteristici della pittura di Silvestro Lega, noto per le sue rappresentazioni pittoriche composte, intime e mai frivole.

Le tre fanciulle sono vestite con abiti semplici tipici dell’Ottocento: ampie gonne e camicie dai colori monocromatici come l’azzurro e il bianco. Il quadro è uno dei più famosi del pittore italiano.

Il pergolato

Il pergolato, conosciuto anche come Un dopo pranzo, è un noto quadro che Silvestro Lega eseguì con la tecnica pittorica dell’olio su tela nell’anno 1868. Oggi è custodito presso la Pinacoteca di Brera di Milano.

Il pergolato è un dipinto che rappresenta una scena tipicamente quotidiana e molto tranquilla: il momento in cui un gruppo di donne chiacchierano amabilmente e in modo rilassato all’ombra di un pergolato, mentre sono in attesa dell’arrivo della domestica che si scorge sulla destra con in mano un vassoio su cui è posato un bricco contenente del caffè. Dietro la figura della domestica si intravede un muretto su cui sono collocati dei vasi di terracotta che contengono al loro interno dei fiori dai bellissimi colori variopinti.

I vasi dei fiori sono riarsi dal sole circostante che, con i suoi raggi, riesce a proiettare sul pavimento delle ombre molto lunghe sul terreno del viottolo. Sulla pavimentazione si intravedono qua è là anche dei ciuffi d’erba verde. La scena rappresentata sullo sfondo potrebbe spingere l’osservatore del quadro a chiedersi che cosa ci sia aldilà del soggetto pittorico rappresentato. (probabilmente zone di campagna e case coloniche)

I colori utilizzati da Silvestro Lega sono nitidi e molto brillanti riuscendo anche a illuminare la scena raffigurata sulla tela. L’idea che si vuole rendere è quello di un sereno e caldo pomeriggio estivo tratto da una scena di vita quotidiana.