Introduzione
Nel corso della storia i gioielli in sé hanno sempre avuto un ruolo molto importante, soprattutto perché rappresentano la ricchezza e la nobiltà in particolare modo delle grandi famiglie che hanno fatto grande un Paese in ogni epoca storica. Sin dall’antichità i gioielli hanno rappresentato un elemento molto importante per indicare l’appartenenza ad una famiglia importante, ad una famiglia reale e non solo. Ad esempio nella civiltà egizia i faraoni e le loro mogli sono stati tra i primi a indossare preziosi gioielli e anche elementi di ricchezza nelle loro vesti con lo scopo di rappresentare il loro potere, la loro magnificenza e il loro ruolo ai vertici della società egizia dell’epoca. L’elemento che però si vuole descrivere nel presente articolo è senz’altro la perla, spesso vista come simbolo di rarità, di bellezza, di unicità.
La perla nell’arte
La perla nel corso dell’era rinascimentale è diventata uno degli elementi preferiti dai pittori per raffigurare le acconciature delle donne dell’epoca, provenienti soprattutto da ricche famiglie. Spesso e volentieri era diventata una moda decorare i capelli delle donne con le perle: i capelli erano talvolta sciolti, o raccolti in bellissime trecce o code di cavallo all’interno del quale venivano incastonate rare perle che erano il simbolo della bellezza e della preziosità. Spesso le perle erano infilate in reti di fili d’oro che le nobildonne erano solite usare.
In epoca rinascimentale erano tantissimi i pittori europei e italiani che spesso si recavano presso le botteghe degli artigiani gioiellieri con l’intento di analizzare e studiare a fondo i colori e la lucentezza delle pietre preziose essendo molto spesso interessati all’iridescenza delle perle. Tra i pittori italiani che si recavano spesso nelle botteghe degli artigiani gioiellieri si ricordano ad esempio il Verrocchio, il Botticelli, il Ghirlandaio e Ghiberti.
Ad esempio grande fu la cura che il Botticelli riservò nella realizzazione del pendente in una delle Grazie che rappresentò nella sua nota opera artistica della Primavera. Sempre nella stessa opera anche le acconciature delle protagoniste raffigurate sono realizzate con degli intrecci bellissimi di perle. In particolare modo le perle impreziosiscono le acconciature delle tre Grazie del Botticelli che fanno parte della scena compositiva della celebre Primavera.
I pittori italiani dell’epoca rinascimentale inoltre traevano ispirazione nella realizzazione dei gioielli dei loro dipinti dai pittori fiamminghi che erano stati degli abili maestri nella realizzazione di bellissime tele dove raffiguravano spesso delle bellissime fanciulle con indosso abiti molto eleganti e impreziositi di rari e stupendi gioielli, di cui la perla era una delle pietre preziose preferite, come ricorda per esempio la celebre tela conosciuta in tutto il mondo con il nome de La ragazza con il turbante del pittore fiammingo Jan Vermeer dove un semplice elemento come la perla bianca impreziosisce sia il volto della fanciulla raffigurata sia l’intera rappresentazione generale del quadro.
Firenze fu una delle città di epoca rinascimentale che trasse maggiore ispirazione dai maestri d’arte fiamminga, considerando che era una delle città che aveva maggiori relazioni commerciali con le Fiandre in quel periodo. Inoltre uno dei gioielli più amati nella città toscana in epoca rinascimentale fu proprio la collana realizzata in perle che iniziò ad essere indossata dalle grandi nobildonne dell’epoca. Non solo le nobildonne indossavano bellissime collane di perle, ma anche le bambine venivano spesso rappresentate con indosso preziose collane di perle bianche, come per esempio nel caso di Bia de’ Medici, figlia di Cosimo I de’ Medici che il celebre pittore Agnolo Bronzino raffigura in un ritratto con indosso un bellissimo abito celeste con maniche a sbuffo e due collane: una d’oro e una di perle bianche.
Se a Firenze si diffuse su larga scala la commercializzazione di perle, senz’altro la città italiana che deteneva il primato in questo settore era la bellissima città di Venezia, dove le mode dell’epoca avevano fatto sì che la Serenissima avesse il primato nell’acquisizione non solo di perle ma anche delle pietre preziose in generale. Le nobildonne venete facevano sfoggio di perle e pietre preziose anche in un’epoca storica come quella della Controriforma che invitava maggiormente alla serietà. Seppur l’epoca della Controriforma invitasse a un maggiore rigore, le donne veneziane utilizzavano lunghi fili di perle per abbellire i colletti alti e stretti dei loro ricchi abiti.
Spesso e volentieri erano presenti nel mercato delle perle anche quelle che erano conosciute come perle imperfette che precedentemente furono scartate per la loro forma particolare. Presto queste ultime venivano utilizzate per la realizzazione di oggetti particolari che iniziarono a rispecchiare i gusti dell’epoca. Con le cosiddette perle imperfetti iniziarono ad essere rappresentati gioielli particolari, figure umane o anche animali, personaggi del mito o reali, soprammobili, oggetti che dovevano ad esempio impreziosire i tavoli, ecc…
La perla continuò anche nel corso dei secoli successivi ad essere un elemento che fece sempre e comunque parte di abiti, acconciature preziose e bellissime. Un esempio molto importante sono le bellissime collane di perle che indossavano le nobildonne della Belle Époque. La perla quindi è sempre stato un elemento amatissimo in ogni epoca storica e che i pittori amavano rappresentare dopo avere effettuato uno studio molto accurato.
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