Hedy Lamarr

Hedy Lamarr è attualmente nota al grande pubblico per essere stata una folgorante attrice nel periodo fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, ma la sua storia inizia diversamente: ci troviamo infatti a Vienna e siamo nel 1914. Qui nasce la bambina che sarebbe poi diventata Hedy Lamarr, il cui vero nome è Hedwig Eva Maria Kiesler.

La Kiesler si distingue subito, fin dall’infanzia, per il suo ingegno fuori dal comune: la bambina è infatti particolarmente dotata e si distingue per il suo talento nelle lingue, nel disegno e anche nelle materie scientifiche; tuttavia, la passione che più le arde dentro è quella per il teatro. Infatti la giovane Kiesler comincia a frequentare corsi di recitazione e il suo esordio non si fa attendere: le prime apparizioni la vedono lavorare in produzioni cecoslovacche e tedesche ma il titolo che la porta sulle luci della ribalta (nel bene e nel male) è Estasi.

Estasi: ombre e luci della ribalta

La pellicola Estasi del 1933 di cui la Kiesler è protagonista fa un grande scalpore, soprattutto perché contiene la prima scena di nudo integrale della storia, motivo per cui viene reputata particolarmente scandalosa; il film racconta della vita sessuale di una donna che abbandona il marito ed è considerato uno dei primi film erotici della storia del cinema.


La pellicola viene accolta con scandalo e disappunto e, successivamente, addirittura proibita nella Germania di Hitler. Anche per la famiglia dell’attrice il film è un’indecenza, tanto che quando il mercante d’armi Fritz Mandl chiede al padre la mano della figlia, i genitori acconsentono sperando che il matrimonio possa essere una possibilità per zittire le malelingue.

Il matrimonio infelice e la fuga verso Hollywood

Mandl si rivela presto un marito ossessivamente geloso (tanto da arrivare a tentare di acquistare tutte le copie esistenti di Estasi per togliere la pellicola dalla circolazione).
Non solo: il soffocante mercante pretende di non perdere mai di vista la moglie, al punto tale che la donna è costretta ad accompagnarlo perfino alle serate mondane che intrattiene anche con i personaggi politici dell’epoca. La stessa Hedwig dichiarerà che sia Mussolini che Hitler frequentarono la loro casa ed è stato proprio in queste occasioni che la donna riesce a raccogliere importanti informazioni in merito alle tecnologie degli armamenti di guerra.

In ogni caso, il rapporto morboso e asfissiante causa grande infelicità nella donna che comincia a meditare la fuga: prima raggiunge Parigi, poi, nonostante le guardie del corpo del marito alle calcagne, riesce a raggiungere Londra, dove si imbarcherà su un traghetto diretto negli Stati Uniti.
Durante il viaggio verso l’America, la donna fa un incontro fortunato, destinato a cambiarle la vita e il nome: il produttore cinematografico Louis B. Mayer. L’uomo, riconoscendo l’attrice e credendo nelle sue possibilità, le offre subito un lavoro, a condizione che rinunciasse al suo vero nome.
Il collegamento con lo scandaloso Estasi va infatti evitato ad ogni costo; ed ecco che Hedwig Kiesler diventa Hedy Lamarr.

L’ingegno scientifico di Hedy Lamarr

Ad Hollywood, Hedy Lamarr comincia ad ottenere il riconoscimento che tanto sogna ma la carriera cinematografica si affianca ad un altro importante ruolo: dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la donna è in grado di rivelare all’esercito americano tutte le importanti informazioni che ha avuto modo di conoscere durante il matrimonio con Mandl.


Non solo: Hedy Lamarr, che prima di diventare attrice si era iscritta alla facoltà di Ingegneria, riesce ad inventare un sistema di rilevamento di siluri radiocomandati, invenzione che torna decisamente utile anche nel corso della crisi dei missili cubani del ‘62. E’ interessante notare come questa invenzione possa essere considerata un’antenata della tecnologia utilizzata per il funzionamento del Wifi. Dunque a Hedy Lamarr va riconosciuto non solo l’estremo carisma che ha contraddistinto la sua carriera cinematografica, bensì anche l’ingegno creativo grazie al quale possiamo considerarla “madre del moderno wifi”.