Rosalind Franklin

Rosalind Elsie Franklin è stata una chimica e cristallografa britannica, pioniera nella scoperta delle strutture molecolari del DNA e dell’RNA.

La famiglia Franklin

Rosalind nacque il 25 luglio 1920 nel quartiere londinese di Notting Hill. La sua era una famiglia ebrea, appartenente alla classe della ricca borghesia: suo padre, Ellis Arthur Franklin, era un promotore finanziario londinese. Seconda di cinque figli, a Rosalind non mancavano stimoli nella sua famiglia ampia e progressista. Il suo prozio, Herbert Samuel, era stato Ministro degli interni nel 1916, il primo ebreo a servire nel Gabinetto britannico; sua zia, Helen Caroline Franklin, era la moglie del procuratore generale del Mandato britannico in Palestina, ed era un molto attiva nel movimento delle suffragette e dei sindacati.

Anche lo zio Hugh Franklin era un sostenitore dei diritti delle donne; il secondo nome “Elsie” fu dato a Rosalind proprio in onore della prima moglie di Hugh, morta prematuramente di influenza. Il padre di Rosalind era inoltre un docente (e in seguito vicepreside) presso il Working Men’s College, dove insegnava materie scientifiche (come il magnetismo) e storia. Durante la Seconda guerra mondiale, la famiglia Franklin fece inoltre parte del Kindertransport, un’organizzazione per far fuggire i bambini ebrei dai territori occupati dai nazisti.

La piccola Rosalind mostrò un talento scolastico eccezionale sin da bambina; svolgeva per svago esercizi di aritmetica, e i genitori non le risparmiarono le migliori scuole private; a 11 anni, fu iscritta alla St. Paul’s Girls School, una delle poche scuole femminili dove insegnavano anche materie scientifiche. Rosalind era bravissima in scienze, latino, ma anche in tedesco e francese; la migliore della classe ogni anno, si aggiudicò una borsa di studio per l’università.

La carriera a Cambridge

Rosalind si iscrisse al Newnham College di Cambridge nel 1938: lì studiò chimica e conobbe il fisico Bill Price, con cui collaborò in laboratorio. Rosalind si laureò nel 1941, ma solo nel 1947, quando l’università di Cambridge iniziò a riconoscere le lauree a pieno titolo alle donne, la sua laurea venne considerata una vera e propria laurea di primo livello a fini lavorativi. 

Dopo la laurea, Rosalind poté proseguire con un dottorato ed entrò nel laboratorio di chimica e fisica di Ronald George Wreyford Norrish, futuro Nobel per la chimica. Non si trattò però di un’esperienza positiva: forse per il suo essere donna, Norrish non si decise mai in merito alle ricerche da affidarle. Rosalind allora, dopo un anno presso il laboratorio di Norrish, diede le dimissioni ed entrò nel British Coal Utilisation Research Association (BCURA) come assistente di ricerca.

Nel frattempo, si sistemò insieme alla cugina Irene in una casa di Putney, e le due cugine si offrirono volontarie per il servizio di Air Raid Warden, per assistere le persone durante i bombardamenti. Grazie al suo lavoro presso il BCURA, Rosalind ebbe l’opportunità di studiare la porosità del carbone, contribuendo in questo modo alle ricerche sul carbone e il carburante per lo sforzo bellico; le sue conoscenze poi confluirono nella sua tesi che le guadagnò un dottorato a Cambridge nel 1945.

La carriera come cristallografa

Terminata la guerra, Rosalind entrò a far parte di un gruppo di quindici ricercatori presso il Laboratoire Central des Services Chimiques de l’État a Parigi; lavoro in cui il francese da lei studiato le tornò sicuramente utile. Il capo del laboratorio, Jacques Mering, era un cristallografo esperto di raggi X, che insegnò a Rosalind tutti gli aspetti pratici dell’applicazione dei raggi X alle diverse sostanze. Il lavoro di Rosalind in quel periodo divenne una colonna portante degli studi di chimica e fisica sul carbone. 

DNA

Tornata a Londra nel 1950, Rosalind iniziò a lavorare come ricercatrice presso il King’s College, per poi unirsi come ricercatrice aggiunta alla squadra di biofisica del Medical Research Council, il cui direttore, John Randall, le affidò ricerche sulla struttura del DNA, assegnandole come assistente il dottorando Raymond Gosling. Rosalind era una donna diretta e concreta, consapevole delle proprie capacità sul lavoro, cosa che spesso innervosiva i suoi colleghi, prevalentemente uomini.

 

Ciononostante, Rosalind si buttò anima e corpo nelle proprie ricerche sul DNA, arrivando, nel 1953, a concludere che la forma del DNA era a doppia elica. Ma all’epoca parte del suo lavoro non venne riconosciuto: James Watson e Francis Crick costruirono un modello molecolare del DNA attingendo per lo più alle sue ricerche, senza riconoscerne il vero merito; le ricerche già pubblicate da Rosalind e Gosling finirono in secondo piano, quasi come se fossero state scritte in seguito, a sostengo di Watson e Crick. 

RNA

Rosalind lasciò il King’s College nel 1953 e si unì al Birkbeck College, dove venne reclutata da John Desmond Bernal, capo del dipartimento di fisica. Bernal si assicurò dei finanziamenti che permisero a Rosalind di gestire un proprio team di ricerca, che si concentrò sullo studio dell’RNA. Ma a partire dal 1956 la salute di Rosalind iniziò a deteriorarsi: la donna si recò in ospedale per dei controlli e scoprì di avere un cancro alle ovaie. Non smise però di lavorare, pubblicando tredici ricerche tra il 1956 e il 1957. Nel 1958, il 25 febbraio, Rosalind venne promossa a ricercatrice aggiunta, ma il 16 aprile, dopo un’altra ricaduta, morì a Chelsea, Londra. 

Crick, Watson e anche Maurice Wilkins ricevettero un Nobel nel 1962, riconoscimento mai concesso a Rosalind, nonostante le sue ricerche siano state essenziali. Anche Aaron Klug, collega di Rosalind, ricevette un Nobel nel 1982 per le sue ricerche nell’ambito della cristallografia, basate principalmente su ciò che Rosalind aveva iniziato: un Nobel che forse sarebbe stato condiviso, se Rosalind fosse stata ancora viva.

A cura di Chiara.