Helen Frankenthaler

La pittrice statunitense Helen Frankenthaler, è spesso considerata come una delle più importanti esponenti dell’espressionismo astratto. Iniziatrice del movimento “Color Field”, ha dedicato gran parte della sua carriera all’analisi del colore, un’arma molto più potente del previsto.
Le sue tele hanno ispirato diversi artisti, portando ad un’evoluzione inaspettata dell’astrattismo e una nuova tendenza ad abbracciare le forme semplici e lineari.

L’artista è nata a New York City nel 1928, figlia di un giudice della Corte Suprema. Negli anni della formazione, ha studiato alla Dalton School e al Bennington College, perfezionando il proprio talento artistico. Insegnanti e pittori del tempo le hanno permesso di concentrarsi sulla rappresentazione astratta della realtà, dedicando più attenzione al colore che alla forma.

Importante in questi anni è l’amicizia con Robert Motherwell, esponente dell’espressionismo astratto. La passione comune verso l’astrattismo li porta ad avvicinarsi l’uno all’altro, fino al matrimonio del 1958. Helen Frankenthaler ha iniziato ad esporre i propri quadri intorno ai primi anni cinquanta. Inizialmente le sue tele vennero associate all’espressionismo astratto, attirando l’attenzione di una parte consistente del pubblico newyorkese. Nel 1964 l’artista venne inserita all’interno di una mostra collettiva sull’astrazione post-pittorica, portando la critica a rivolgersi a lei con il come di Color Field Painter (Pittore di campi di colore).

La mostra, curata da Clement Greenberg (critico letterario e artistico del tempo), incontrò il favore degli appassionati. La Frankenthaler divenne una delle più grandi sostenitrici – oltre che esponenti – del Color Field Painting, fondando le basi del movimento.

Il suo ruolo guida nel Color Field Painting

Ispirata dai quadri dei grandi artisti come Hans Hofmann e Jackson Pollock, l’artista si spinge al limite della semplificazione. Il Color Field è un movimento molto interessante, caratterizzato dalla presenza di ampie aree di un unico colore. All’apparenza “piatto”, lo stile è invece potente ed evocativo.
Le emozioni vengono rappresentate attraverso l’uso del colore, che si espande sulla tela come un manto di protezione invisibile.

Senza l’intervento di un’artista come Helen Frankenthaler, arrivare all’astrattismo complesso degli autori contemporanei non sarebbe stato possibile. Lei è stata in grado di ispirare e comprendere, innalzando l’astrattismo lì dove non erano riusciti i suoi predecessori. Tra gli anni ’60 e la metà degli anni ’70, l’artista ha dedicato parte della propria attenzione al mondo della litografia e della xilografia.
Particolarmente affascinata dalle xilografie giapponesi dell’artista Utagawa Hiroshige, ha provato a riprodurre le stesse tecniche di stampa.

Il suo obiettivo era quello di riprodurre le venature del legno, utilizzando colori stratificati sapientemente, pressati l’uno sull’altro. Gli esperimenti di questo periodo ci portano opere di grande bellezza, come la serie Tales of Genji e Madame Butterfly, entrambe ispirate dal mondo giapponese. Le opere dell’artista sono state raccolte in occasione di diverse retrospettive, tra cui si ricorda la più famosa al MOMA ospitata nel 1989. Nel 2001, invece, Helen ha ricevuto la National Medal of Arts, in onore della sua carriera e delle sue abilità artistiche.

La tecnica del Soak Stain e “Mountains and Sea”

La carriera di Helen Frankenthaler è iniziata ufficialmente nel 1952, dopo la realizzazione del quadro “Mountains and Sea”. La critica rimase affascinata dall’aspetto del quadro, che sembra dipinto con acquarello nonostante sia stato realizzato ad olio.

Questo specifico effetto, è stato ottenuto dall’artista sfruttando una tecnica nota come “Soak Stain” (precedentemente utilizzata da Pollok). La traduzione italiana legata a questo nome è “imbibizione a macchia”, un tipo di pittura molto particolare ottenuta mescolando olio e trementina. L’unione di questi elementi rende la vernice traslucida, abbastanza simile agli acquarelli.

La tecnica di Helen Frankenthaler e la sua pittura astratta sono i punti dispositivi del suo quadro più famoso, appunto “Mountains and Sea”. Ad anni di distanza dalla sua realizzazione, il quadro viene ancora oggi considerato come uno dei dipinti simbolo della storia dell’arte contemporanea. Dimostra la tendenza dell’artista verso l’astrattismo e il successo futuro del Color Field, la corrente che le ha permesso di distinguersi dalla massa.