Rula Jebreal

Rula Jebreal è una giornalista e scrittrice di origine palestinese con doppia cittadinanza israeliana e italiana, nota per i suoi reportage di guerra relativi al conflitto palestinese. 

Origini

Rula Jebreal nasce il 24 aprile 1973 ad Haifa, in Israele. Il padre Othman Jebreal, di origine nigeriana, è imam e custode della moschea di Al-Aqsa, oltre che commerciante; la madre, Zakia, forse a causa degli abusi subiti da bambina, commette suicidio quando la figlia Rula ha solo cinque anni. Rula e sua sorella Rania vengono allora mandate dal padre nell’orfanotrofio di Dar El-Tifel, dove le due bambine rimangono fino al 1991. Come raccontato dalla stessa Rula, è di fatto la fondatrice dell’orfanotrofio, Hind Husseini, a crescerla e farle da madre.

Vita in Italia

Nel 1993, a Rula viene offerta una borsa di studio per frequentare l’Università Alma Mater di Bologna, dove si laurea in fisioterapia. In seguito, mentre lavora come fisioterapista, Rula si iscrive di nuovo all’Università di Bologna, questa volta laureandosi in giornalismo e scienze politiche. La frequentazione di un’università italiana fa sì che Rula arrivi a parlare quattro lingue: ebraico, arabo, inglese e italiano.

Nel 2002 comincia la sua carriera come giornalista televisiva, iniziando a collaborare con la trasmissione di LA7 Diario di guerra; nel frattempo, stringe una relazione con Davide Rivalta, da cui ha la figlia Miral. 

Nel 2003 pubblica il suo primo libro, Miral, che viene tradotto in ben 15 lingue e vende milioni di copie. Nel 2005 le viene affidata la conduzione della rubrica Pianeta 7¸diventando così la prima conduttrice donna straniera di un programma televisivo italiano; il suo impegno e il suo lavoro nell’ambito della guerra in Iraq le fanno vincere, all’età di 33 anni, il premio Ischia internazionale di giornalismo come miglior giornalista dell’anno. Lavora anche come moderatrice del programma televisivo Omnibus fino ad arrivare, nel 2006, a condurre Annozero insieme a Michele Santoro. 

Impegno giornalistico e politico

Nel corso della propria carriera giornalistica, Rula si costruisce la reputazione di giornalista “dura”, capace di moderare e intervistare personaggi di grande calibro, come Massimo D’Alema, Bill Gates, Mahmoud Abbas. Nel 2007, viene pubblicato il suo secondo libro, La sposa di Assuan, che le guadagna l’International Fince Europa Award. Poco dopo esce anche il suo terzo libro, Divieto di soggiorno. L’Italia vista con gli occhi dei suoi immigrati, che offre uno studio della storia dell’immigrazione in Europa e in Italia. Nel 2008, gira il documentario Permesso di soggiorno sulla pena di morte in Cina, Stati Uniti e Iran. 

Nel 2008, Rula dà inizio a un proprio programma televisivo sul principale canale televisivo egiziano, Al-Qahira Wal-Nas, mandando in onda circa 30 puntate riguardanti la politica, l’economia e la società egiziana durante il regime di Hosni Mubarak. 

Nel 2010, il suo libro Miral viene trasformato in un film e Rula intreccia una relazione con il regista Julian Schnabel, con cui convive per un certo periodo a New York. Il film viene osteggiato da alcune organizzazioni israeliane per quello che viene definito un approccio troppo filo-palestinese: ciononostante, il film viene presentato al Festival di Venezia il 2 settembre 2010, vincendo il Protection of Children Award conferito dall’Unicef. Inoltre, per la prima volta nella storia il film viene presentato anche presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel marzo dell’anno successivo. 

Nel 2013, Rula si sposa con il banchiere americano Arthur Altschul Jr.; l’anno successivo, lancia una denuncia contro i media americani, accusandoli di essere troppo filo-israeliani e di trasmettere un’immagine distorta del conflitto palestinese; a seguito di questa accusa, l’emittente televisiva statunitense MSNBC cancella le apparizioni già programmate di Rula sulla loro rete. Nel 2016, a seguito della propria relazione con Roger Waters, Rula divorzia dal marito. 

Nel 2020, viene ospitata al Festival di Sanremo e nel 2021 esce il suo quarto libro, Il cambiamento che meritiamo. 

A cura di Chiara.