Giovinezza di Joséphine Baker
Freda Josephine McDonald nacque a Saint-Louis, presso lo Stato americano del Missouri, il 3 giugno 1906 con grande probabilità dalla relazione tra il musicista di strada Eddie Carson e Carrie McDonald. Il padre abbandonò la famiglia nel 1907 e successivamente Carrie si risposò avendo tre figli dal suo secondo marito. All’età di 13 anni l’adolescente Josephine decise di abbandonare gli studi e di sposare Willie Wells; il matrimonio però fu di breve durata e dopo pochi mesi i due coniugi posero fine alla loro relazione.
La svolta e la grande carriera di di artista
Nel 1920 la donna decise di abbandonare la famiglia e grazie ai suo risparmi era riuscita a comprare i biglietti per assistere al Boxer Washington Theatre, che era riservato ai neri. Iniziò dunque a capire che il suo lavoro sarebbe potuto essere legato al ballo e al canto, dunque cercò di convincere il direttore del teatro a farle fare un provino. Dopo questo provino iniziò finalmente ad esibirsi presso i piccoli teatri di Saint-Louis. All’età di sedici anni già fece il suo debutto ufficiale a Broadway e nell’anno 1925 ebbe successo anche in Francia presso il Théâtre des Champs-Élysées ne La Revue nègre. Grazie a questa sua interpretazione divenne ben presto la prima ballerina del teatro parigino.
A Parigi divenne celebre sia per la sua bellezza sia per la sua bravura come artista. I suoi spettacoli erano così seguiti al punto che ogni volta il teatro parigino registrava il tutto esaurito. In alcuni spettacoli cantava e danzava esibendosi nuda e tra i suoi più grandi successi si ricordano Yes, we have no Bananas e La canne à sucre. La particolarità delle sue esibizioni consisteva nel sapere abbinare molto bene il genere del varietà francese al folklore della musica africana. Molto celebri furono le sue interpretazioni con un gonnellino di sedici banane, dove l’artista americana si esibiva in un charleston scatenato, un ballo che ancora non era molto conosciuto in Europa. La Baker divenne una delle più grandi ballerine degli anni Venti e uno dei volti più famosi dell’epoca.
Aveva tantissimi ammiratori e soprattutto a Parigi era amatissima dal suo pubblico soprattutto per aver fatto conoscere la musica jazz in Europa. Circa 1500 uomini le chiesero la mano e fu anche l’amante dello scrittore belga Georges Simenon. Fece una tournée in Europa e successivamente nell’anno 1927 rappresentò la revue de les Folies Bergère dove era accompagnata da un ghepardo, che incusse timore al pubblico e all’orchestra. In quegli anni Giuseppe Abattino divenne sia suo impresario sia suo amante e dunque la Baker decise di dedicarsi alla carriera da cantante, interpretando la canzone J’ai deux amours. Dopo aver interpretato anche dei ruoli in alcuni film che non ebbero successo, Josèphine Baker decise di cimentarsi nel genere del music-hall. La tournée che fece in America non ebbe successo, dunque al suo rientro in Europa decise di sposare il cittadino francese Jean Lion, acquistando di conseguenza la cittadinanza francese nell’anno 1937.
Un altro suo grande successo di quegli anni fu la celebre canzone dal titolo La conga Blicoti, che è entrata a far parte nell’anno 2011 anche delle colonne sonore del celebre film di Woody Allen, Midnight in Paris.
Il suo ruolo come agente del controspionaggio
Quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale la Baker diventò un agente del controspionaggio. Fu questo il periodo in cui frequentava persone provenienti dall’alta società parigina e in cui sostenne la causa della Croce Rossa. In seguito alla campagna di Francia del 1940, la donna decise di arruolarsi nei servizi segreti dell’organizzazione Francia Libera. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu protagonista di missioni molto importanti e per far circolare i propri messaggi utilizzava i suoi spartiti musicali. Dopo essere entrata a far parte dell’Armée de l’air, sbarcò nella città di Marsiglia nell’anno 1944. Durante la liberazione continuava a dare il suo appoggio incondizionato alla Croce Rossa e a cantare per i soldati che combattevano al fronte con i suoi musicisti.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Josèphine Baker era stata decorata con la Legion d’onore dal celebre generale francese Charles de Gaulle.
Il suo operato dopo la guerra
Nell’anno 1947 sposò Jo Bouillon. I due comprarono il castello di Milandes e adottarono 12 bambini. Dopo la loro separazione l’artista decise di gestire lei il castello. Si fece portavoce in Europa dell’indignazione per il rilascio degli assassini dell’afro-americano Emmett Till e il 6 marzo 1960 entrò a far parte della loggia massonica La nouvelle Jérusalem per poi aderire in seguito all’ordine massonico noto come Le Droit Humain. Sposando la causa dei diritti civili di Martin Luther King, nel 1963 partecipò alla marcia organizzata da questi a Washington.
Grazie all’aiuto della sua amica e principessa Grace di Monaco, che le permise di esibirsi nel Principato di Monaco per conto della Croce Rossa e che le prestò del denaro, Josèphine fu in grado di trascorrere il resto della sua vita in modo sereno, vivendo in un appartamento in Costa Azzurra. Nel corso degli anni ’70 continuò ad avere un grande successo grazie alle sue esibizioni. Dopo una delle sue revue avvenuta l’11 aprile 1975 fu trovata priva di sensi e morì alcune ore dopo il 12 aprile. Ai suoi funerali, celebrati nel Principato di Monaco, accorse una grande folla a testimonianza di quanto l’artista fosse amata dalla gente e dal suo pubblico.
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