Breve significato dell’ukiyo-e

L’ukiyo-e, anche noto come Ukiyo, significa in italiano “mondo fluttuante” e fa riferimento al contesto culturale, economico e sociale che si affermò nella città di Edo (l’attuale capitale Tokyo) a partire dal XVII secolo; questo contesto socioeconomico e culturale che si era affermato a Tokyo era in continuo mutamento, vitale e dinamico rispetto al resto della società giapponese che era in realtà tradizionalista e tipicamente feudale. In un contesto sociale cittadino in continuo mutamento si distinse in particolare modo una classe sociale che veniva chiamata chōnin, la quale era composta soprattutto da mercanti e da artigiani e che assomigliava ad un’altra classe sociale importante europea: la borghesia.

L’affermazione dell’ukiyo-e nell’arte

L’ukiyo-e era una tecnica artistica molto importante e popolare nella città di Edo ed ebbe modo di affermarsi nel corso del XVII secolo. Uno degli artisti più conosciuti della scuola ukiyo-e era senz’altro il celebre pittore e incisore giapponese Hishikawa Moronobu, il quale si cimentò nella realizzazione di lavori artistici monocromatici. Inizialmente si utilizzava soprattutto l’inchiostro nero per la realizzazione di questi lavori, successivamente invece iniziarono ad essere anche utilizzati dei pennelli per la stesura del colore. Fu poi l’artista Suzuki Harunobu a fare uso principalmente della stampa policromatica con cui realizzava i nishiki-e.

Gli ukiyo-e erano stampe presenti soprattutto nelle case degli abitanti di città, i quali non erano in grado di possedere veri e propri dipinti, i quali erano molto costosi. Le scene che questi rappresentavano erano tipiche scene classiche del contesto socioeconomico della città di Edo: gli attori famosi, le belle cortigiane giapponesi, i grandi lottatori di sumo nell’atto di svolgere la loro professione. In un secondo momento acquisirono una grande importanza anche le scene paesaggistiche che divennero uno dei soggetti preferiti degli artisti che realizzavano queste stampe. Vi erano anche delle stampe che riproducevano scene a carattere sessuale.

Breve storia dell’ukiyo-e

L’ukiyo-e si affermò in due periodi storici:

  1. il periodo Edo che si riferiva agli ukiyo-e che furono realizzati dalle origini fino all’anno 1867;
  2. l’era Meiji, che durò dal 1867 fino all’anno 1912.

La prima era fu caratterizzata da una grande serenità, nel corso dei quali questa tecnica artistica iniziò a svilupparsi, la seconda epoca storica invece fu caratterizzata da continui sperimentalismi correlati all’avvicinamento del Giappone all’Occidente e alla sua cultura. All’inizio queste stampe comparivano soprattutto nei libri avendo come funzione quella di essere delle illustrazioni, successivamente però iniziarono ad essere stampati su dei fogli singoli quasi come se fossero delle cartoline, poster e kakemono (dipinti su carta, seta, cotone). Queste stampe servivano per raccontare spesso la vita della città.

Fu a partire dal XVIII secolo che si affermò l’utilizzo di stampe colorate che presero il nome di nishiki-e. Tra gli artisti più significativi della scuola ukiyo-e si ricordano per esempio il pittore e incisore Hokusai noto per avere realizzato opere ritraenti paesaggi e i vari elementi della natura. Altri due artisti molto importanti che si affermarono furono Ando HiroshigeUtagawa Kunisada, i quali rappresentavano tantissimo la natura nei loro lavori. Con le riforme Tenpo a partire dal 1842 iniziarono ad essere vietate le riproduzioni di stampe che rappresentavano geishe, attori e cortigiane. Fu nell’era Meiji che iniziarono a svilupparsi buoni rapporti e scambi tra il Giappone e l’Occidente. Proprio durante quest’epoca storica iniziarono ad essere apprezzate anche in Giappone tecniche come la fotografia e le tecniche di stampa.

Mentre in passato i colori che venivano utilizzati per realizzare gli ukiyo-e erano vegetali, in seguito al contatto con l’Occidente iniziarono ad essere usate delle tinture chimiche realizzate con l’anilina. Gli ukiyo-e iniziarono ad essere presi come punto di riferimento da artisti importanti come Vincent Van Gogh, Gustav Klimt, Edgar Degas, gli impressionisti francesi, gli esponenti dell’Art Nouveau. Per un po’ di tempo questa stampa giapponese rimase nell’ombra, per poi essere rivalutata nel corso del XX secolo, quando tornò di moda. Fu proprio nel XX secolo che si affermarono due nuove scuole artistiche che si basavano sull’ukiyo:

  1. lo Shin-hanga;
  2. il Sōsaku-hanga.

Uno degli esponenti più importanti del XX secolo in Giappone fu Shōzaburō Watanabe, che viene considerato come il fondatore del movimento artistico dello Shin-hanga. Altri artisti importanti di questo periodo furono anche Kawase Hasui e Shinsui Ito. L’altro movimento artistico, ovvero quello dello  Sōsaku-hanga, è invece conosciuto di meno e si fondava sul concetto di arte risultante dall’estro creativo dell’artista. Oggi gli ukiyo-e vengono ancora realizzati essendo oggi grande fonte di ispirazione per il mondo dei manga e degli anime.