Isabella Bird
Isabella Bird è stata un’esploratrice, scrittrice e fotografa britannica del diciannovesimo secolo; è stata la prima donna ad essere ammessa come membro della Royal Geographical Society.
Famiglia e origini
Isabella Lucy Bird nacque il 15 ottobre 1831 nello Yorkshire, a Boroughbridge Hall, la parrocchia dove lavorava suo padre, il reverendo Edward Bird. Proprio come risultato del lavoro del padre, che veniva spesso assegnato ad altre parrocchie, Isabella si trasferì e visse in molti luoghi diversi nel corso della sua infanzia. Nel 1834, a causa della salute del reverendo, la famiglia si stabilì nello Cheshire, dove nacque la sorella di Isabella, Henrietta.
Sin da bambina Isabella mostrò un carattere forte, curioso e ribelle. Aveva però problemi di salute, motivo per cui il medico le consigliò di rafforzare il proprio fisico il più possibile con attività all’aria aperta. Fu così che Isabella imparò a cavalcare e remare e a trascorrere molto tempo in mezzo alla natura; suo padre, che era un appassionato di botanica, le trasmise le sue conoscenze e il suo amore per la flora. Anche la madre, Dora Lawson, incoraggiò le bambine ad apprendere quante più conoscenze possibili e le spinse verso la lettura.
Già a sedici anni Isabella pubblicò il suo primo pamphlet, Libero commercio VS protezionismo, e iniziò a scrivere per diversi periodici. I problemi di salute, però, continuavano ad assillarla; dopo aver provato soggiorni in diverse parti del Regno Unito, il medico le raccomandò di provare un viaggio in mare. Fu così che ebbe inizio la vita di Isabella come viaggiatrice: cogliendo l’occasione di accompagnare un suo cugino oltremare, Isabella salpò per gli Stati Uniti nel 1854.
Viaggiando per il mondo
Le lettere e i resoconti di Isabella sul suo viaggio in America formarono la base del suo primo libro, An Englishwoman in America (1856), pubblicato da John Murrey, che divenne in quel momento il suo editore e anche intimo amico. Nel 1872 Isabella viaggiò in Australia, paese che non le piacque, per poi raggiungere le Hawaii, di cui invece si innamorò e a cui venne dedicato il suo secondo libro, Six Months in the Sandwich Islands, among the Palm Groves, Coral Reefs and Volcanoes. Si dedicò a scalare il Mauna Kea e il Mauna Loa e, quando in seguito raggiunse il Colorado, cavalcando come un uomo percorse tutte le Montagne Rocciose (1873): esperienza che Isabella riportò nel suo libro A Lady’s Life in the Rocky Mountains. Sempre in Colorado Isabella fece la conoscenza del famoso bandito Jim Nugent; forse vi fu una storia d’amore tra i due, o almeno un’attrazione reciproca; in ogni caso, Isabella lasciò l’America e Jim morì per un colpo d’arma da fuoco un anno dopo. Tornata in Inghilterra, il dott. John Bishop di Edimburgo iniziò a corteggiarla, ma Isabella lo ignorò.
Nei suoi viaggi successivi, Isabella esplorò l’Asia: Giappone, Cina, Corea, Vietman, Singapore; mentre si trovava in quei Paesi, sua sorella Henrietta morì di febbre tifoidea nel 1880. Tornata precipitosamente in patria, Isabella decise di accettare la proposta di matrimonio di John Bishop e la coppia si sposò poco dopo, nel febbraio 1881; Isabella ricevette l’anno successivo l’onorificenza Royal Order of Kapiolani da parte del re delle Hawaii.
Vedovanza: una nuova era di viaggi
John Bishop morì di febbre nel 1886 e Isabella si ritrovò improvvisamente vedova, ma con una discreta quantità di denaro di cui disporre. Questo la spinse a provare qualcosa di nuovo: decise di iscriversi a medicina e di continuare i suoi viaggi in qualità di missionaria. All’età di quasi sessant’anni si mise in viaggio per l’India nel 1889.
Dopo aver viaggiato per altri Paesi asiatici, il Maharajah del Kashmir le donò un terreno dove costruire un ospedale: fu lì, quindi, che Isabella, insieme alla missionaria inglese Fanny Jane Butler, fondò il John Bishop Memorial Hospital, dotato di sessanta letti e di un dispensario per le donne. In seguito, Isabella seguì alcuni soldati britannici a Baghdad e Teheran, dove si spostò armata di un revolver e della sua borsa da medico; esplorò la Persia e l’Armenia, visitò l’impero turco. Ormai il suo nome era diventato famoso in patria: nel 1890 divenne la prima donna a ricevere la nomina di socio onorario della Royal Scottish Geographical Society, così come fu la prima a divenire membro della Royal Geographical Society e della Royal Photographic Society.
Il suo ultimo viaggio ebbe luogo nel 1897: dapprima Isabella risalì il fiume Yangtze in Cina e lo Han in Corea, poi si recò in Marocco, dove trascorse del tempo con le popolazioni Berbere. Al ritorno dal Marocco, Isabella si ammalò e morì nella propria casa di Edimburgo il 7 ottobre 1904; venne sepolta nella tomba della propria famiglia nel cimitero Dean, nella Edimburgo occidentale. Pochi anni dopo, nel 1907, Anna N. Stoddart scrisse la prima biografia sulla vita e sui viaggi di Isabella Bird.
A cura di Chiara.
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