Infanzia e giovinezza di Sonita Alizadeh
Sonita Alizadeh è nata ad Herat, in Afghanistan, nel 1997. Sonita è nata e cresciuta sotto il regime dei talebani. La famiglia, quando lei ha soltanto dieci anni, tenta di venderla come sposa. Per sfuggire dal regime dei talebani e dalla guerra che ha colpito il suo Paese, la giovane e la famiglia lasciano il suolo natio per poi trasferirsi nella capitale dell’Iran, Teheran. La bambina in quel momento ha soltanto otto anni.
La bambina, quando giunge in Iran, non ha con sé i documenti e quindi non ha diritto all’istruzione. Inizia a questo punto a frequentare un’associazione no profit grazie al quale inizia a studiare e ad addentrarsi nel mondo della musica.
Sonita e il mondo della musica
Grazie all’ONG che frequenta assiduamente finalmente Sonita, come detto, si inizia ad appassionare alla musica, avendo una predilezione per la musica rap. La sua musica è impegnata, in quanto i suoi video iniziano a trattare temi connessi alla tutela dei diritti umani e nello specifico alla tutela dei diritti delle donne.
Il suo primo video musicale importante è noto con il titolo Brides for Sale: il tema trattato è molto importante, ovvero le condizioni delle giovani donne che vengono vendute in matrimonio dalle loro famiglie. Con questo video ha attirato l’attenzione mondiale proprio per i temi molto forti che ha trattato. In questo video la stessa protagonista è proprio lei vestita con un abito da sposa bianco, con il viso ricoperto di lividi avendo un codice a barre sulla fronte. Proprio per questo video diventa oggetto di discussione nel suo Paese. La rapper afghana, così vestita, sta supplicando la sua famiglia di non venderla come sposa.
Nonostante i divieti imposti in Iran contro le donne che cantano pubblicamente, Sonita sfida le Autorità del Paese e realizza comunque il video. Quest’ultimo è stato pubblicato anche su youtube, riscuotendo tantissimo successo al punto che la rapper afghana inizia a diventare un esempio sia per le giovani afghane che lottano ogni giorno per i loro diritti sia per l’opinione pubblica internazionale. Questo video attira l’attenzione anche dell’organizzazione no profit statunitense Strongheart Group che la contatta proprio per farla partire alla volta degli Stati Uniti. La sua musica ha un grande successo e presto anche Mr. Loftin che fa parte della Wasatch Academy nota il suo talento dandole l’opportunità di sfruttare una borsa di studio che la condurrà negli Stati Uniti per poter proseguire i suoi studi.
Grazie all’aiuto che le è stato dato da Rokhsareh Ghaem Maghami, una nota documentarista iraniana, viene girato un film sulla sua incredibile vita dal titolo Sonita is a traveling swallow. (Sonita è una rondine che viaggia)
Proprio in questo film la giovanissima cantante rapper racconta le condizioni delle donne nel suo Paese, l’Afghanistan, dove le donne non possono vedere riconosciuti i loro diritti umani, il diritto alla libertà, a potersi vestire come vogliono, essendo costrette a coprire per intero il loro corpo che secondo le leggi della sharia non devono assolutamente mostrare; per raggiungere questo obiettivo le donne sono costrette a indossare il burqa, vestito che copre tutto il loro corpo dal volto fino gli arti inferiori. Inoltre le donne afghane non possono vivere una vita indipendente, ma spesso per muoversi nelle città e nei quartieri devono avere al loro fianco un uomo che è anche il loro tutore, protettore.
La denuncia fatta da Sonita è soprattutto quella contro il fenomeno delle spose bambine, che consiste nella vendita da parte delle famiglie di bambine minorenni che diventano proprietà di uomini più grandi di loro. Le bambine afghane dunque sono costrette fin da piccole a dover vivere un’esistenza infernale che le conduce a vivere a fianco ad uomini più grandi di loro che secondo la legge talebana hanno sposato, ma che non amano. I video musicali che la cantante ha realizzato sono dunque volti proprio a far conoscere al mondo questo terribile tema che purtroppo colpisce delle giovani bambine innocenti.
Nonostante in Afghanistan esistesse già dal 2009 un decreto presidenziale volto a combattere la violenza contro le donne e anche a far diminuire i matrimoni forzati, il fenomeno della vendita delle bambine col fine di risolvere delle dispute familiari oppure per ricavare dei soldi è ancora tristemente diffuso. La situazione è peggiorata poi nel 2022 dopoché i talebani sono riusciti a riconquistare il potere annullando completamente tutti i progressi che l’Afghanistan ha fatto dal 2001 al 2021 nel campo dei diritti umani e non solo.
La nuova vita di Sonita negli Stati Uniti
Sonita Alizadeh vive oggi a Washington, negli Stati Uniti e segue i corsi universitari dell’American University. Oltre a studiare, la ragazza continua a dedicarsi alla musica, a scrivere e cantare le sue canzoni.
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