Anna Marchesini
Anna Marchesini, attrice, doppiatrice, comica italiana, è ricordata per sua la carriera teatrale e per aver fatto parte del gruppo comico Trio, con Tullio Solenghi e Massimo Lopez, famoso soprattutto negli anni Ottanta e Novanta.
La vita in breve
Anna Rita Marchesini nacque il 19 novembre 1953 a Orvieto (provincia di Terni); suo padre Galileo, di origini toscane, era mezzadro e agricoltore, mentre la madre, Zaira, insegnava alla scuola materna e ogni tanto componeva poesie in dialetto. Dopo aver frequentato il liceo classico, studiò psicologia alla Sapienza di Roma, dove si laureò nel 1975. Tuttavia, il suo vero interesse stava nella recitazione e nel teatro e così nel 1976 si iscrisse all’Accademia nazionale di arte drammatica, sempre a Roma.
Mentre frequentava l’Accademia, ebbe l’occasione di esordire sul palcoscenico recitando in un’opera di Molière, Il borghese gentiluomo. Diplomatasi nel 1979 come attrice di prosa, da quel momento si dedicò a pièce estive dirette dal suo insegnante Lorenzo Salveti (recitò, per esempio, ne Gli uccelli di Aristofane), ed entrò a far parte della compagnia teatrale del Piccolo di Milano. Parallelamente, Anna iniziò a dedicarsi al lavoro di doppiaggio; nel 1980 doppiò Judy Garland ne Il mago di Oz e prestò la sua voce in numerosi cartoni animati.
Nei primissimi anni Ottanta l’attrice comparve sul palco sotto la regia di Mario Scaccia e Nino Mangano, poi di Mario Maranzana per Il barbiere di Siviglia, e di Tonino Pulci per Il fantasma dell’Opera. Fu nel 1982 che incontrò quelli che sarebbero diventati i suoi colleghi del Trio: Anna venne a contatto per la prima volta con Tullio Solenghi, attore, regista, doppiatore, in occasione della produzione di un programma svizzero per italiani; insieme a Massimo Lopez, invece, anche lui comico, attore e doppiatore, doppiò il cartone Supercar Gattiger.
Gli anni della comicità: il Trio
E fu sempre nel 1982 che Anna Marchesini, Tullio Solenghi e Massimo Lopez decisero di comporre insieme un trio comico, chiamandolo autoreferenzialmente il Trio. Esordirono durante un programma radiofonico su Radio 2, e furono presto scritturati da Rai per 13 puntate di un programma radiofonico; lo show ebbe però un tale successo che furono aggiunte altre puntate, fino ad arrivare a 52.
Sulla scia del successo del programma radiofonico, nel 1985 il Trio fu assodato per una serie di sketch comici da inserire nel varietà Tastomatto, condotto da Pippo Franco; il Trio divenne famoso per le sue parodie delle pubblicità. Sempre nel 1985 Anna fece la sua unica apparizione cinematografica, con un ruolo nel film A me mi piace.
Il Trio venne ingaggiato anche da Domenica in, con un tale impatto di pubblico da essere premiato come “Rivelazione dell’anno”; non solo, a seguito dell’apparizione in Fantastico 7, varietà in onda su Rai 1, durante il quale si esibirono in uno sketch sull’Ayatollah Khomeini, ottennero risonanza anche a livello mondiale: Vanity Fair USA dedicò loro un articolo e i tre attori furono invitati a esibirsi a New York e Buenos Aires.
Alla fine degli anni Ottanta, il Trio fu anche invitato sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo, e si dedicò a un paio di spettacoli teatrali: Allacciare le cinture di sicurezza e In principio era il trio; entrambi riscossero un buon successo e furono ripresentati per anni nel corso di tournée teatrali. Nel 1990, raggiunsero il culmine della fama grazie al loro programma su Rai 1, I promessi sposi, durante il quale proposero una lettura parodistica di Manzoni.
Anna si sposò nel 1991 con l’attore Paki Valente, da cui ebbe una figlia, Virginia, nel 1993. Pochi anni dopo, nel 1994, il gruppo del Trio si sciolse, probabilmente perché Massimo Lopez desiderava una carriera solista; per circa un anno, nel 1995, i due superstiti, Anna e Tullio, collaborarono insieme alla miniserie La rossa del Roxy Bar. Quando poi Tullio Solenghi pubblicò il proprio libro, Uno e Trino, la collaborazione fu definitivamente sciolta, e ognuno andò per la propria strada (tranne che per un’ultima collaborazione tra Anna e Tullio nel 1997 per uno spettacolo teatrale).
Gli anni da solista
La carriera di Anna Marchesini non era però finita: dal 1995, iniziò una serie di lavori sia in televisione, sia in teatro, compresa una sua apparizione a Sanremo. Nel 1998 si esibì nel suo primo spettacolo teatrale da solista, Parlano da sole; nel 2000, pubblicò il suo primo libro, Che siccome che sono cecata e doppiò il personaggio di Yzma nel cartone Le follie dell’imperatore. Nel 1999, divorziò dal marito.
Negli anni seguenti si susseguirono sia le apparizioni in teatro, sia in televisione, sempre accolte da un grande successo di pubblico. Nel 2008, in occasione dei 25 anni di attività del Trio, Anna Marchesini, Tullio Solenghi e Massimo Lopez condussero insieme lo spettacolo Non esiste più la mezza stagione. Tuttavia, Anna aveva una forma di artrite reumatoide che, aggravandosi progressivamente, iniziò a impedirle di svolgere il proprio lavoro. Nel 2011, il suo primo romanzo, Il terrazzino dei gerani timidi, ebbe grande successo e fu lanciato da Che tempo che fa; fu seguito da altri due romanzi, Di mercoledì e Moscerine.
A causa del peggioramento dell’artrite, Anna Marchesini morì il 30 luglio 2016, all’età di 62 anni, dopo una carriera che l’aveva vista interpretare più di duecento personaggi.
A cura di Chiara.
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