Introduzione su Deborah Lipstadt
Deborah Lipstadt è una storica americana, famosa per i suoi libri storici sull’Olocausto e per essere stata accusata di diffamazione dal negazionista dell’Olocausto David Irving, accusa che ha dato inizio a un processo storico, svoltosi a Londra tra il 1996 e il 2000.
La vita
Deborah Esther Lipstadt nasce a New York il 18 marzo 1947 in una famiglia ebrea; il padre Erwin, un venditore, è nato in Germania, mentre la madre, Miriam Peiman, è originaria del Canada. Deborah studia in istituti ebraici e sviluppa un interesse considerevole per la storia: durante il college, trascorre un anno presso l’Università ebraica di Gerusalemme nell’ambito di un programma di scambio, ed è lì quando scoppia la guerra dei Sei giorni il 5 giugno 1967. Tornata negli Stati Uniti, si laurea in Storia americana al City College di New York nel 1969; in seguito, consegue la specializzazione presso la Brandeis University nel 1972 e infine ottiene un dottorato in Studi ebraici nel 1976.
Dopo aver conseguito il dottorato, Deborah ottiene un posto come docente presso il campus di Seattle dell’Università di Washington, per poi passare alla UCLA. Nel 1985 diventa direttrice dell’istituto Brandeis-Bardin e, in seguito, ottiene una borsa di ricerca per studiare il negazionismo dell’Olocausto presso il Vidal Sassoon International Center for the Study of Antisemitism all’Università ebraica di Gerusalemme.
Denying the Holocaust: The Growing Assault on Truth and Memory
È il 1993 quando Deborah Lipstadt pubblica uno dei suoi libri storici più noti, Denying the Holocaust: The Growing Assault on Truth and Memory, nel quale analizza il movimento dei negazionisti e spiega in dettaglio le strategie di negazionismo, o le accuse rivolte dai negazionisti contro gli ebrei, accusati di aver esagerato o distorto i fatti. La scrittrice non ha paura di parlare chiaro, e nel suo libro cita per nome e cognome coloro che lei ritiene essere negazionisti; tra di essi, l’autore britannico David Irving, “storico” tra virgolette, in quanto nelle sue pubblicazioni presenta una visione distorta della storia, volta a negare l’Olocausto e discolpare i nazisti. Il libro vince il National Jewish Book Award nel 2014.
Irving contro Lipstadt e Penguin
Nel 1996 David Irving, dopo essere stato accusato di essere un negazionista, cita presso la corte inglese Deborah Lipstadt e la sua casa editrice, la Penguin, per diffamazione. Il motivo per cui Irving presenta la causa presso una corte inglese è per sfruttare le peculiarità del diritto britannico: contrariamente alla legge americana, in un caso di diffamazione è l’accusato a doversi difendere, e non l’accusatore a dover provare le accuse; è quindi compito di Deborah e della Penguin dimostrare che le loro accuse nei confronti di Irving (accuse secondo cui lui ha distorto la verità a suo vantaggio) sono vere.
Deborah Lipstadt viene difesa dall’avvocato inglese Anthony Julius e il caso viene portato davanti al giudice Gray che, nel 2000, si pronuncia a favore dell’accusata: Irving ha distorto la verità a favore della propria causa negazionista e, di conseguenza, le accuse di diffamazione contro la Lipstadt non sussistono. Dopo questa causa, la reputazione di Irving come storico cade a picco, e molti autori che volevano scrivere screditando Irving ma si erano trattenuti per paura di ritorsioni legali, sono ora liberi di pubblicare: un esempio su tutti, The Hitler of History di John Lukacs. Irving tenta un appello nel 2001, ma la sua richiesta viene rifiutata; inoltre, molti dei suoi libri vengono ora posti sotto attento scrutinio e le molteplici cause che gli cadono addosso lo portano alla bancarotta. Nel 2006, viene addirittura accusato di negazionismo e arrestato in Austria, dove negare l’Olocausto costituisce un crimine.
Carriera
Dal 1993, Deborah Lipstadt è professoressa di storia ebraica moderna e studi sull’Olocausto presso la Emory University ad Atlanta, Georgia; proprio per l’insegnamento riceve, nel 1997, il premio Emory Williams per l’eccellenza. Nel 2005, riassume le vicende del famoso processo in History on Trial: My Day in Court with a Holocaust Denier, che le fa vincere un altro National Jewish Book Award. Nel corso degli anni, la storica non smette di smascherare situazioni di negazionismo, soprattutto quello che lei definisce “negazionismo soft”, dove l’Olocausto non viene apertamente negato, ma si tenta di ammorbidire alcuni fatti, come le responsabilità di Hitler, o la gravità del genocidio.
Nel 2019, si aggiudica un National Jewish Book Award in Education and Jewish Identity per il suo nuovo libro Antisemitism: Here and Now; inoltre, le vengono conferiti molteplici dottorati onorari da diverse università statunitensi. Sotto la presidenza Biden, è stata nominata Delegata Speciale degli Stati Uniti per il monitoraggio e la lotta all’antisemitismo, ruolo che Deborah ricopre attualmente. La storica e scrittrice è stata interpretata da Rachel Weisz nel film La verità negata del 2016, dedicato al processo Irving VS Lipstadt.
A cura di Chiara.
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