Introduzione

Nelle opere d’arte lo specchio è sempre stato un elemento molto utilizzato e ricorrente. I pittori impressionisti sono stati tra i principali artisti che nell’ambito dei loro lavori artistici hanno rappresentato l’elemento dello specchio nell’arte in maniera ricorrente. Si ricordano soprattutto ritratti di bellissime e giovani fanciulle davanti allo specchio che i pittori dell’impressionismo francese hanno voluto “immortalare” nelle loro tele. Lo specchio viene visto in correlazione al riflesso della propria immagine dall’altra parte della parete oppure viene visto anche in un’accezione metaforica: per esempio lo specchio dell’acqua mediante il quale si può vedere riflesso un paese, un determinato paesaggio circostante, come un bellissimo paesaggio marino, un paesaggio avvolto nel mistero, ecc…

Nell’ambito di questo articolo però ciò che si vuole fare è descrivere lo specchio come mezzo mediante il quale le persone potevano vedere la propria immagine riflessa per ammirare, soprattutto nel caso delle donne, la propria grazia, il proprio portamento e la propria bellezza.

Ecco le due opere d’arte che verranno analizzate:

  1. Giovane donna allo specchio di Edgar Degas
  2. Psyché, anche detto Giovane donna allo specchio di Berthe Morisot

Giovane donna allo specchio di Edgar Degas

Giovane donna allo specchio è un dipinto realizzato da Edgar Degas mediante la tecnica a pastello su cartoncino nell’anno 1889. Il quadro viene oggi custodito presso il complesso museale del Kunsthalle di Amburgo, in Germania.

Donna allo specchio è un quadro autografo dell’artista impressionista francese, come si può scorgere  direttamente sulla tela. Quella che viene ritratta è una giovane fanciulla colta di spalle e di profilo. La ragazza indossa un corpetto bianco che le lascia scoperti il collo, le spalle, le braccia e gran parte della schiena dall’incarnato rosa. Con una mano si tiene i capelli, mentre appoggia l’altra all’altezza del mento. Il viso si scorge appena, viene colta di profilo, gli occhi sembrano essere socchiusi e comunque sono quasi del tutto coperti dal cappello azzurro che indossa sul capo. Quest’ultimo è molto grazioso, è stato scelto accuratamente dalla ragazza seguendo i gusti della moda dell’epoca ed è anche finemente decorato con dei pizzi bianchi, gialli, celesti, verde acqua attorno ai quali viene applicato un fiore rosa pastello.

I capelli della fanciulla invece sono rossi e raccolti sempre con una pettinatura tipica dell’epoca. Al braccio indossa anche un semplice braccialetto dorato. Davanti a lei è presente uno specchio, dove è riportata la firma autografa di Edgar Degas, e in cui può specchiare la propria immagine che si intravede sull’altro lato dello specchio in maniera un po’ sfuocata.

Lo specchio, che è di dimensioni quadrate, si trova all’interno di una cornice di legno marrone chiaro e oltre all’immagine della ragazza riflette una bottiglietta di vetro, una spazzola e altri oggetti che sono tutti poggiati sul tavolino. Non si vedono riflessi allo specchio un pettine di legno e un oggetto collocato al lato. Dall’altro lato della parete sembra esserci una sorta di quadro dalle tonalità blu e dalle sfumature celestine, bianche, gialle e marroni chiare.

Psyché o anche detto Giovane donna allo specchio di Berthe Morisot

Psyché, anche detto Giovane donna allo specchio, è anche il titolo di un altro quadro eseguito sempre da un’artista impressionista francese, ovvero Berthe Morisot. Il dipinto è stato realizzato nell’anno 1876 mediante la tecnica di pittura dell’olio su tela. Il lavoro della Morisot oggi è custodito presso il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, in Spagna.

In questa tela viene raffigurata una donna colta nell’atto di sistemarsi il vestito allo specchio. La fanciulla ritratta sembra colta in un momento della propria vita quotidiana, ignara del fatto che qualcuno la stia ritraendo per un suo quadro; quindi la sua posa sembra essere spontanea, come se non sapesse che in realtà qualcuno la stesse riprendendo per farla diventare il soggetto pittorico della sua tela.

Il taglio compositivo di questo lavoro artistico è molto particolare e ha l’obiettivo di volere creare un vero e proprio equilibrio tra linee orizzontali e linee verticali, quasi come se la  pittrice le avesse volute bilanciare in qualche modo. Nella posa della fanciulla riflessa allo specchio viene espressa tanta naturalezza dovuta al fatto che lei è ignara di essere osservata da qualcun altro. Le scelte dei colori sono quelle tipiche di Berthe Morisot, che anche in questa tela fa prevalere il bianco come colore predominante: il vestito della giovane è bianco, anche il telo del divano è bianco e decorato con dei fiori, le tende sono bianche e anch’esse sono decorate con fiori e infine anche l’immagine riflessa sullo specchio ha come colore prevalente il bianco, che serve per la colorazione del suo abito.

A spezzare la tonalità prevalente del bianco vi è la presenza del rosso per la colorazione del pavimento e il nero per la colorazione del nastro che la giovane donna indossa all’altezza del collo. La superficie dello specchio – a muro e incorniciato – non è occupata solo dalla figura del soggetto dipinto, ma presenta anche il riflesso dello sfondo circostante che viene reso con delle pennellate tenui di rosa e d’azzurro. Si tratta di un ritratto delicato che riflette proprio la sensibilità stessa della pittrice.