Giovinezza di Beatrice Wood
Beatrice Wood nacque a San Francisco, negli Stati Uniti, il 3 marzo 1893. Beatrice proveniva da una famiglia molto facoltosa di San Francisco. Prima di fare il debutto nell’alta società, si trasferì a Parigi per passare un anno in convento per poi trascorrervi tanti anni della propria vita. Nel 1912 sarebbe dovuto avvenire il suo debutto nell’alta società, ma Beatrice era decisa sulla professione che avrebbe voluto intraprendere nella propria vita, ovvero quella di artista, pertanto annunciò alla sua famiglia che la festa per il suo debutto nell’alta società si sarebbe dovuta annullare, perché era sua intenzione intraprendere un percorso lavorativo nel campo dell’arte.
La madre voleva per la figlia una delle migliori educazioni, pertanto decise che a Parigi sarebbe ritornata al fianco di un’accompagnatrice. Arrivata di nuovo in Francia, la fanciulla iniziò a frequentare l’Académie Julian, da cui poi si allontanò perché i tipi di insegnamento impartiti erano giudicati da lei un po’ troppo accademici e noiosi.
La sua formazione artistica e la carriera teatrale
In questo periodo decise di recarsi presso la città francese di Giverny, molto nota per essere la città natale di Claude Monet. Proprio in quest’occasione litigò con la sua accompagnatrice decidendo di dare sfoggio del suo estro creativo dipingendo i muri di un attico. Sua madre la raggiunse nella città e la costrinse a tornare nella capitale parigina. Presto, avendo anche il sostegno di sua madre, iniziò a prendere lezioni di teatro studiando con alcuni membri della Comédie-Française. In questo periodo Beatrice iniziò poi a recitare insieme ai grandi artisti in occasione di manifestazioni importanti.
Nel 1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale, dunque Beatrice decise di ritornare negli Stati Uniti, continuando la sua carriera teatrale, recitando con il nome d’arte di “Mademoiselle Patricia”; i suoi genitori non avevano apprezzato questa scelta.
L’incontro con Marcel Duchamp e la carriera artistica
il 1917 fu l’anno della svolta, perché l’artista conobbe Marchel Duchamp, pittore e scultore francese naturalizzato americano, che l’aveva spinta a fare uso del suo talento artistico senza nasconderlo; presto Beatrice fu introdotta da lui negli ambienti dada di New York. Sempre in questo periodo conobbe Henri-Pierre Roché, che era un collezionista d’arte e scrittore francese, di cui si innamorò stringendo una relazione d’amore con lui.
Il 1917 fu un anno veramente importante per lei, in quanto tenne una mostra personale che chiamò Indipendents in cui espose dei lavori molto moderni che suscitarono scandalo per l’epoca. Nel 1918 si recò a Montréal, in Canada per portare avanti i suoi spettacoli teatrali. Successivamente la madre, per cercare di salvare l’onore della famiglia che fu oggetto di scandalo a causa delle posizioni libertine e scandalose di Beatrice, la costrinse a sposare il direttore del teatro per cui lavorava.
Il matrimonio imposto dalla madre però stava stretto a Beatrice e presto il legame con il direttore del teatro finì. Successivamente si sposò in seconde nozze con Reginald Pole che l’aveva fatta entrare presso la Theosophical Society.
La passione per le ceramiche
Fu nel 1933 che iniziò ad appassionarsi alla ceramica dopo aver frequentato un corso per la produzione di oggetti in ceramica. Fu proprio subito dopo aver seguito questo corso che la donna realizzò il suo primo lavoro in ceramica, in quanto cercava di creare una teiera che potesse aggiungere ad un servizio di porcellana che aveva comprato nel corso di uno dei suoi viaggi svolti per seguire le conferenze della Theosophical Society.
In seguito continuò a costruire numerosi manufatti in ceramica, quindi decise di iniziare a vendere le sue realizzazioni prendendo in affitto un negozio presso Crossroads of the World. Per perfezionare i suoi manufatti decise di prendere delle lezioni basiche di chimica da Glen Lukens e da Otto Nazler. Nella realizzazione dei suoi lavori fu quindi fortemente influenzata dallo stile artistico di questi due noti ceramisti dell’epoca.
Come ceramista continuava ad avere sempre più successo e dal 1947 i suoi lavori iniziarono ad essere esposti presso il Los Angeles County Museum of Art e presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Riscuotendo sempre più successo, Beatrice aveva sempre più richieste da numerosi rivenditori americani. In seguito si stabilì presso Ojai e iniziò ad insegnare come docente di ceramiche presso la Happy Valley School. Nel 1961 poi le sue ceramiche erano state esposte in Giappone, contrastando nel loro stile con i lavori giapponesi. Sempre nello stesso anno fece un viaggio in India, rimanendo molto colpita dai colori e dallo stile di vita che conducevano nel Paese i suoi abitanti. Nel 1962 fece ritorno in India, essendone rimasta fortemente colpita.
Dopo essersi dedicata all’arte della ceramica per molto tempo, all’età di 80 anni decise di dedicarsi all’attività di scrittrice firmandosi con lo pseudonimo di Countess Lola Screwvinsky. Beatrice Wood morì il 12 marzo 1998.
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