Giovinezza di Bessie Smith
Bessie Smith nacque il 15 aprile 1894 a Chattanooga, nello Stato americano del Tennessee. La sua giovinezza non fu semplice, suo padre era un predicatore della Chiesa Battista, ma morì quando lei era piccola, pertanto la madre di Bessie e i sette figli rimasero soli, dovendo affrontare una vita molto difficile contrassegnata dalla povertà. A partire dal 1912 iniziò a dedicarsi al canto facendola diventare una vera e propria forma di sostentamento per sé e per la sua famiglia. Successivamente iniziò a portare avanti degli spettacoli vaudeville a cui prendeva parte anche la nota cantante “Ma” Rainey.
In compagnia di quest’ultima fece varie tournée in giro per gli Stati Uniti del Sud insieme a svariate compagnie. Entrò a far parte anche dello Standard Theatre di Filadelfia e suonò anche con l’orchestra di Charlie Johnson.
Il grande successo
La sua carriera musicale stava iniziando ad avere una grande importanza, anche se i provini che teneva con le varie case discografiche non avevano dato i risultati sperati. Dopo il fallito tentativo di entrare a far parte di una compagnia di cantanti di colore a causa di rapporti non idilliaci con il direttore artistico, nel 1923 Bessie decise di dare una svolta alla sua vita e alla sua carriera artistica trasferendosi con il marito Jack Gee nel quartiere di Harlem, a New York. La svolta importante per la sua carriera vi fu sempre nello stesso anno, quando finalmente la Columbia Records decise di ingaggiarla con un contratto musicale; proprio con questa etichetta discografica registrò il suo primo album di successo, Down Hearted Blues che vendette ben 800.000 copie, numero considerato sensazionale per l’epoca.
Grazie al successo del suo album, la cantante americana iniziò finalmente ad effettuare varie tournée in giro per gli Stati Uniti, giungendo fino agli Stati Uniti del Nord-est. Tra una tournée e l’altra ogni tanto si concedeva qualche meritata pausa nella città di Filadelfia, dove aveva la sua abitazione, e spesso registrava anche canzoni delle colleghe, come per esempio Beale Street Mama e Aggravatin’ papa di Lucile Hegamin, Moonshine Blues e Bo-weavil Blues di “Ma” Rainey. Inoltre grazie all’aiuto di grandi musicisti, come per esempio James P. Johnson, Porter Grainger e tanti altri riuscì a rispolverare delle canzoni tradizionali dei neri d’America rielaborandole con la sua bellissima voce.
Bessie Smith continuava ad avere un grandissimo successo negli Stati americani del Sud, dove era apprezzata sia dal pubblico afroamericano sia da quello dei bianchi. Continuò a portare avanti anche spettacoli con il Theatre Owner’s Booking Association e ad incidere canzoni anche con jazzisti del calibro di Fletcher Henderson e Louis Armstrong.
Divenne tra l’altro l’artista afroamericana più pagata al mondo. Non solo era un cantante apprezzatissima per le sua qualità canore, ma anche per le sue abilità interpretative che la portarono ad organizzare dei bellissimi spettacoli, come per esempio l’Harlem Frolics, il Mississippi Days, Empty Bed Blues, in cui indossava degli abiti di scena sgargianti e accessori particolari come ad esempio particolari piume di struzzo. Fu anche una delle interpreti del cortometraggio St. Louis Blues diretto da Dudley Murphy.
Il declino
Il declino della cantante afroamericana iniziò in concomitanza con l’inizio della crisi economica e del crollo della Borsa di Wall Street che soprattutto nel biennio 1930-1931 colpì anche il settore musicale in cui Bessie lavorava riscuotendo grandi successi. Fu proprio a partire da questo periodo che non iniziarono ad essere più effettuati spettacoli vaudeville, inoltre le richieste per il genere musicale del Blues diminuirono in maniera esponenziale. Di conseguenza anche Bessie iniziò ad avere meno successo di prima e la sua epoca d’oro sembrava essere arrivata al tramonto.
Soltanto nell’anno 1933 il produttore musicale e musicista inglese John Hammond pensò di contattarla per la realizzazione di un’incisione musicale che era destinata al mercato musicale britannico. Fu in quell’occasione che l’Imperatrice del Blues poté incidere dei pezzi insieme a cantanti jazz come Benny Goodman. La sua grande potenza canora la condusse a registrare quattro pezzi molto belli e di successo: Gimme a Pigfoot, Do Your Duty, Take Me for a Buggy Ride e Down in the Dumps.
Bessie poi ripiombò successivamente di nuovo nell’oblio, restando all’ombra del contesto musicale almeno fino all’inizio del 1936, quando per qualche tempo era stata chiamata a sostituire la cantante Billie Holiday, la quale era rimasta ferma a causa di motivi di salute, presso il Connie’s Inn di Harlem. Anche in quest’occasione la cantante ebbe modo di dimostrare il suo grande talento musicale, lasciando ancora una volta tutti gli appassionati di jazz di stucco per le sue grandi performances canore.
La morte dell’Imperatrice del Blues
Bessie Smith perse la vita in modo tragico: la macchina su cui era a bordo e che stava guidando aveva urtato un camion, ribaltandosi in maniera disastrosa. Le sue condizioni erano disperate e, sebbene un’ambulanza fosse accorsa prontamente sul luogo dove avvenne l’incidente trasportandola d’urgenza all’Afro American Hospital, l’artista morì il 26 settembre 1937.
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