Olena Zelens’ka
Olena Zelens’ka è una sceneggiatrice ucraina, nonché moglie dell’attuale presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, e come tale First Lady dell’Ucraina.
Famiglia ed educazione
Olena Kiyashko nasce il 6 febbraio 1978 a Kryvyi Rih, una delle città più popolose dell’Ucraina. Suo padre insegna scienze edilizie all’università, sua madre è capo ingegnere in una fabbrica. Dopo aver completato il ciclo scolastico di primo e secondo grado, Olena studia architettura all’Università Nazionale di Kryvyi Rih, per poi diventare una sceneggiatrice. Nel 2003 inizia a lavorare per l’azienda televisiva Kvartal 95, fondata dal futuro presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e alcuni suoi compagni di scuola.
Olena e Volodymyr si conoscono sin dai tempi della scuola, ma non si sono mai frequentati durante il periodo scolastico; iniziano però ad uscire insieme già a partire dal 1995. Il futuro marito Volodymyr non solo è proprietario dell’azienda, ma anche performer dei copioni scritti da Olena; si sposano nel 2003, e la coppia avrà due figli: Oleksandra (nata nel 2004) e Kyrylo (2013).
First Lady
Con l’elezione di Volodymyr a presidente dell’Ucraina nel maggio 2019, Olena diventa contestualmente First Lady dell’Ucraina. Nel dicembre di quello stesso anno, le viene dedicata la copertina di Vogue Ucraina, e in occasione dell’intervista con la prestigiosa rivista, Olena spiega che la sua prima iniziativa da First Lady sarà una riforma del sistema nazionale delle mense scolastiche. E così avviene: seguendo l’idea di Olena viene concepita una riforma del sistema delle mense scolastiche in Ucraina, una riforma che prevede non solo un miglioramento degli standard di qualità e sicurezza del cibo, ma anche un ampliamento della varietà di cibo disponibile, sia tipicamente ucraino che internazionale. I nuovi standard sono stati ufficialmente approvati e applicati nel settembre 2021.
Le iniziative sociali e culturali
Olena è impegnata anche a promuovere una maggiore uguaglianza di genere e a sostenere i diritti delle donne. Per questo, promuove l’adesione dell’Ucraina al progetto Biarritz, un’iniziativa internazionale sulla parità di genere lanciata dal G7. Olena, inoltre, interviene più volte in occasione dell’Ukrainian Women’s Congress, un evento che riunisce figure nazionali e internazionali a favore della parità di genere, da politici a esperti, da funzionari del governo a varie figure pubbliche.
Tra le altre iniziative della First Lady, nel 2020 spicca quella a favore della diffusione della lingua ucraina nel mondo; per fare ciò, Olena promuove la diffusione di audioguida in lingua ucraina in alcuni dei musei e dei luoghi turistici più iconici del mondo: dall’Austria all’Italia, dal Montenegro alla Turchia. Musei come la Sagrada Familia, il museo delle arti di San Francisco e Versailles aderiscono all’iniziativa della First Lady e si dotano di audioguide in lingua ucraina.
Nello stesso anno, Olena rivolge la sua attenzione alla transizione digitale, in collaborazione con il Ministero ucraino per la transizione digitale, per promuovere una società più accessibile per tutti, nell’ambito della sua iniziativa “senza barriere”; a tal fine, si guadagna il sostegno del programma di sviluppo delle Nazioni Unite.
L’invasione dell’Ucraina
Quando, nel febbraio 2022, la Russia invade l’Ucraina, la First Lady viene subito annoverata come il bersaglio numero due degli invasori dopo il marito. Olena riesce a fuggire a metà marzo, nascondendosi alle forze nemiche. Nonostante la clandestinità, si impegna soprattutto a difesa dei bambini, in particolare quelli disabili, di cui aiuta le evacuazioni dalle città sotto attacco; dopo i primi attacchi russi, è Olena a diffondere in un comunicato stampa la lista dei nomi dei bambini rimasti uccisi durante l’invasione. Si impegna anche a fornire materiale medico nelle zone di guerra.
Nel maggio 2022 ricompare improvvisamente sulla scena pubblica per incontrare la First Lady statunitense, Jill Biden, a Uzhhorod, una città nell’area occidentale dell’Ucraina, al confine con la Slovacchia e l’Ungheria. Poco dopo, a luglio, Olena si reca negli Stati Uniti, dove effettua una serie di incontri con personaggi della politica statunitense. Dapprima, incontra Antony Blinken, Segretario di Stato, e Samantha Power, amministratrice dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale.
In seguito, incontra di nuovo Jill Biden, questa volta alla Casa Bianca, dove ha l’occasione di parlare anche con il presidente stesso Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, nello specifico del programma di salute mentale e supporto psicosociale che doveva essere implementato in Ucraina.
Olena parla anche di fronte al Congresso degli Stati Uniti: è la prima First Lady di un paese straniero a farlo. Chiede di aumentare gli aiuti e il sostegno militare destinati all’Ucraina, e si concentra soprattutto sull’impatto che l’invasione russa ha avuto sulle famiglie e sui bambini; a sostegno del suo appello, mostra una serie di foto e video che ritraggono i corpi senza vita di tante vittime innocenti, soprattutto quelle dell’attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk. Durante la sua permanenza negli Stati Uniti, Olena riceve il Dissident Human Rights Award per conto della popolazione ucraina.
A cura di Chiara.
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