Lo stile pittorico di Federico Zandomeneghi
Federico Zandomeneghi fu uno dei pittori italiani più importanti del periodo storico compreso tra l’Ottocento e il Novecento insieme a Giovanni Boldini. Mentre quest’ultimo fu il più grande pittore italiano della Belle Époque, Federico Zandomeneghi è stato il più grande pittore italiano appartenente al movimento pittorico dell’impressionismo. Dopo mille vicissitudini che lo costrinsero anche a lasciare la città di Venezia dove viveva, egli si stabilì a Firenze nell’anno 1862 avendo modo anche di essere assiduo frequentatore del Caffè Michelangelo entrando così a contatto con gli esponenti del movimento pittorico dei Macchiaioli, come ad esempio l’artista Giovanni Fattori e il critico d’arte Diego Martelli.
L’impegno sociale e politico che lo condussero a sposare i principi del Risorgimento italiano si rifletté anche nelle sue prime opere d’arte in cui era evidente l’influenza nel suo stile del movimento artistico dei Macchiaioli. In questa prima parte della sua carriera artistica infatti Zandomeneghi eseguiva principalmente lavori ritraenti soprattutto donne del popolo e la miseria dilagante nell’Italia di quel periodo. Quindi egli si dedicò nelle sue prime opere a tematiche di forte denuncia sociale e quindi molto impegnate. Il suo punto di riferimento in questo periodo fu dunque il pittore macchiaiolo Giovanni Fattori. Fu un viaggio fatto in Francia nell’anno 1874 a cambiare completamente il modo di dipingere del Zandomeneghi.
Quello che infatti doveva essere soltanto un viaggio di piacere a Parigi divenne in realtà un trasferimento definitivo, considerando che l’artista, dopo aver stretto amicizia con il gruppo dei pittori impressionisti, decise di cambiare vita non solo stabilendosi in Francia, ma aderendo anche al movimento dell’impressionismo francese. Egli divenne grande amico soprattutto di Edgar Degas e di Pierre-Auguste Renoir, di cui condivideva i canoni stilistici, il modo di dipingere e anche i temi pittorici. Viene considerato come l’unico pittore italiano dell’impressionismo. Il suo successo fu grande a tal punto da essere riuscito anche a firmare un contratto con la Galleria d’arte del mercante Durand-Ruel grazie al quale riuscì anche a vendere vari suoi lavori. In Italia Zandò (nome d’arte con cui era conosciuto soprattutto in Francia) non ebbe lo stesso successo avuto in Francia, ma egli è stato apprezzato soprattutto dopo la sua morte per il suo stile pittorico tipicamente impressionista.
Si vogliono esaminare due opere artistiche di Federico Dandomeneghi:
- Femme au miroir
- Bambina con i capelli rossi che legge
Femme au miroir
Femme au miroir è un dipinto eseguito da Federico Zandomeneghi nell’anno 1898 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Il quadro fa parte oggi di una collezione privata.
In questo quadro viene ritratta una fanciulla di spalle mentre sta sistemando dei fiori bianchi in un vaso verde. L’immagine della ragazza e di alcuni quadri presenti nella stanza sono anche riflessi allo specchio che sta davanti a lei, il quale presenta una cornice dorata e che è poggiato su un camino bianco in cui sono adagiati alcuni fiori e in cui è poggiato a anche il vaso di fiori che lei sta sistemando con grande grazia. La fanciulla sembra essere molto concentrata in ciò che sta facendo ed è vestita anche con degli abiti che rispecchiano la moda dell’epoca: indossa una lunga gonna verde chiaro e una camicia bianca con le maniche corte. Anche l’acconciatura che porta è tipica della moda dell’epoca: i capelli castani sono infatti raccolti in un alto chignon.
I colori della stanza sono molto vivaci: l’arancione per la colorazione delle pareti della stanza e della poltrona che si scorge di lato, il bianco, il verde e il giallo per la colorazione dei vasi e delle piante che sono presenti ai lati della stanza. Con pennellate rapide e intense Zandomeneghi dipinge bene anche il pavimento con i colori arancione e marroncino. Davanti alla ragazza sul pavimento è collocato anche un tappeto bianco e celestino.
Bambina con i capelli rossi che legge
La seconda opera che viene descritta è Bambina con i capelli rossi che legge realizzata da Federico Zandomeneghi nell’anno 1895 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. L’opera fa parte oggi di una collezione privata.
In questo quadro Zandomeneghi ritrae una bambina dai capelli rossi mentre sta leggendo un libro adagiata su una sedia. Ciò che è molto particolare in questo dipinto è il distacco della bambina dal mondo circostante. Essendo immersa nella lettura la bimba sembra estraniarsi dal mondo circostante come se fosse in un altro mondo parallelo in cui si immedesima nei protagonisti della storia che sta leggendo.
I colori scelta per questa tela sono molto caldi e vivaci:
- l’arancione per la colorazione della parete sullo sfondo che presenta anche delle decorazioni gialline e celesti;
- il rosso per la colorazione dei capelli della bambina;
- il celeste per la colorazione del vestito della bambina;
- il rosa carne per la colorazione della pelle della bambina;
- il rosso tendente al bordeaux per la colorazione della sedia.
Conclusioni
Federico Zandomeneghi viene considerato dunque l’unico artista italiano ad avere aderito all’impressionismo francese, condividendone lo stile pittorico e anche i soggetti pittorici rappresentati, come la rappresentazione di scene familiari, di donne e bambini. Molto importante fu per lui anche l’amicizia con Edgar Degas, di cui condivideva molti soggetti pittorici, come ad esempio la rappresentazione delle ballerine.
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