Introduzione

Gli appuntamenti dedicati al mondo dell’arte continuano anche nel 2023, raggiungendo tutte le città d’Italia.

Di seguito, ecco raccolti alcuni degli eventi più interessanti che vedremo a Firenze il prossimo anno:

• Caravaggio e la pittura del Seicento
• Opera Viva di Matteo Baroni
• Olafur Eliasson. Nel tuo tempo
• Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye
• Reveries in velvet and concrete, Leonardo Meoni

Caravaggio e la pittura del Seicento

Le Gallerie degli Uffizi di Firenze aprono le porte alla magia del Seicento e ai suoi grandi protagonisti. Caravaggio, autore dalle abilità universalmente riconosciute, è il cuore di questa bellissima mostra, che punta a raccontare uno dei periodi storici più floridi d’Italia.

La mostra occupa ben otto sale diverse, posizionate al primo piano dell’ala di Levante degli Uffizi.
Ad ogni sala è associato un nome diverso, che descrive il tema principale: Tra realtà e magia, Caravaggio e Artemisia, Caravaggio: La Medusa, Caravaggio: Il Bacco, Lume di notte, Rembrandt e Rubens, Galileo e i Medici, Epica Fiorentina.

Vale la pena seguire l’ordine cronologico delle sale, così da assistere al cambiamento di Caravaggio e all’evoluzione seicentesca. La mostra è già disponibile per la visione, e lo sarà fino al 19 febbraio 2025.

Opera Viva di Matteo Baroni

La gigantesca installazione di Matteo Baroni è visitabile a Firenze da maggio 2022, data in cui è stata inaugurata. La sua “Opera Viva”, una torre fatta di ferro e natura, è stata posizionata all’interno delle Serre Torrigiani di Firenze per poter essere presentata al pubblico. L’installazione continua ad essere interessantissima sin dal momento stesso in cui è stata inaugurata.

Parliamo di un’opera rivoluzionaria, che unisce lo scarto dei tondini di ferro usati nell’industria al “vivo” dell’ambiente esterno (la natura che cresce e si arrampica tra un tondino e l’altro).
Vista dal vivo, l’opera descrive perfettamente il contrasto tra la vita mondana e il desiderio di un ritorno al mondo bucolico. La mostra è una vera e propria installazione permanente.

Olafur Eliasson, Nel tuo tempo

A partire dalla fine di settembre, Fondazione Palazzo Strozzi presenta al pubblico una nuova mostra dedicata a Olafur Eliasson. Il progetto è il frutto di una collaborazione diretta con l’autore, che ha modificato alcuni degli spazi di Palazzo Strozzi.

Unendo nuove installazioni e opere storiche, l’artista mostra la propria visione del mondo e sfida il visitatore. Immergendolo in uno spazio nuovo, lo invita a testare una nuova interazione tra i propri sensi e l’ambiente esterno. La mostra sarà visibile dal 22 settembre 2022 al 22 gennaio 2023.

Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye

In occasione dei trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo – una delle collezioni d’arte contemporanea più belle d’Italia – Palazzo Strozzi organizza una mostra celebrativa.

Le opere degli autori più interessanti dell’arte contemporanea, da Maurizio Cattelan a Sarah Lucas, passando attraverso Damien Hirst, Lara Favaretto, Cindy Sherman e William Kentridge; i visitatori potranno immergersi in un nuovo sistema di rappresentazione. Il titolo “Reaching for the Stars” fa riferimento al posizionamento di una costellazione di opere diverse, che colpiscono spazi diversi del Palazzo e attirano l’attenzione del visitatore.

La mostra è già disponibile per la visione, e lo sarà fino al 18 giugno 2023.

Reveries in velvet and concrete, Leonardo Meoni

Concludiamo con una “mostra digitale”, una vera e propria innovazione tecnologica. Organizzata da Zerial Art Project – e ospitata sul sito ufficiale – la mostra è intitolata “Reveries in velvet and concrete” ed  è interamente dedicata a Leonardo Meoni. E’ giusto associare la mostra alla città di Firenze perché il protagonista indiscusso arriva proprio dalla capitale toscana.

Meoni è un’artista emergente, che ha provato ad unire arti figurative e tecnologia. Le sue opere sono un misto di richiami storici e pura innovazione, con l’obiettivo di catturare l’attenzione di qualsiasi osservatore.La mostra unisce una serie di lavori recenti, che appartengono alle serie Velluti e Concrete Tapestry. In entrambe le collezioni l’artista studia il rapporto tra il tempo e l’uomo, tra il tempo e l’arte, proponendo una propria visione.

L’idea della mostra parte del progetto online Exhibition Series a cura di Alice Montanini, che partecipa anche alla presentazione di questo interessante progetto digitale. La mostra è già visitabile online e lo sarà fino al 31 Dicembre 2030.