Introduzione
Jean-Auguste-Dominique Ingres è considerato come uno dei più grandi pittori del neoclassicismo europeo. Rimase l’esponente più autorevole della corrente artistica del neoclassicismo anche quando questa andò a perdere la sua importanza di fronte all’affermazione di un altro grande movimento artistico dell’Ottocento, il romanticismo. Proprio in un contesto in cui i valori neoclassici iniziarono a perdere la loro importanza a vantaggio di quelli romantici che stavano vivendo il loro periodo di gloria, Ingres dimostrò comunque di essere capace a difenderli strenuamente. Questi inoltre era anche l’allievo del grande Jacques-Louis David, uno dei massimi esponenti del neoclassicismo e dei suoi valori. Uno dei soggetti preferiti dell’allievo di David erano senz’altro le donne che venivano ritratte nelle sue opere rispettando il valore canonico neoclassico della bellezza. D’altronde era proprio Ingres che affermava quanto: “l’arte dev’essere solo bellezza e deve insegnare solo la bellezza”. Ed era proprio questo aspetto che divenne uno dei soggetti preferiti del celebre artista francese, proprio perché a suo avviso l’arte deve esprimere l’idea di bellezza in sé.
Quella che lui voleva rappresentare nei suoi ritratti era la bellezza femminile nella sua perfezione. Le donne che lui ritraeva non erano tutte rappresentate nella medesima posa, bensì questa variava in nome dello stesso ideale formale di donna che voleva dipingere.
Analisi di due ritratti femminili di Ingres
Quelli che verranno presi in esame sono due ritratti femminili di Jean-Auguste-Dominique Ingres:
- Il ritratto di Madame de Senonnes
- La contessa d’Haussonville
Il ritratto di Madame di Senonnes
Il ritratto di Madame di Senonnes fu realizzato da Ingres nell’anno 1814 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Oggi è custodito presso il Musée d’Arts di Nantes, in Francia.
L’opera fu realizzato da Ingres nel corso del suo soggiorno italiano a Roma. Viene raffigurata Marie-Geneviève-Marguerite Marcoz, la viscontessa di Senonnes, moglie di Alexandre de la Motte-Baracé de Senonnes, più conosciuto come visconte di Senonnes. I due fidanzati in quel periodo vivevano a Roma, ma non erano ancora sposati. Fu proprio il visconte a commissionare l’opera seguente al grande pittore francese, che in quel periodo si guadagnava da vivere realizzando numerosi dipinti che gli venivano commissionati. Dopo tante peripezie, il ritratto entrò a far parte della collezione del Musée d’Arts di Nantes.
L’opera inizialmente viene chiamata con l’appellativo “La Trasteverina” e presenta dei chiari riferimenti allo stile pittorico del grande maestro del Rinascimento Raffaello. Marie Geneviève-Marguerite Marcoz viene rappresentata seduta nel suo salotto con un abito stile impero di velluto rosso a vita alta sotto il seno e che presenta una scollatura quadrata e molto ampia. L’abito ha anche chiari elementi della moda romantica che stava prendendo piede all’epoca, come ad esempio le maniche che sono lunghe fino al polso. Anche il velluto rosso è un tipico tessuto che andava di moda nel periodo romantico. In alcuni punti delle maniche è evidente l’imbottitura interna bianca del vestito, elemento che serve per alleggerire la pesantezza del velluto rosso. Un altro elemento particolare dell’abito è la cosiddetta gorgiera di chiffon che madame de Senonnes indossa all’altezza del collo e che fa da tutt’uno con la trasparente parte dell’abito che copre il suo petto. Alle spalle della donna vi è invece poggiato uno scialle di cachemire. A dare l’idea di raffinatazza della viscontessa vi sono anche gli anelli, le collane e gli orecchini che lei indossa. Dietro di lei si vede anche il riflesso della sua nuca.
La contessa d’Haussonville
La contessa d’Haussonville è un ritratto che Ingres dipinse nell’anno 1845 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. L’opera è custodita oggi presso la Frick Collection di New York, negli Stati Uniti.
In questo ritratto viene rappresentata Louise Broglie, la contessa d’Haussonville. Il quadro fu commissionato a Ingres dal marito della contessa, il visconte Othenin d’Haussonville nell’anno 1842. Come si sa la contessa d’Haussonville fu una donna molto progressista e una grande intellettuale nella sua epoca. In questo ritratto vi è una resa molto sontuosa dell’elemento della consistenza che si può riscontrare proprio nelle pieghe dell’abito di seta celeste indossato dalla donna e dalla luminosità e brillantezza del fiocco rosso che indossa tra i capelli raccolti secondo i gusti dell’epoca.
Il seguente ritratto viene considerato come uno dei lavori più eleganti e sontuosi di Jean-Auguste-Dominique Ingres e come uno dei ritratti più belli della storia dell’arte neoclassica. La contessa ha lo sguardo rivolto verso lo spettatore che sembra guardare in maniera molto concentrata. La mano destra della donna è poggiata sulla vita e sul braccio destro indossa un bracciale d’oro, mentre la mano sinistra è poggiata delicatamente sotto il mento. La stanza in cui la fanciulla si trova è quasi sicuramente la sua camera da letto, come testimonia la presenza della cassettiera con lo specchio che tra l’altro riflette la sua immagine in maniera molto realistica. Ai due lati della cassettiera sembra evidente la presenza di due poltrone che però non vengono rappresentate del tutto nel dipinto, scorgendosi appena i due braccioli. Infine sullo sfondo si intravede appena la parete laterale della stanza che è grigia.
Conclusioni
Jean-Auguste-Dominique Ingres in questi ritratti vuole rappresentare un ideale puramente neoclassico, quello della bellezza. D’altronde per lui l’arte deve riprodurre il bello insegnando solo la bellezza. Questo ideale di bellezza sarà uno degli elementi principali presenti nel suo ciclo pittorico dedicato ai ritratti di donne.
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