Introduzione
La pittrice americana Georgia O’Keeffe è spesso considerata come una dei più grandi esponenti del “realismo cubista”. Parliamo di uno specifico movimento artistico (conosciuto anche con il nome di “precisionismo”), che fonde gli elementi chiave del realismo e del cubismo. Le tematiche principali riguardano:
- la modernizzazione tipica americana
- il periodo di prosperità e confusione che ha caratterizzato l’intervallo tra le due guerre.
Grandi autori hanno provato a racchiudere su tela l’aspetto sprezzante dell’America di quegli anni, scegliendo soggetti insoliti e forme geometriche pure. Georgia O’Keeffe rientra nel gruppo degli autori più talentuosi, che hanno saputo ricostruire la dinamicità della città e l’insieme di sensazioni contrastanti. Nel corso della sua carriera artistica, O’Keeffe si è occupata soprattutto di paesaggismo, riportando nei suoi quadri l’impronta gigante della natura. Un gran numero di tele è dedicato al mondo dei fiori, che vengono rappresentati secondo i dettami del realismo e “umanizzati” secondo quelli del cubismo.
Oggi, guarderemo insieme due opere dell’autrice, che le hanno permesso di recuperare un enorme successo, sia in America che fuori. Ci concentreremo sul quadro “Blue and Green Music” e il quadro “Cow’s Skull: Red, White, and Blue” (uno dei più famosi ed apprezzati). In questo modo, riusciremo a comprendere appieno il punto di vista dell’autrice e capire cosa vuole esprimere attraverso ciascuno dei suoi quadri.
Blue and Green Music
La prima opera su cui ci concentriamo prende il nome di “Blue and Green Music” ed è stata dipinta da Georgia O’Keeffe nel 1919.
Il dipinto nasce dal desiderio di rappresentare visivamente il potere della musica e del suono. L’autrice cerca un modo per trasmettere movimento, dinamicità e ritmo, traducendo la musica in un quadro osservabile attraverso l’occhio.
Ci riesce sfruttando il contrasto tra bordi duri e morbidi, associati a forme geometriche di vario tipo. Il quadro è un alternarsi costante di grazia e durezza, forza e bellezza, la concentrazione di tutto ciò che significa “ritmo”. Georgia O’Keeffe rappresenta la musica attraverso la scelta delle forme e attraverso la scelta del colore, che vive in sfumature e brillantezze diverse.
Come ci rivela il titolo, i colori principali sono il blu e il verde, legati attraverso l’utilizzo delle sfumature e delle pennellate decise. Questo quadro, all’apparenza privo di significato, serve a dimostrarci quanto le emozioni siano reali e “visive”. Una sensazione non è solo tale, non è solo sentita dalla persona, ma è anche “vista”.
O’Keeffe dipingeva ciò che vedeva attraverso i suoi sentimenti. Il ritmo della musica può essere associato al ritmo della vita, della natura e a tutto ciò che compone il movimento.
Attraverso i suoi quadri, l’autrice si concentra sul desiderio di trasmettere dinamismo, di rappresentare quella nuova modernità che stava lentamente attraversando i suoi anni e la sua città (New York).
Cow’s Skull: Red, White, and Blue
Proseguiamo con la seconda opera di Georgia O’Keeffe, uno dei suoi quadri più famosi, “Cow’s Skull: Red, White, and Blue” (1931).
Al centro della tela compare un teschio di mucca, che sembra trovarsi di fronte ad uno sfondo di stoffa. La parte centrale dello sfondo è caratterizzata dalla presenza di una striscia nera verticale, mentre su entrambi i lati si trovano due strisce verticali rosse. Tra il nero e il rosso, assistiamo all’incontro del blu e del bianco, che ci trasmettono immediatamente l’idea di movimento della stoffa. Non sappiamo se la scelta dei colori sia legata al desiderio di riprendere quelli della bandiera americana, ma è certamente una possibilità.
Il quadro è spesso legato ai viaggi di Georgia O’Keeffe alla scoperta del New Mexico, al suo desiderio di raccontare la storia dei luoghi visitati. Ciò che più di tutto colpisce l’attenzione dell’osservatore è il realismo della rappresentazione del teschio, oltre al bianco brillante delle ossa che spiccano sullo sfondo.
Rispetto all’opera precedente, dove l’autrice si concentra sulla trasmissione di una sensazione, Cow’s Skull è decisamente più biografico; è il racconto di una storia, di una tradizione e di una realtà diversa da quella che O’Keeffe era abituata a vedere. Ancora una volta, ci viene dimostrata la potenza dell’arte, che riesce a descrivere e rappresentare la realtà complessa attraverso l’uso di poche e semplici forme.
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