Annie Besant

Annie Besant è stata un’attivista britannica per i diritti delle donne, militante nelle file socialiste, scrittrice, filantropa, filosofa. I suoi lavori in ambito filantropico hanno contribuito alla fondazione dell’università Central Hindu (oggi Banaras Hindu) nell’Uttar Pradesh, India. Viene ricordata anche per le sue lotte a favore di una società più equa, libera e laica.

Famiglia di origine

Annie Wood nacque il 1° ottobre 1847 a Londra. Suo padre, William Wood, apparteneva al ceto medio-alto, con legami famigliari riconducibili al baronetto Sir Matthew Wood, esponente dell’ala di sinistra (i whigs). Sua madre Emily Morris era una cattolica irlandese, di estrazione più modesta; il ramo cattolico della sua famiglia avrebbe contribuito ad alimentare in Annie il sostegno alla lotta per l’indipendenza dell’Irlanda. 

Quando Annie aveva cinque anni suo padre morì, lasciando la famiglia senza sostentamento. Nonostante la madre Emily tentasse di guadagnare qualcosa gestendo una pensione per studenti, i soldi non erano abbastanza per sostenere tutta la famiglia. Così, Annie fu affidata all’amica di famiglia Ellen Marryat, che si assicurò di darle un’istruzione adeguata. Grazie a Marryat, Annie poté viaggiare in Europa, e acquisì un desiderio di libertà e indipendenza che alle donne dell’epoca non era concesso. 

 

Matrimonio: indipendenza negata

All’età di vent’anni, Annie sposò Frank Besant, un pastore anglicano, che fu in seguito nominato vicario di Sibsey, nel Lincolnshire, dove la giovane coppia si trasferì. La coppia ebbe due figli, Arthur e Mabel, ma il matrimonio non era felice: Annie era diventata sempre più politicizzata, sosteneva i diritti delle donne e voleva essere indipendente. Per guadagnare qualcosa, scriveva libri per bambini, racconti e articoli, ma i soldi guadagnati, secondo la legge dell’epoca, venivano incassati dal marito. Questo generò molteplici litigi e conflitti tra i coniugi, e acuì le loro differenze in materia di politica: Frank era un conservatore (tory) che sosteneva i proprietari terrieri e la classe nobile; Annie era una progressista che si schierava a fianco dei contadini nella loro lotta per condizioni lavorative migliori. Dopo vani tentativi di salvare il matrimonio, Annie lasciò la casa famigliare e si trasferì a Londra. 

Le lotte e il pensiero libero

Una volta nella capitale, Annie studiò alla Birbeck Literary and Scientific Institution e frequentò nuovi circoli che ampliarono il suo pensiero e misero in discussione le convenzioni sociali a cui era abituata. Non poteva divorziare dal marito, ma per un periodo si trovò un compromesso, con il marito che le passava un piccolo assegno mensile e le consentiva di vedere i figli. Annie divenne presto un’esponente di spicco della National Secular Society, un’associazione che promuoveva la laicità dello stato, motivo per cui Annie cominciò ad attaccare la Chiesa Anglicana e il controllo che aveva sulla fede delle persone. Poteva sostenersi economicamente grazie agli articoli scritti per il giornale della National Secular Society, il National Reformer. Annie spesso interveniva a incontri intellettuali e politici come oratrice, viaggiando per tutto il paese grazie alla neonata ferrovia. Era molto legata al leader della National Secular Society, Charles Bradlaugh, che viveva separato dalla moglie insieme alle proprie figlie; presto, i due iniziarono a convivere, condividendo le proprie idee e le proprie lotte.

Nel 1877, Annie e Charles pubblicarono in Inghilterra il controverso saggio americano Fruits of Philosophy di Charles Knowlton, che promuoveva il controllo delle nascite come strumento per frenare la crescita demografica incontrollata ed evitare l’ulteriore impoverimento delle famiglie già povere. Il libro era apertamente osteggiato dalla Chiesa e Annie e Charles Bradlaugh furono arrestati per averlo diffuso in Inghilterra; il processo li giudicò colpevoli, ma furono rilasciati in attesa di appello. I due ottennero anche un grande appoggio da parte della stampa liberale e il loro processo ispirò la fondazione della Malthusian League, un’associazione a favore della contraccezione e dell’educazione sessuale. Tuttavia, la nomea derivante dal processo costò ad Annie la perdita della custodia congiunta dei figli, che furono affidati esclusivamente al padre.

Terminato il processo, Annie e Bradlaugh continuarono le proprie lotte. Annie si avvicinò agli indipendentisti irlandesi, e iniziò a supportare il loro leader, Michael Davitt, attraverso i propri scritti. Nel frattempo, Bradlaugh fu eletto membro del Parlamento nel 1881 e questo sancì un graduale allontanamento da Annie, che in quanto donna non poteva partecipare alla politica parlamentare.

I diritti delle donne

In quegli anni, Annie si avvicinò molto al drammaturgo George Bernard Shaw, che ammirava le idee e l’arte oratoria della donna e sostenne la sua ammissione alla Fabian Society, un movimento socialdemocratico a sostegno delle classi lavoratrici. Annie iniziò a lavorare e scrivere per i fabianisti, acuendo la propria separazione da Bradlaugh, che era contrario al socialismo perché incoraggiava la presa di coscienza da parte delle classi lavoratrici. Annie intervenne in quella manifestazione che sarebbe stata ricordata come Bloody Sunday (13 novembre 1887), in cui la polizia intervenne arrestando molti partecipanti e causando anche un morto. L’anno successivo, Annie partecipò al London Matchgirls Strike a sostegno delle donne e ragazze lavoratrici (e sottopagate) della fabbrica di fiammiferi londinese Bryant and May. Le loro richieste di migliori condizioni lavorative e un salario più alto riscossero il supporto da parte del pubblico, ottenendo alla fine il riconoscimento delle proprie rivendicazioni. Alla fine del decennio, inoltre, Annie si avvicinò al marxismo tramite l’intermediazione dello scrittore William Morris.

Nel 1893, Annie intervenne al World Parliament of Religions di Chicago e due anni dopo, insieme a Henry Steel Olcott, Marie Musaeus Higgins e Peter De Abrew, sviluppò il progetto di fondazione del Musaeus College su un’isola dello Sri Lanka. 

Con il nuovo secolo e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Annie sostenne a spada tratta l’indipendenza sia dell’Irlanda sia dell’India. Trasferitasi in India, combatté per promuovere una consapevolezza nazionale ma anche per abolire alcune tradizioni come le spose bambine e il sistema delle caste. In quel paese, però, si ammalò nel 1931 e morì il 20 settembre 1933, all’età di 85 anni; in suo onore, i suoi colleghi Jiddu Krishnamurti, Aldous Huxely e Rosalind Rajagopal fondarono la Happy Valley school in California.

A cura di Chiara.