Virna Lisi

Virna Lisi è stata una famosa attrice italiana, che ha vinto numerosi riconoscimenti per le sue interpretazioni sia nel cinema italiano sia a Hollywood.

Famiglia di origine

Virna Pieralisi (che avrebbe poi adottato il nome d’arte Virna Lisi) nacque ad Ancona l’8 novembre 1936; i genitori avrebbero voluto chiamarla Siria, nome che però venne rifiutato dall’ufficiale di anagrafe perché riconducibile a uno Stato nemico dell’Italia; così, la neonata si ritrovò il nome Virna, inventato sul momento. 

Inizialmente, la famiglia visse a Jesi, poi si trasferì a Roma, dove la giovane Virna, appena diciassettenne, fu notata da un conoscente della famiglia, Giacomo Rondinella, un attore che la mise in contatto con il produttore cinematografico Antonio Ferrigno

Un talento giovanissimo

Nonostante l’età e la contrarietà del padre, Rondinella, colpito dalla bellezza e portamento della giovane, la scritturò e la accompagnò nelle sue primissime apparizioni cinematografiche, con lo pseudonimo Virna Lisi. I suoi primi film appartenevano a un filone allora molto in voga, quello delle pellicole “strappalacrime”: E Napoli canta, Piccola Santa, Luna nuova; la svolta, però, arrivò con il film Le diciottenni di Mario Mattoli (remake di Ore 9: lezioni di chimica) e con Lo scapolo, nel quale recitò accanto ad Alberto Sordi. Nuova fama si aggiunse negli anni successivi quando Virna fu scelta come testimonial della pubblicità del dentifricio Chlorodont, che riscosse molto successo; nel 1957, fu scelta dalla Rai per interpretare Elizabeth Bennet nella miniserie italiana di Orgoglio e pregiudizio. Negli anni successivi non mancarono altre apparizioni sia in sceneggiati Rai sia in film del grande schermo, tra cui uno di Totò (Totò, Peppino e le fanatiche, del 1958).

Nel 1960, Virna si sposò con Franco Pesci, architetto romano, e decise di ritirarsi dal cinema per dedicarsi alla sua nuova famiglia (due anni dopo sarebbe nato il figlio Corrado). Tuttavia, il mondo della televisione richiedeva la sua presenza e, complice anche l’appoggio del marito, Virna ritornò a lavorare, comparendo in molteplici sceneggiati Rai. In seguito, riprese anche il cinema, recitando in numerose commedie con Totò, Aldo Fabrizi, Raimondo Vianello. Fu in quegli anni che debuttò anche a teatro e lavorò in produzioni francesi, guadagnandosi ammirazione e consensi della critica anche in Francia. 

Gli anni di Hollywood

Nella seconda metà degli anni Sessanta, Virna Lisi venne scritturata dalla casa cinematografica americana Paramount e si trasferì di conseguenza a Los Angeles. Lì, Virna comparve in famosi film di Hollywood, per esempio Come uccidere vostra moglie, Due assi nella manica e U-112 assalto al Queen Mary; nonostante il successo dei film, però, l’attrice non era soddisfatta del ruolo in cui l’avevano calata, riducendola a un’icona sexy senza talento né intelligenza, un po’ come Marilyn Monroe. Quando, nel 1968, le venne proposto il ruolo protagonista in Barbarella, dove però sarebbe dovuta comparire solo in bikini, Virna rifiutò il ruolo e, nonostante la penale prevista, rescisse il suo contratto con la casa cinematografica, tornandosene in Italia. 

A cavallo tra anni Sessanta e Settanta, l’attrice lavorò in molteplici produzioni, sia italiane, sia di altri paesi europei, incluse alcune produzioni hollywoodiane girate in Europa, come Il segreto di Santa Vittoria e La statua. Nel 1974, dopo aver lavorato a due film di Zanna Bianca, decise di prendersi una pausa dal cinema per passare più tempo con la propria famiglia.

 

Alla fine degli anni Settanta, però, riprese a lavorare, dedicandosi a ruoli più impegnativi e drammatici che le guadagnarono il plauso della critica; grazie alla sua interpretazione di Elisabeth Nietzsche in Al di là del bene e del male (1977) le fu conferito il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista e la Grolla d’oro come migliore attrice. Una seconda Grolla d’oro arrivò nel 1980 grazie al suo ruolo nel film La cicala, che le guadagnò anche un David di Donatello come migliore attrice protagonista. Nel 1983, un altro David di Donatello le fu conferito per Sapore di mare, grazie a cui vinse anche un Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. 

Alla fine degli anni Ottanta, partecipò al suo ultimo film hollywoodiano, I Love N.Y., e in numerose produzioni televisive. Lo stesso fece negli anni Novanta; nel 1994, la sua interpretazione di Caterina de’ Medici nella produzione francese La Regina Margot, presentata anche al Festival di Cannes, le fece vincere il Premio César e il Nastro d’argento. Nella seconda metà degli anni Novanta si divise tra Francia e Italia, guadagnandosi altre candidature e prestigiosi premi, tra cui il premio alla carriera. Nel 2002, comparve nel suo ultimo film, Il più bel giorno della mia vita, prima di una pausa dal cinema che sarebbe durata più di un decennio.

Nel corso degli anni Duemila, infatti, si dedicò prevalentemente alla televisione. Nel 2013, il marito Franco morì, e fu solo nel 2014 che nell’anno successivo che Virna ricomparve in un film, Latin Lover. Nel corso dello stesso anno, l’attrice scoprì di avere un cancro ai polmoni e il 18 dicembre, all’età di 78 anni, morì nel sonno. Il figlio Corrado, rispettando i desideri della madre, preferì celebrare un funerale in forma privata, rifiutando la proposta di aprire una camera ardente in Campidoglio.

La sua lunga carriera, coniugata alle sue scelte personali con cui si oppose al sistema del cinema hollywoodiano, l’ha resa una figura di riferimento per le attrici italiane; in sua memoria è stato infatti previsto il Premio Virna Lisi per le attrici italiane che hanno guadagnato una particolare notorietà anche all’estero.