Introduzione
I paesaggisti, gli artisti che si dedicano alla rappresentazione dei “paesaggi”, riescono a racchiudere la dinamicità della natura all’interno dei propri quadri. Questa abilità non è concessa a tutti i pittori, ma solo a chi riesce ad immergersi appieno nella scena che sta osservando. La connessione tra uomo e natura raggiunge qui i suoi massimi livelli ed il quadro inizia a muoversi quasi magicamente.
Non è solo una questione di dettagli, un quadro non è realistico solo perché carico di elementi. Al contrario, è una questione di atmosfera. Per catturare il dinamismo e la potenza della natura circostante, è necessario trasmettere all’opera la giusta atmosfera. Colori, luci e ombre intervengono nella creazione di questa stessa atmosfera, permettendoci di immedesimarci nel pittore. La figura del lago, un luogo incantato presente in tantissime fiabe, è stata spesso scelta come soggetto principale di importanti quadri paesaggistici.
Le due opere che analizzeremo oggi – “Tramonto sul lago Lemano” di Gustave Courbet e “Lago con Colline” di Willliam Turner – sono due validi esempi di pittura paesaggistica qualitativamente superiore. Guarderemo da vicino le tecniche di Courbet e Turner, due autori dalle straordinarie abilità espressive. In questo modo, potrete lasciarvi andare ed immergervi completamente nel paesaggio rappresentato.
Tramonto sul Lago Lemano, Gustave Courbet
Gustave Courbet è un’artista dalla personalità insolita, sempre alla ricerca della giusta angolazione rappresentativa. Viene considerato come un vero e proprio maestro paesaggista, un pittore capace di instaurare un rapporto unico con la natura.
Nel quadro “Tramonto sul lago Lemano”, realizzato nel 1874 e custodito presso il Vevey, Musée Jenisch, Courbet racconta una storia dall’atmosfera malinconica e solitaria. Una barca con le vele piegate occupa gran parte del quadro, ospitata dalle acque luccicanti del lago Lemano. Come suggerisce il nome dell’opera, la barca è rappresentata durante il tramonto, poco prima che il sole si nasconda dietro l’acqua.
Eppure il sole sembra già essersi dimenticato della piccola imbarcazione, che si trova completamente in ombra. Riconosciamo la luce del tramonto dalle pennellate rosse utilizzate per dipingere parte del cielo e dalle strisce illuminate sulla cima della montagna.
Il lago si perde in lontananza, quasi mischiandosi con il cielo. La prospettiva è chiara e realistica, accentuata dai riflessi sulla superficie dell’acqua. La sensazione è quella di star assistendo direttamente alla scena, come se ci sedessimo accanto al pittore mentre realizza l’opera. La stretta connessione tra Courbet e la natura è qui chiaramente visibile, attraverso la delicatezza con cui affronta la rappresentazione e con cui riporta ogni dettaglio. La superficie increspata del lago ci trasmette l’idea del movimento delle acque, smosse appena dal passaggio della barca. In questo caso il lago rappresenta l’ignoto e la libertà, la possibilità di un futuro diverso rispetto a quello che stiamo vivendo.
Lago con colline, William Turner
William Turner, importante artista dell’Ottocento, si è occupato anche di rappresentazione paesaggistica. L’opera “Lago con colline” è tra le più conosciute ed apprezzate, considerata come estremamente espressiva. L’opera è stata realizzata tra il 1848 e il 1850 e si trova nel Victoria and Albert Museum di Londra.
Al centro del paesaggio raffigurato, è facilmente riconoscibile un lago circondato dalle colline. Nella parte sinistra, si riconosce un’altura con un castello posizionato sulla cima.
In primo piano, invece, ecco comparire la figura di un uomo ed alcuni animali, che sembrano avanzare verso destra. Il cielo che sormonta il lago è segnato dalla presenza di nubi, nonostante la luna sia accorta ben visibile nell’angolo sinistro. Il quadro è stato dipinto utilizzando gli acquerelli e riporta la classica atmosfera “sfumata” di questo stile di disegno. L’autore sfrutta la potenza del colore per trasmettere sensazioni di calma e tranquillità. Il lento avanzare del pastore rappresenta il lento scorrere delle ore.
La bellezza calamitante della natura riesce a risucchiare le ore del giorno e della notte, rallentando il percorso naturale della vita. Questo perché la natura, a differenza dell’uomo, ha il dono di “durare per sempre”, senza mai scomparire. Attraverso la sua opera, Turner ci descrive l’urgenza della vita, il desiderio di viverla pienamente prima che sia troppo tardi. Allo stesso tempo, descrive il potere calmante della natura, capace di spingerci a godere della bellezza quotidiana e dei frutti del lavoro svolto.
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