La pittura ad acquerello

La pittura ad acquerello rientra tra le tecniche più antiche del mondo dell’arte. La potenza di questo strumento sta nella possibilità di modificare facilmente l’intensità di colore di un determinato oggetto. L’artista, può scegliere come rappresentare i singoli elementi del quadro, affidandogli un aspetto più o meno sfumato. 

Nel Medioevo, l’acquerello era estremamente diffuso. I monaci lo utilizzavano per aggiungere disegni e decorazioni alle proprie trascrizioni, approfittando della facilità di stesura del colore. Albrecht Dürer, un pittore tedesco del Rinascimento, è stato il primo ad intuire il potere dell’acquerello. I suoi quadri, spesso semplici raffigurazioni di animali e piante, dimostrano quanto sia facile ottenere un buon livello di realismo attraverso il colore ad acqua. Nel corso degli anni, gli artisti hanno affinato le proprie tecniche e sperimentato nuove combinazioni di colore, arrivando a produrre un numero invidiabile di quadri ad acquerello. Guarderemo insieme tre esempi che dimostrano l’abilità dei pittori e la potenza del colore.

Clare Hall and the West end of King’s College Chapel, JMW Turner, 1793

Joseph Turner rientra tra gli artisti della pittura ad acquerello più apprezzati della Gran Bretagna. Nella sua lunghissima carriera Turner ha rappresentato alcuni dei paesaggi più belli del panorama inglese, esprimendo al meglio il proprio spirito di appartenenza. 

Nell’opera “Clare Hall and the West end of King’s College Chapel”, Turner si concentra su una veduta di Cambridge, riprodotta nel dettaglio. 

L’uso dell’acquerello è legato al desiderio di rappresentare lo “spirito” della scena, lasciando sul quadro un alone di mistero e romanticismo. Le delicate sfumature ottenute attraverso i rapidi movimenti del pennello, trasmettono all’osservatore una sensazione di profonda tranquillità. Gli alberi, di cui vediamo l’ombra proiettata nel fiume, sembrano oscillare seguendo il vento e la scena stessa sembra trasportarci nel luogo rappresentato. 

In questo caso, l’acquerello diventa il mezzo perfetto per trasmettere un’emozione forte, per confermarci il sentimento d’amore che Turner provava per la sua Inghilterra. 

Self-Portrait, Paul Cézanne, 1895

Anche Paul Cézanne, nonostante non abbia utilizzato l’acquerello in tantissime delle sue opere, rientra tra gli sperimentatori più interessanti. Secondo Cézanne, l’acquerello gli permetteva di raggiungere un’estetica diversa, che la pittura ad olio non riusciva a trasmettere. Le ombre, le sfumature e i dettagli ottenuti con l’acquerello soddisfacevano il suo bisogno di “magia”, il desiderio di trasmettere qualcosa di incompleto all’osservatore (così da permettergli di completarlo con l’immaginazione). 

Nel suo “Self-Portrait” del 1895, uno dei suoi autoritratti più conosciuti, l’artista anticipa una tendenza artistica molto comune nell’ultimo ventennio. Il colore fuoriesce dai bordi, creando una rappresentazione inedita e innovativa. Il disegno non è più pura riproduzione della realtà, ma permette di raffigurare tutto ciò che sfugge all’occhio umano. 

Lo spirito dell’artista fuoriesce dalle linee, cogliendo subito l’attenzione di chi ha la possibilità di guardare l’opera. 

Flora on the Sand, Paul Klee, 1927

Concludiamo infine l’analisi di opere artistiche realizzate con la tecnica dell’acquerello con un importante esponente dell’astrattismo, considerato come un vero e proprio pioniere del genere. Parliamo di Paul Klee, che si è ritrovato più e più volte a sperimentare la tecnica dell’acquerello. Nell’opera “Flora on the Sand” ritroviamo tutta la passione di Klee nei confronti della musica e della ritmicità. Questo quadro può facilmente essere definito come ritmico, dotato di una sincera dinamicità. 

Il movimento dell’opera in questione non è solo legato al susseguirsi dei quadrati, ma anche alla scelta accurata della palette dei colori. Accostamenti audaci e trasparenza si uniscono all’interno dello stesso quadro, regalandoci un’unione unica possibile solo grazie alla scelta dell’acquerello. Secondo alcuni critici d’arte, Klee ha tratto ispirazione per Flora on the Sand dalla sua esperienza in Tunisia, dove ha avuto la possibilità di entrare in contatto con alcuni produttori di tappeti. La scelta dei colori e la ripetizione della forma potrebbe derivare proprio da questa esperienza, che gli ha permesso di aggiungere il risultato a cui aspirava da tempo. 

Conclusioni 

La bellissima tecnica dell’acquerello viene spesso considerata come “semplice” o anche facilmente realizzabile. In realtà quindi riuscire a dosare colore e acqua nel modo giusto non è una  cosa  così immediato. La realizzazione di interi quadri ad acquerello è legata allo studio attento dell’uso del pennello e del dosaggio. 

I grandi artisti dell’acquerello hanno sfruttato questa tecnica per rappresentare la propria immagine sfumata della realtà, che nasconde sempre qualcosa sotto la superficie.