Una mostra che riporta in Italia i capolavori di Gustav Klimt
Dal 27 ottobre 2o21 fino al 27 marzo 2022 si tiene a Roma una mostra molto bella che riporta tantissimi capolavori di Gustav Klimt e dei principali pittori della Secessione. La mostra, nota come Klimt. La Secessione e l’Italia, è nata da una collaborazione tra il Museo Belvedere di Vienna, la Klimt Foundation e la Sovraintendenza ai beni culturali di Roma Capitale. Intento della mostra in scena a Palazzo Braschi di Roma è quello di presentare Klimt e gli artisti del suo gruppo in un modo del tutto inedito, ovvero nel loro rapporto con l’Italia. Per gli esponenti della Secessione l’Italia era una tappa molto importante per la loro formazione culturale ma al tempo stesso rappresentava per loro un elemento che poteva rappresentare un ostacolo alla loro ricerca della modernità.
Sebbene la protesta della Secessione fosse nata nel 1897 con l’intento di staccarsi dai modelli classici in ambito pittorico, Gustav Klimt continuò ad interessarsi all’Italia. Fu infatti nel 1899 e nel 1903 che l’artista fece due viaggi nel Bel Paese, rispettivamente a Venezia e Ravenna, dove riscoprì i mosaici di epoca paleocristiana e medievale, i vetri murrini e infine gli smalti di epoca bizantina. A differenza di altri artisti facenti parte del suo gruppo che amavano dipingere le vedute di Venezia, Klimt invece amava tantissimo rappresentare i paesaggi vedutisti del lago di Garda che aveva avuto modo di visitare nel corso dei suoi viaggi in Italia. Egli partecipò due volte alla Biennale di Venezia:
- la prima volta nel 1899 nella sala austriaca
- la seconda volta nel 1910 con una bellissima mostra personale
Nel 1911 si distinse notevolmente all’interno del padiglione austriaco nel corso dell’Esposizione Internazionale di Roma e tre anni dopo aveva inviato una delle sue opere alla II edizione della cosiddetta Secessione romana, diventando un punto di riferimento importante per gli artisti italiani come Felice Casorati, Galileo Chini e tanti altri.
Le opere in mostra a Palazzo Braschi
Tante sono le opere presenti a Palazzo Braschi in occasione della mostra in corso a Roma nel 2022 e tra queste si ricordano le seguenti:
- la ricostruzione dei colori dei cosiddetti quadri della Facoltà che gli furono richiesti dall’Università di Vienna e che l’artista aveva ritirato perché avevano suscitato innumerevoli critiche. Questa è stata effettuata mediante l’intelligenza artificiale e l’apprendimento in automatico dal gruppo di lavoro organizzato dal museo del Belvedere nell’ambito di un progetto sull’artista di Google Arts & Culture
- Ritratto di signora prestato dalla GAM Riddi Oddi di Piacenza e ritrovato fortunatamente dopo un furto che l’ha reso famoso nel mondo
- Giuditta I
- La sposa
- Amalie Zuckerkandl
- Amiche I
- Ragazza nel verde
Tra queste opere elencate se ne descriveranno due: Ritratto di signora e Ragazza nel verde.
Ritratto di signora
Ritratto di signora è un dipinto realizzato da Gustav Klimt nel biennio 1916-1917 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela ed è stato prestato al museo di Palazzo Braschi di Roma in occasione di questa esposizione dalla GAM Ricci Oddi di Piacenza.
Questo famoso ritratto fu acquisito dal noto collezionista Giuseppe Ricci Oddi nel corso del 1925 da Luigi Scopinich. Dopo un’analisi dell’opera effettuata ai raggi X è stato scoperto casualmente nell’anno 1996 che questa versione dell’opera altro non è che una versione ridipinta di un quadro di Klimt andato perduto nel 1917, di cui non si seppe più nulla. Nel ritratto originale era rappresentata una donna con cappello, il cui titolo era Ritratto di ragazza. Quest’ultimo dipinto fu smarrito in via ufficiale il 22 febbraio 1997, poco prima di una mostra speciale che si sarebbe dovuta tenere al GAM. Questo ritratto fu rubato qualche giorno prima e la cornice fu lasciata sui tetti dell’edificio. Nell’aprile 1997 un falso del quadro fu trovato a Ventimiglia.
Nel dicembre 2019 in un incavo della parete esterna dell’edificio della galleria, dei giardinieri hanno ritrovato una borsa all’interno del quale era riposto il dipinto. A metà gennaio 2020 si è effettuata l’autenticazione dell’opera e il 28 ottobre dello stesso anno è stato esposto nella Galleria d’arte moderna Ricci Oddi di Piacenza.
Il quadro rappresenta una signora vestita con un abito bianco con sfumature blu decorato con fiori dai variopinti colori, tra cui il blu, il rosa, il verde, il giallo, il fuxia. La fanciulla ha i capelli raccolti e corvini e il suo incarnato bianco viene reso più vivo dal colore roseo delle guance. La fanciulla viene rappresentata a mezzo busto ed è circondata da uno sfondo color verde smeraldo. E’ considerato come uno dei capolavori più belli e particolari di Klimt esposto a Palazzo Braschi.
Ragazza nel verde
Un altro dipinto che l’osservatore può ammirare a Palazzo Braschi in occasione della mostra dedicata a Klimt e ai pittori della Secessione è Ragazza nel verde che è stato realizzato dal pittore nel 1896 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela e facente parte oggi della collezione del museo del Belvedere di Vienna.
In questo quadro viene ritratta una ragazza in primo piano vestita con un abito bianco con le maniche a sbuffo tipico della moda dell’epoca. La fanciulla sembra che stia guardando l’osservatore, ha i capelli raccolti in una pettinatura tipica dell’epoca e indossa un cappello bianco. La fanciulla viene ritratta in mezzo al verde a giudicare dal colore dello sfondo della tela stessa.
Il volto della ragazza è molto espressivo e sembra che la fanciulla stessa rivolga il suo sguardo verso l’osservatore del quadro. I colori predominanti della tela sono il bianco, utilizzato per la colorazione del vestito, e il verde utilizzato invece per la colorazione del paesaggio circostante.
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