Elizabeth Taylor

Elizabeth Taylor è stata una famosa attrice angloamericana, icona del cinema di Hollywood degli anni Cinquanta, annoverata dall’American Film Institute tra le sette attrici più leggendarie del grande schermo.

Le origini

Elizabeth Rosemond Taylor nacque il 27 febbraio 1932 nel sobborgo londinese di Hampstead Garden Suburb da genitori entrambi americani: il padre, Francis Lenn Taylor, era un mercante d’arte; la madre, Sara Sothern, era un’attrice di teatro in pensione. Francis Lenn Taylor aveva aperto nel 1929 una galleria d’arte a Bond Street; in quello stesso anno, la coppia aveva avuto il primo figlio, Howard

La piccola Elizabeth crebbe quindi a Londra, in un ambiente frequentato da artisti, intellettuali e politici; frequentò una scuola Montessori e fu allevata nel credo del cristianesimo scientista, la fede della madre.

Nel 1939, consci della guerra che stava per scoppiare in Europa, la famiglia decise di ritornare negli Stati Uniti: Sara e i figli partirono per primi, nell’aprile di quell’anno, per poi essere raggiunti anche da Francis Lenn; la famiglia si stabilì infine a Beverly Hills, e il signor Taylor aprì una galleria d’arte a Los Angeles. 

I primi passi: una giovane star

Durante la permanenza della famiglia Taylor in California, molti dei loro conoscenti espressero la loro ammirazione per l’aspetto e gli occhi della giovane Elizabeth: secondo loro, era perfetta per il grande schermo. Sara era inizialmente contraria all’idea che la figlia intraprendesse una carriera cinematografica, ma quando l’imperversare della Seconda guerra mondiale la convinse che mai sarebbero riusciti a rientrare in Inghilterra, si rassegnò all’idea che il cinema potesse essere per Elizabeth un modo per integrarsi nella società americana. Così, nel 1941 l’accompagnò a dei provini sia presso la Universal Pictures che la Metro-Goldwyn-Mayer: entrambe le case cinematografiche rimasero affascinate dalla giovane Elizabeth e le offrirono un contratto. La madre scelse l’Universal e così, nell’aprile 1941, Elizabeth recitò il suo primo ruolo nel film There’s One Born Every Minute: tuttavia, subito dopo questa apparizione, l’Universal rescisse il contratto, affermando che Elizabeth aveva degli occhi e un comportamento troppo da adulta che ne rovinavano l’aspetto da bambina.

Ma la carriera della giovane Elizabeth era destinata a continuare. Nel 1942, la MGM le offrì un ruolo minore nel film Lassie torna a casa, che le guadagnò un contratto di sette anni con la casa cinematografica. In seguito, comparve anche in Jane Eyre (1943) e Le bianche scogliere di Dover (1944). 

Il suo primo ruolo di protagonista arrivò nel 1944, per il film National Velvet: serviva un’attrice con un accento britannico e che sapesse cavalcare ed Elizabeth, appena dodicenne, aveva entrambi i requisiti. La produzione del film fu rinviata di qualche mese per permettere a Elizabeth di crescere in altezza ed esercitarsi nell’equitazione, ma l’attesa valse la pena: National Velvet fu un successo al botteghino che procurò a Elizabeth recensioni entusiastiche da parte dei critici e sancì l’inizio della sua ascesa nel mondo del cinema. Da quel momento, la MGM prese il controllo totale della sua vita: la giovane attrice doveva rispettare una rigida routine, frequentare lezioni di danza e canto e praticare la recitazione ogni giorno.

Man mano che Elizabeth cresceva, la MGM le offriva ruoli adatti alla sua età, coltivando nel frattempo la sua immagine pubblica; la sua interpretazione di Amy March nella versione di Piccole donne del 1949 riscosse un grande successo.

Gli anni Cinquanta: stella di Hollywood

Con l’età adulta, arrivarono anche ruoli più impegnativi e complessi: Conspirator (1949-1950), The Big Hangover.  La critica l’applaudì soprattutto per la sua interpretazione ne Un posto al sole (1951). Nel 1950, Elizabeth sposò Conrad Hilton Jr., erede dell’omonima catena alberghiera, e la cerimonia nuziale fu organizzata e gestita dalla MGM come parte della propria campagna pubblicitaria. Il matrimonio però durò appena nove mesi, e il divorzio si tradusse in uno scandalo che oscurò la reputazione dell’attrice: la MGM inviò Elizabeth in Inghilterra per la produzione del colossal Ivanohe, che riscosse un grande successo. Nel 1952, Elizabeth sposò l’attore inglese Michael Wilding, da cui ebbe due figli e da cui avrebbe divorziato nel 1957. 

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, Elizabeth riuscì a ottenere ruoli più impegnativi, che le procurarono il plauso della critica, soprattutto per il suo ruolo da protagonista nel colossal Il Gigante (1956). Un altro film che segnò un punto importante nella sua carriera fu La gatta sul tetto che scotta (1958), che però Elizabeth visse con grande difficoltà, perché il suo terzo marito, Mike Todd, morì in un incidente aereo durante le riprese del film. In seguito, la sua relazione con il cantante Eddie Fisher provocò uno scandalo e la trasformò, agli occhi del pubblico, in una rovinafamiglie. Tuttavia, la MGM sfruttò proprio questa immagine per lanciare il film Butterfield 8, per cui Elizabeth guadagnò la sua prima nomination agli Oscar come migliore attrice.

Terminato il contratto con la MGM, Elizabeth interpretò Cleopatra nell’omonimo film della 20th Century Fox (1963): il film la consacrò definitivamente come star di Hollywood; fu la prima attrice a essere pagata un milione di dollari per il ruolo, per il quale vinse l’Oscar come migliore attrice. Il film, inoltre, diede vita a un altro scandalo, in quanto Elizabeth intrecciò una relazione con il suo co-protagonista, Richard Burton, la cui storia d’amore fu seguita passo dopo passo dai tabloid. 

Negli anni successivi, Elizabeth e Richard Burton lavorarono insieme a molti film, sia come attori che come produttori; negli anni Sessanta, però, la carriera di Elizabeth iniziò a declinare, anche a causa di un aumento di peso che ne rovinò l’immagine. Negli anni Settanta, arrivata ormai al sesto matrimonio, questa volta con il senatore statunitense John Warner, Elizabeth si ritirò dalle scene per seguire la carriera politica del marito. Tornò a recitare negli anni Ottanta, cimentandosi nel teatro e nella televisione; negli anni Novanta, si impegnò attivamente nella lotta contro l’HIV, raccogliendo molti fondi per la ricerca. Divenne anche famosa per il suo brand di profumi, lanciato in collaborazione con il marchio Elizabeth Arden.  

Elizabeth Taylor morì il 23 marzo 2011 a Los Angeles, all’età di 79 anni. La sua immagine di diva, così minuziosamente costruita dalla MGM, spesso oscurò le sue doti recitative: veniva giudicata per il suo aspetto più che per la sua performance, oppure per gli scandali della sua vita privata.

A cura di Chiara.