Gloria Gaynor

Gloria Gaynor, pseudonimo di Gloria Fowles, è una cantante americana famosa per le sue hit di musica disco, tra cui la conosciutissima I Will Survive, annoverata tra le più famose canzoni disco di sempre.

Origini

Gloria Gaynor nasce il 7 settembre 1943 a Newark, New Jersey, unica figlia femmina in mezzo a cinque fratelli. Il padre, Daniel Fowles, e la madre, Queenie Mae Proctor, appartengono a una classe abbastanza povera, ma il padre suona e canta nei nightclub e questo contribuisce ad avvicinare Gloria alla musica sin da giovanissima. I suoi fratelli più grandi, inoltre, cantano gospel nelle chiese, anche se non permettono a Gloria, in quanto femmina, di far parte del loro gruppo, la giovane è sempre in contatto con la musica, che ama ascoltare alla radio.

Appena diciottenne, grazie alla raccomandazione di un vicino di casa, Gloria viene accettata come cantante dal gruppo jazz/R&B “The Soul Satisfiers”e inizia a esibirsi nei nightclub. La sua prima apparizione come Gloria Gaynor risale al 1965, quando debutta con il singolo She’ll Be Sorry prodotto da Johnny Nash. 

Carriera e grandi hit

Nel 1973, Gloria firma un contratto con la Columbia Records tramite Clive Davis e rilascia il singolo Honeybee, che però non raggiunge il successo sperato. Quando Clive Davis lascia la Columbia, anche Gloria abbandona la casa discografica e passa alla MGM, che rilancia il singolo cambiando leggermente il titolo (da Honeybee a Honey Bee): questa volta, la hit diventa una delle più ascoltate dell’aprile 1974. Poco dopo, Gloria lancia un altro grande successo, Never Can Say Goodbye, incluso nell’album omonimo, che nel giro di pochi mesi diventa una delle hit più ascoltate nelle discoteche di New York; a novembre, entra nella classifica delle canzoni pop americane più ascoltate, classificandosi nona entro gennaio dell’anno successivo. Ma il successo non si ferma qui e trascende anche i confini nazionali: verso la fine del 1974, Never Can Say Goodbye è tra le cinque canzoni più ascoltate nel Regno Unito, Canada, Australia e Germania.

Dopo il successo del primo album, Gloria cavalca l’onda rilasciandone un secondo, Experience Gloria Gaynor: anche questa volta, alcuni dei singoli inclusi nell’album scalano le classifiche, rientrando tra le Hot 100 e facendo furore nelle discoteche. 

I Will Survive

Gloria continua a lavorare instancabilmente, sia nella produzione di album sia cantando nei nightclub e discoteche. Gli album successivi, I’ve Got You, Glorious e Gloria Gaynor’s Park Avenue Sound, riscuotono un moderato successo: solo qualche hit riesce davvero a sfondare, mentre le altre canzoni rimangono abbastanza nell’anonimato. La situazione cambia nel 1978, con il lancio dell’album Love Tracks: sul lato B della cassetta, quasi “nascosta”, c’è quella che sarebbe diventata la hit più ascoltata di sempre, I Will Survive. Inizialmente, infatti, l’album non viene quasi notato: sono i DJ delle discoteche che scoprono la hit e iniziano a lanciarla su pista. In breve tempo I Will Survive scala tutte le classifiche e la casa produttrice, la Polydor Records, decide di rifare l’album spostando la canzone sul lato A. I Will Survive riceve il Grammy come Best Disco Recording nel 1980 e Rolling Stones la inserisce nella lista della 500 canzoni più belle di sempre; nel 2000, entra nella lista di VH1 delle 100 canzoni disco più belle, dove è rimasta fino a oggi. Grazie allo straordinario successo di questo singolo, Love Tracks diventa uno degli album più famosi e venduti della carriera musicale di Gloria. 

Gli anni Ottanta

Dopo I Will Survive, la successiva grande hit di Gloria è Let Me Know (I Have a Right) nell’album I Have a Right del 1979. In seguito, la disco music vive negli Stati Uniti un periodo di abbandono e di conseguenza i due successivi dischi di Gloria (Stories e I Kinda Like Me) vengono quasi ignorati. A livello personale, inoltre, la cantante attraversa un momento di incertezza e si rifugia nella fede religiosa, convertendosi al cristianesimo. Per un paio di anni, smette di produrre musica, fino a che, nel 1983, non lancia l’album Gloria Gaynor, più orientato al pop e all’R&B piuttosto che alla disco. L’ultima sua grande hit è I Am What I Am dell’album successivo, I Am Gloria Gaynor (1984), che diventa una canzone-manifesto per i diritti degli omosessuali.  

Negli anni successivi, Gloria si limita a rilasciare cover dei suoi grandi successi. Nel corso degli anni Novanta si assiste a una rinascita della musica disco e Gloria viene coinvolta in qualche performance, soprattutto di I Will Survive, lavora come doppiatrice e compare come ospite ne The Wayans Bros, That ‘70s Show. È solo nel 2002, dopo quindici anni di inattività, che rilascia un nuovo album originale, I Wish You Love. Negli anni Duemila, la cantante continua comunque a cavalcare il successo di I Will Survive: il singolo viene remixato più volte, cantato in molteplici concerti, e viene inserito nel National Recording Registry della Biblioteca del Congresso nel 2016. Dopo l’uragano Harvey nel 2017, Gloria ha modificato il titolo del singolo in Texas Will Survive a sostegno della popolazione colpita. Nel 2019 esce il suo (finora) ultimo album, Testimony, che le guadagna il suo secondo Grammy in carriera.

A cura di Chiara.