Claudia Cardinale
Claudia Cardinale è un’attrice e cantante italiana di origine siculo-tunisina, con una lunghissima carriera cinematografica e decine di film nel proprio curriculum.
Famiglia e origini
Claudia nasce il 15 aprile 1938 a Tunisi, registrata all’anagrafe con il nome Claude Joséphine Rosa; primogenita della famiglia, in seguito nascono anche la sorella Blanche e i fratelli Bruno e Adriano. I suoi genitori, Yolanda e Francesco, erano di origine siciliana e di fatto avevano mantenuto la cittadinanza italiana, pur essendosi trasferiti in Tunisia, quindi in territorio francese. Per questo motivo, sin da giovane Claudia impara il francese, il siciliano e l’arabo tunisino, e solo durante l’adolescenza inizierà a praticare anche l’italiano.
I suoi primi studi si compiono a Cartagine, presso un istituto delle suore, dove però non si trova a proprio agio a causa del carattere ribelle, e infine si diploma alla scuola di Paul Cambon. Durante un cortometraggio girato insieme alle proprie compagne di scuola dal francese René Vautier, viene ripresa in primo piano e questo basta per aprire la porta a una possibile carriera cinematografica e a renderla una piccola celebrità. Grazie al cortometraggio di Vautier, che viene in seguito presentato al Festival del Cinema di Berlino, Claudia viene arruolata dal regista Jacques Baratier per recitare un ruolo, seppur secondario, nel film I giorni dell’amore, accanto al famoso attore egiziano Omar Sharif.
Nel 1957, all’età di diciott’anni, vince il premio per “la più bella italiana di Tunisi”, grazie al quale può recarsi alla mostra del cinema di Venezia, dove viene notata da molti registi. Mentre si trova in Italia, a Roma riceve l’offerta di frequentare il Centro sperimentale di cinematografia ma, nonostante la bellezza e la fotogenia, Claudia non sembra mostrare particolare propensione al cinema, anche per la sua scarsa padronanza dell’italiano. E sempre mentre si trova in Italia vive una dolorosa esperienza personale: uno stupro subito da un uomo più grande di lei.
Abbandonato il Centro sperimentale e rientrata in Tunisia, Claudia scopre di essere incinta, ma non vuole abortire: accetta allora il contratto di esclusiva offertole da Franco Cristaldi.
Carriera cinematografica
Il suo debutto cinematografico italiano avviene nel 1958 con il film I soliti ignoti, che le porta subito un grande successo. Il suo aspetto fisico la rende adatta ad interpretare svariati ruoli, dalla giovane siciliana (come ne I soliti ignoti) a personaggi aristocratici. Durante il suo primo film, e i due successivi, Claudia riesce a nascondere la gravidanza ma, dopo il settimo mese, chiede a Cristaldi di interrompere il contratto per poterla portare a termine. Il contratto con Cristaldi, però, è totale e vincolante anche alla sua immagine: Cristaldi le impone di non rivelare la gravidanza e la manda a Londra per il parto, adducendo come scusa che la ragazza deve imparare l’inglese per un film. E così avviene: solo sette anni dopo, l’esistenza del figlio Patrick sarà portata alla luce da un tabloid.
L’incontro con il regista Pietro Germi determina una svolta importante nella sua carriera. Germi le assegna un ruolo nel proprio film Un maledetto imbroglio (1959), spingendola a migliorare le proprie prestazioni da attrice e dandole maggiore sicurezza sulle proprie doti, tanto che il film le guadagna recensioni positive sia da Federico Fellini sia da Pier Paolo Pasolini.
Negli anni successivi Claudia viene coinvolta in molteplici produzioni, ma sempre in ruoli piccoli, in modo da riuscire a mantenere segreta l’esistenza del figlio e a continuare a tenere privata la propria vita. Un altro regista con cui Claudia perfeziona le proprie abilità è Mauro Bolognini, che la dirige in film con grandi attori italiani come Marcello Mastroianni (Il bell’Antonio). In seguito, viene scelta da Valerio Zurlini per interpretare la ragazza-madre Aida in La ragazza con la valigia: un ruolo in cui Claudia si immedesima completamente e che porta il film a essere presentato al Festival di Cannes del 1961. Sulla scena internazionale, ormai molti vedono Claudia come la degna avversaria di Brigitte Bardot.
Svolta nella carriera
Nel 1963, le sue performance in film diretti da grandi maestri (Il Gattopardo di Luchino Visconti e 81/2 di Federico Fellini) determinano una svolta nella sua carriera. Il Gattopardo vince la Palma d’oro e in seguito Claudia vince il Nastro d’argento come migliore attrice nel film La ragazza di Bube; interpreta anche il suo primo film americano, La pantera rosa: da lì, si aprono le parte a una carriera internazionale, arrivando a Hollywood. Negli anni successivi si divide tra Stati Uniti e Italia, riuscendo a mantenere un certo equilibrio e riserbo personale grazie al proprio rifiuto di firmare contratti di esclusiva.
A livello personale, Claudia ha nel frattempo sviluppato una relazione con Cristaldi che, come da lei stesso ammesso, rimane una specie di rapporto attrice-produttore; quasi come per tenerla legata a sé, Cristaldi la sposa nel 1967 ad Atlanta, senza però ufficializzare l’unione in Italia.
Negli anni Sessanta e Settanta proseguono le produzioni cinematografiche, sia americane che italiane. Nel 1975, dopo anni di collaborazione e di rapporto personale, finisce il legame con Cristaldi e Claudia ufficializza invece il proprio legame con il regista Pasquale Squitieri, iniziato nel 1973, che raggiunge negli Stati Uniti. Ma la rottura con Cristaldi ha devastanti conseguenze: il produttore fa terra bruciata attorno a lei e Squitieri, cosicché nessuno nell’ambiente cinematografico se la sente di ingaggiare l’attrice o il regista. Solo dopo due anni Franco Zeffirelli la chiamerà per un ruolo, consentendole di fatto di riprendere il lavoro, che continuerà in molti film girati da Squitieri. Con Squitieri ha anche un secondo figlio, questa volta desiderato.
Negli anni duemila Claudia si dedica al teatro, attività da cui precedentemente si era tenuta a distanza per paura di esservi inadeguata, ma continua anche a lavorare per il cinema.
Claudia Cardinale, nel corso degli anni, è stata anche una voce attiva per i diritti delle donne, per la lotta contro l’AIDS e per i diritti umani; il suo impegno la porta nel 2009 a ricevere il Women’s World Award.
A cura di Chiara.
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