La figura della madre nelle opere degli artisti più conosciuti
Il tema della maternità è stato spesso utilizzato dagli artisti per rappresentare uno dei legami più forti della vita. La connessione che si instaura tra madre e figlio è visibile attraverso lo sguardo, riconoscibile dai colori e dalle sfumature utilizzate dall’artista.
I quadri cambiano la propria interpretazione a seconda del periodo storico a cui appartengono, ma tutti racchiudono una sincera “adorazione” nei confronti della maternità.
Le opere degli artisti più conosciuti del mondo ci permettono di analizzare chiaramente il rapporto tra la figura della madre e l’arte, descrivendo i vari passaggi.
L’Arte Sacra e la Maternità
All’inizio, la “madre” rappresentata nei quadri era sempre la “madonna”, considerata come figura simbolo. L’arte sacra ha avuto un ruolo fondamentale nel corso della storia, ed un numero impressionante di opere sono state dedicate proprio alla Madonna con bambino.
Leonardo Da Vinci, il grandissimo pittore italiano conosciuto in tutto il mondo, ha realizzato diverse versioni ed interpretazioni della Madonna. Il suo quadro “Madonna con Bambino” – conosciuto come Madonna del garofano – del 1478, è considerato come uno dei più belli e delicati.
I colori scelti con attenzione, l’illuminazione pacata e la delicatezza del garofano, permettono di osservare una versione inedita della Madonna. Il fiore che collega la donna al bambino che stringe tra le braccia, rappresenta simbolicamente l’amore e la passione.
Con Leonardo, inizia un primo passaggio fondamentale; la Madonna non è più solo simbolo di purezza, ma rappresenta la forza di un legame unico, quello tra una madre e suo figlio.
Caravaggio è uno dei primi artisti al mondo ad allontanarsi dalla visione sacra della maternità, iniziando a realizzare opere in cui la “madre” non è più solo la Madonna. Prende come fonte di ispirazione diverse modelle, in arrivo da tutti i gruppi sociali, che rappresentano la forza della maternità. Anche lui dipinge quadri rappresentanti la Madonna, ma ne modifica l’essenza, trasformandola in una donna forte e pronta a tutto.
L’allattamento come mezzo per rappresentare la maternità
Una delle scene più riprodotte nei quadri in cui compare la figura della madre, è la fase dell’allattamento. Questo momento è visto come una rappresentazione ideale della maternità, sfrontato e sensuale così come delicato e intimo.
Il pittore William Adolph Bouguereau, nel suo bellissimo quadro Alma Parens (1883), rappresenta la figura della madre come “imperatrice”. La donna del quadro crea un’immagine unica, trasmette forza e potenza proprio in relazione al suo essere madre. Il seno scoperto richiama il tema dell’allattamento e ricorda, in un certo senso, la potenza delle amazzoni.
Successivamente, lo stile dell’Art Decò e la trasformazione delle avanguardie artistiche del tempo, producono quadri dall’aspetto innovativo e affascinante.
Tamara Lempicka, una pittrice di inizio ‘900, esprime chiaramente la sua visione straordinaria della figura della madre. Il quadro del 1928, dal titolo “Maternità”, rappresenta una madre diversa dall’ideale ottocentesco. Una madre che è anche donna, che lotta per i propri diritti e per i propri desideri.
Ancora una volta, la scena dell’allattamento viene utilizzata per rappresentare simbolicamente la maternità.
La Madre come rappresentazione della vita
Con l’opera di Klimt “Madre con bambino” si apre un’epoca di nuove interpretazioni e rappresentazioni della figura della madre nell’arte.
Il quadro fa parte del ciclo di opere intitolato “Le tre età della donna”, che rappresenta simbolicamente l’intero ciclo vitale. L’infanzia e la vecchiaia vengono collegate tra loro attraverso la maternità, dall’eterno abbraccio tra la madre e il figlio a cui ha dato la vita.
Siamo quindi passati attraverso un nuovo stadio di consapevolezza. La madre è passata dall’essere Madonna, all’essere “forte”, all’essere rappresentazione dello scorrere della vita.
Con il quadro “Tote Mutter” di Egon Schiele si chiude il nostro excursus sulla figura della madre nell’arte. In quest’opera triste e malinconica, la maternità rappresenta la chiave che permette di accedere all’aldilà. Il collegamento tra il bambino e la madre che lo ha perduto persiste anche dopo la morte, come fosse indissolubile.
Nel quadro, la madre e il figlio sono separati da uno strato di cupa tenebra nera, che rappresenta il lutto. La perdita si avverte già da un primo sguardo, nonostante sia altrettanto facile leggere la connessione tra le due figure.
In tutti i quadri che abbiamo visto, un elemento resta immobile: la forza della madre. Questa figura, per quanto sofferente, non è mai debole, mai manchevole di amore. La madre resta simbolo indiscusso di amore e vita.
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